La richiesta rivolta a sindaco e maggioranza dai consiglieri comunali di opposizione
Fonte: Josè Astarita da Metropolis
Vico Equense - “Il comune di Vico Equense
deve rientrare nel Piano
sociale di zona”.
Secco e diretto il messaggio
lanciato dalla minoranza
di In Movimento
per Vico.
La Scaramellino, Starace
e Maresca lasciano al proprio
portale il messaggio
indirizzato alla maggioranza
guidata dal primo
cittadino, Gennaro Cinque.
Un appello chiaro, perchè
in tempi di crisi unirsi e
fare gruppo consiste anche
nel recuperare fondi persi
con la clamorosa scelta di
farsi da parte.
“Abbiamo sempre affermato
che in questi tempi
di crisi bisogna associarsi
con altri comuni del territorio,
secondo le prescrizioni
della legge regionale,
se si vogliono garantire
servizi e beni ai cittadini.
Pertanto è necessario rientrare
nel Piano sociale di
Zona, da cui il Comune di
Vico Equense è uscito nella
prima consiliatura Cinque.
Bisogna riconoscere
quello un errore di tutto il
consiglio comunale, che ha
determinato la perdita di
fondi per i servizi e nuove
strutture. L’attuale orientamento
di rientro viene
da questa consapevolezza, finalmente maturata anche
dalla maggioranza”.
Una minoranza che torna
a dare battaglia su tutta la
linea a chi governa la cittadina
“porta d’ingresso
della penisola” da un mandato
e mezzo.
Gli input che i consiglieri
di opposizione mettono
sul piatto sono semplici
come le più antiche ricette:
partecipazione. Una partecipazione
non solo a livello
comunale, ma anche sovra
comunale.
“Non è cattiva politica se si
chiede all’amministrazione
e a chi la rappresenta di
essere sempre presente alle
riunioni, ( ma per farlo non
devono mancare gli assessori
perché dimissionari,
come è accaduto, o che almeno
ci sia presente il sindaco!)
per “contare”di più
negli organismi sopracomunali
– si legge nel comunicato
postato sul portale
del gruppo -. Ma è anche
necessario presentarsi con
strategie che non siano di
mera imposizione delle
proprie soluzioni ovvero
del voucher a ogni costo,
che poi la legge regionale
della Campania non contempla
e dunque esclusi a
priori”.
L’attenzione della parte
di minoranza, che ha
sempre tenuto sulla corda
Cinque salvandolo anche
dal commissariamento del
Comune nel corso dell’assise
pubblica di giugno, è
volta al ruolo centrale del
consiglio comunale. Scaramellino,
Starace e Maresca
rigettano al mittente le accuse
di “cattiva politica” di
cui viene tacciata l’opposizione.
“Non fa cattiva politica
IN Movimento per Vico,
quando chiede la convocazione
di un Consiglio comunale,
dopo alcuni mesi,
ritenendo la massima assise
luogo di confronto su
problematiche che riguardano
la cittadinanza quali
i trasporti e il Piano sociale
di Zona. Altro che “cattiva
politica”, questa è democrazia,
anzi l’umile ( E non
è questa stucchevole retorica
dell’umiltà!) e grande
esercizio della democrazia!”
Nessun commento:
Posta un commento