Il nuovo capo del Governo fu candidato alla Camera nella circoscrizione Campania 2
Salerno - Il nuovo premier incaricato arriva dalla
Campania. Non inganni la provenienza geografica,
Pisa, ma la nuova avventura parlamentare
di Enrico Letta è partita tra Salerno, Caserta,
Benevento e Avellino. Il vicepresidente dimissionario
del Pd, infatti, fu candidato alla Camera
dei Deputati come capogruppo dal partito nella
circoscrizione Campania 2. Da lì inizio una
lunga avventura in buona parte della regione,
che porto a fargli scoprire anche gli angoli più
nascosti delle quattro province annesse alla
Circoscrizione ed avere un rapporto costruttivo
anche con gli industriali della regione,
soprattutto quelli di Salerno come testimonia
l’incontro a Confindustria con il presidente
provinciale, Mauro Maccauro, il 18 febbraio
scorso. Ma il rapporto più intenso, anche per
numero di abitanti ed estensione del territorio,
fu quello con la provincia di Salerno.
E al suo
primo appuntamento ufficiale nella città capoluogo,
il 26 gennaio al Grand Hotel per la
presentazione della lista, non manco di tessere
le lodi del primo cittadino, Vincenzo De Luca,
che volle incontrare personalmente al Comune
prima di prendere parte alla manifestazione
con l’elettorato salernitano. Un incontro durato
per l’esattezza 90 minuti e ricco di contenuti,
con Letta e il primo cittadino che si scambiarono
diverse idee sul modo di fare politica. Un
summit che il politico toscano commentò positivamente:
“Una bella conversazione, bella nei
contenuti e nei toni. Molto utile per me anche
in prospettiva, d’altronde per me incontrare il
sindaco che nel Mezzogiorno dimostra che si
può amministrare bene, meglio di tante altre
città del Nord è un onore. Faremo insieme la
campagna elettorale. Ho chiesto al sindaco De
Luca di essere in prima fila, accanto a me, nella
battaglia per conquistare la Campania in queste
elezioni, perché credo che sia decisiva per
vincere a livello nazionale. Il sindaco De Luca
è il nostro fiore all’occhiello, è il nostro migliore
amministratore di un Comune del Mezzogiorno
che abbiamo a disposizione. Siamo convinti
che darà un contributo fondamentale adesso e
anche dopo”. Parole di stima che però adesso
appaiono lontane anni luci, soprattutto dopo
le frasi al vetriolo pronunciate dal sindaco di
Salerno a ‘Radio 24’ ieri mattina. Dichiarazioni
che potrebbero cambiare radicalmente le gerarchie
all’interno del Pd campano, realtà che
ormai Letta conosce molto bene. Le espressioni
al veleno potrebbero, infatti, costare caro a De
Luca, soprattutto in vista delle prossime elezioni
regionali. Al momento si tratta di fantapolitica,
ma non i ben informati dicono che ormai il sindaco
di Salerno è lontano dall’essere riconfermato
candidato del centrosinistra alla prossime
Regionali. Posizione che prende sempre più
corpo pensando che uno dei più fidi seguaci
di Letta è lo scafatese Guglielmo Vaccaro, da
sempre lontano dalle idee dell’amministratore di
Salerno. Si allontana, quindi, quel famoso incarico
da sottosegretario quasi assicurato dall’ex
segretario Bersani. A rafforzarsi in questo contesto
è anche la posizione di Angelica Saggese,
con la deputata di Oliveto Citra da sempre nelle
grazie del vicepresidente dimissionario del Pd.
Intanto dalla provincia arrivano gli attestati di
stima a Letta da parte degli esponenti di spicco
del partito provinciale. “Viviamo un momento
davvero difficile ma ho fiducia nella sua esperienza,
avendo già ricoperto il ruolo di Ministro e
di Sottosegretario alla presidenza del consiglio
dei ministri, per aiutare il paese a risollevarsi
dalle sabbie mobili. Letta - ha concluso Pica,
consigliere regionale del Pd - ha l’equilibrio e
le capacità per vincere la sfida di governo. Mi
auguro che si possa avviare un confronto utile
per risolvere le tante problematiche che affliggono
i nostri territori”. (DG da Metropolis)
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