domenica 18 agosto 2013

“Rientrare nel Piano sociale di zona”

La richiesta rivolta a sindaco e maggioranza dai consiglieri comunali di opposizione 

Fonte: Josè Astarita da Metropolis 

Vico Equense - “Il comune di Vico Equense deve rientrare nel Piano sociale di zona”. Secco e diretto il messaggio lanciato dalla minoranza di In Movimento per Vico. La Scaramellino, Starace e Maresca lasciano al proprio portale il messaggio indirizzato alla maggioranza guidata dal primo cittadino, Gennaro Cinque. Un appello chiaro, perchè in tempi di crisi unirsi e fare gruppo consiste anche nel recuperare fondi persi con la clamorosa scelta di farsi da parte. “Abbiamo sempre affermato che in questi tempi di crisi bisogna associarsi con altri comuni del territorio, secondo le prescrizioni della legge regionale, se si vogliono garantire servizi e beni ai cittadini. Pertanto è necessario rientrare nel Piano sociale di Zona, da cui il Comune di Vico Equense è uscito nella prima consiliatura Cinque. Bisogna riconoscere quello un errore di tutto il consiglio comunale, che ha determinato la perdita di fondi per i servizi e nuove strutture. L’attuale orientamento di rientro viene da questa consapevolezza, finalmente maturata anche dalla maggioranza”. Una minoranza che torna a dare battaglia su tutta la linea a chi governa la cittadina “porta d’ingresso della penisola” da un mandato e mezzo. Gli input che i consiglieri di opposizione mettono sul piatto sono semplici come le più antiche ricette: partecipazione. Una partecipazione non solo a livello comunale, ma anche sovra comunale. “Non è cattiva politica se si chiede all’amministrazione e a chi la rappresenta di essere sempre presente alle riunioni, ( ma per farlo non devono mancare gli assessori perché dimissionari, come è accaduto, o che almeno ci sia presente il sindaco!) per “contare”di più negli organismi sopracomunali – si legge nel comunicato postato sul portale del gruppo -. Ma è anche necessario presentarsi con strategie che non siano di mera imposizione delle proprie soluzioni ovvero del voucher a ogni costo, che poi la legge regionale della Campania non contempla e dunque esclusi a priori”. L’attenzione della parte di minoranza, che ha sempre tenuto sulla corda Cinque salvandolo anche dal commissariamento del Comune nel corso dell’assise pubblica di giugno, è volta al ruolo centrale del consiglio comunale. Scaramellino, Starace e Maresca rigettano al mittente le accuse di “cattiva politica” di cui viene tacciata l’opposizione. “Non fa cattiva politica IN Movimento per Vico, quando chiede la convocazione di un Consiglio comunale, dopo alcuni mesi, ritenendo la massima assise luogo di confronto su problematiche che riguardano la cittadinanza quali i trasporti e il Piano sociale di Zona. Altro che “cattiva politica”, questa è democrazia, anzi l’umile ( E non è questa stucchevole retorica dell’umiltà!) e grande esercizio della democrazia!”

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