Fonte: Massimiliano D’Esposito da Il Mattino
Sorrento - Il telefonino sparito durante le operazioni di soccorso e ritrovato a casa dell’autista dell’ambulanza. È l’epilogo di una brutta vicenda cominciata il 10 novembre scorso. Ivo De Gregorio, 47enne di Massa Lubrense, rimane coinvolto in un incidente stradale lungo via Capo, al confine tra Sorrento ed il suo comune di residenza.
Le condizioni del motociclista sono disperate e dopo il trasferimento in ambulanza all’ospedale di Sorrento, viene trasportato al Cardarelli. Dopo quasi un mese di degenza presso il reparto di Rianimazione, Ivo De Gregorio muore. I genitori, Agostino ed Hilde, organizzano il rientro della salma a Sorrento ed i funerali. A questo punto comincia anche la ricerca dei sui effetti personali: il portafogli contenente soldi contanti e documenti, il casco integrale ed il telefono cellulare. Dopo alcuni giorni di vane ricerche si rivolgono ai carabinieri della Compagnia di Sorrento per sporgere regolare denuncia.
Una querela presentata nel tentativo di rientrare in possesso di oggetti che, come spiegava Agostino De Gregorio, «hanno un inestimabile valore sentimentale per me e mia moglie» ed al tempo stesso «per rispettare il ricordo di mio figlio, al quale tutto ciò apparteneva ed era caro».
I carabinieri della Compagnia di Sorrento, coordinati dal capitano Leonardo Colasuonno, avviano le indagini e riescono a recuperare i documenti ed il casco di Ivo che erano finiti nel deposito reperti. Il telefonino cellulare, invece, sembra essere scomparso nel nulla.
Poi, un paio di giorni fa, Agostino De Gregorio riceve una telefonata dai carabinieri: «Abbiamo ritrovato il cellulare di suo figlio, può venire a riprenderlo». L’uomo si presenta subito nella sede del comando dei militari di Sorrento e qui gli viene riconsegnato il telefonino del figlio. Ma quando ha chiesto «Dove l’avete trovato?» gli hanno dato una risposta per lui davvero inattesa: «era presso l’abitazione dell’autista dell’ambulanza che ha trasportato suo figlio». Dai militari viene anche a sapere che l’uomo, il quale non risiede in penisola sorrentina e che nel frattempo non presta più servizio sui mezzi di soccorso, è stato denunciato.
«Sono grato ai carabinieri del capitano Colasuonno che ci hanno consentito di rientrare in possesso degli effetti personali di nostro figlio – commenta Agostino De Gregorio -. Al tempo stesso esprimo tutta la mia amarezza nell’apprendere che a portare via il cellulare di Ivo sia stato proprio l’autista dell’ambulanza, una persona alla quale ci si affida in un momento delicato e che dovrebbe preoccuparsi solo di aiutare chi ha bisogno e non di rubare approfittando della confusione del momento, ciò che si ritrova sotto mano».
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