Entro il 30 aprile si dovrà approvare lo strumento economico di previsione: è bufera politica
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - La partita si
gioca fra qualche giorno. Entro
il 30 aprile quando dovrà
essere convocato il consiglio
comunale in cui arriverà in aula
il bilancio preventivo. E bisognerà
assolutamente
approvarlo
sennò saranno
problemi grossi.
Ed è qui che a
sorpresa potrebbe
concludersi,
a quanto pare,
l’esperienza-bis
del sindaco Gennaro
Cinque, al
secondo mandato
e già andato
in crisi per colpa
anche dei «corvi
» che gli hanno
bruciato senza alcun
tipo di intoppo la candidatura
- inizialmente «blindata» -
del consigliere del Pdl, Andrea
Buonocore, come nuovo presidente
del consiglio comunale.
Poltrona rimasta tristemente
vuota dopo le sorprendenti
dimissioni dell’iniziale titolare
della carica, ovvero Matteo De
Simone. L’elezione a presidente
di un consigliere come Maurizio
Cinque della lista civica
«Colline Vicane», cacciato in
diretta, dal primo cittadino - in
aula - a causa di
alcune pesanti
divergenze
sorte nel corso
dell’autunno
della rottura.
Cinque si dovrà
presentare
in aula e lì
si capirà cosa
potrà avvenire.
Chissà che
la minoranza
consiliare con
l’apporto dei
«dissidenti»
non possa a
sorpresa fare
il colpaccio e
mandare a casa
il sindaco che,
però, avrebbe
tutte le chance per ambire alla
terza candidatura. I margini di
manovra sono ristretti, poco
spazio per ricomporre i cocci di
un’amministrazione comunale
che si è liquefatta nel momento
critico e decisivo al tempo
stesso di un secondo mandato,
quello di Cinque, subito andato
a finire nell’occhio del ciclone.
Vico Equense rimane dunque
una città politicamente allo
sbando perché ha un sindaco
in bilico che rischia di essere
«defenestrato» e una giunta
«dimissionata», con gli assessori
che hanno voluto raccogliere
l’invito esplicito del leader del
Pdl protocollando in tutta fretta
la lettera d’addio alla compagine
di centro-destra. Per la verità,
Cinque potrebbe decidere
di avviare un dialogo con il
gruppo consiliare dell’Udc, rimasto
scottato un anno e mezzo
fa quando dopo la vittoria
delle elezioni amministrative
non trovò spazio per spedire
all’interno del proprio esecutivo
un assessore di riferimento.
Si tratta di un precedente che i
centristi non hanno fatto fatica
a ritirare fuori poche ore dopo
la seduta di consiglio comunale
in cui si è consumato all’improvviso il ribaltone. Intanto,
l’opposizione affila le armi e a
breve deciderà il da farsi. I consiglieri
comunali di minoranza
del gruppo «In Movimento per
Vico» - Aldo Starace, Natale
Maresca e Claudia
Scaramellino
- potrebbero
proseguire nella
loro attività contro
Cinque magari
raccogliendo
le adesioni per
staccare definitivamente
la spina
a un’amministrazione
comunale
ormai in crisi.
Senza dimenticare
che sulla faida
politica aleggia
anche il diktat
del circolo Vas di Vico Equense
che, nelle ultime ore, con
una lettera aperta diffusa dal
proprio coordinatore Franco
Cuomo, è tornato a chiedere la
sospensione del sindaco.
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