venerdì 12 aprile 2013
Cinque resta appeso a un filo, faccia a faccia sindaco-alleati
Vico Equense - Gennaro Cinque resta appeso
a un filo. Perché al momento non ci sono
spiragli per risolvere in tempi brevi la crisi
politica. Il sindaco di Vico Equense continua
a restare in silenzio. Una «tattica» necessaria
per verificare
sul campo tutte
le ipotesi per
rimettere in piedi
la maggioranza,
varare al più presto
una nuova giunta
municipale e riprendere
in mano,
subito, il comando
delle operazioni
dell’amministrazione
comunale.
Ecco perché Cinque
è pronto a convocare
un vertice
in cui vedrà tutti
gli alleati. Un incontro
imminente
per valutare quali
siano i margini di
manovra e scongiurare
il rischio di
uno scioglimento
anticipato dell’esecutivo.
Circostanza
che però consentirebbe
al primo
cittadino di potersi
ricandidare alla
guida dell’amministrazione
comunale
per la terza volta
consecutiva qualora il «ko» dovesse consumarsi
entro il termine di novembre, ovvero
metà del mandato-bis. Un vero e proprio «rischio
» anche per chi, a Cinque, si oppone da
sempre. La minoranza, con in testa i consiglieri
comunali Aldo Starace, Natale Maresca
e Claudia Scaramellino, sta affilando le armi.
Cinque vacilla e non poco: tutto dipende da
ciò che salterà fuori dalle consultazioni da
avviare con gli
alleati. Soprattutto
dopo le dimissioni
in tronco di tutti
gli assessori.
Almeno per il
momento, continua
la pausa di
riflessione anche
del gruppo dei
«dissidenti», cioè
i consiglieri che
a sorpresa furono
epurati dalla
maggioranza, con
il sindaco in prima
linea, nel corso di
un’accesa seduta
di consiglio comunale.
Qualcuno ipotizza
che sia proprio
tale schieramento,
composto da tre
consiglieri, a poter
dare ossigeno al
primo cittadino,
ancora scottato per
il ribaltone andato
in onda in sala
consiliare quando
i «corvi» hanno
bruciato la candidatura
come nuovo presidente del consiglio
comunale di Andrea Buonocore, che si è
visto battuto nella corsa alla poltrone più
importante dell’assise da Maurizio Cinque. (Fonte: Metropolis)
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1 commento:
Il sindaco si dimostra il più furbo ancore una volta.
Pur sapendo che non aveva i numeri per eleggere Andrea Buonocore non ha voluto rinviare la seduta del consiglio comunale, riuscendo nel suo intento: disfare la sua maggioranza, azzerare la giunta e costringere tutti a sfiduciarlo.
Infatti non penso che ci siano i tempi tecnici, entro giugno credo, per far redigere il bilancio dal prossimo assessore e farlo approvare (sempre che il sindaco voglia nominare una nuova giunta). Automaticamente il prefetto commissionerà il paese e Gennaro Cinque si ricandiderà come martire e vittima di un sistema politico che non lo lascia lavorare e vincerà nuovamente le elezioni, con buona pace di tutti coloro che credono di essere più furbi di lui.
p.s. spero che i fatti smentiscano quello che ho appena scritto
Marco Cuomo
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