Vico Equense - Sarà la possibile resa dei conti per la maggioranza di Gennaro Cinque il prossimo consiglio comunale fissato per il 20 agosto. Dopo la richiesta depositata dalla minoranza il 1 agosto. La convocazione porta la firma del contestatissimo presidente dell’assise pubblica Maurizio Cinque. Nuova verifica, quindi, per i rappresentanti della maggioranza dopo i problemi, gli scontri della passata primavera. Vico Equense si risvegliò, nella prima stagione dell’anno solare, in piena tempesta politica. La cittadina porta d’ingresso della penisola rischiò il commissariamento del Comune. Il primo cittadino si trovò ad un passo dall’essere defenestrato. Il motivo? Il presidente del Consiglio comunale. La nomina di Maurizio Cinque aveva mandato su tutte le furie il titolare della fascia tricolore. Si susseguirono due consigli comunali nei quali all’ordine del giorno c’era il delicatissimo capitolo del bilancio consuntivo. Prima il rinvio per mancanza di numero legale, poi l’obbligo imposto dal prefetto Musolino di risolvere la vicenda una volta per tutte oppure chiudere la porta ed andare a casa. Una scelta che al sindaco non dispiaceva. Infatti, si sarebbero aperte per Cinque le chance per il terzo mandato. Si passò da un summit all’altro. La maggioranza serrava le fi la. Le dimissione del presidente Cinque non giunsero, ma Cinque salvò la poltrona. Messo in cascina il consuntivo l’assise pubblica tornò nel dimenticatoio. Pochi giorni fa la richiesta da parte dei consiglieri di minoranza di In Movimento per Vico. Un foglio A4 a firma di Starace, Scaramellino e Maresca consegnato al protocollo. Ben 14 gli argomenti all’ordine del giorno alcuni di vitale importanza per la vita politica del paese. Caldi caldissimi gli oggetti al punto 4-5-10-14. Si partirà dal bilancio preventivo.
Cinque ed i suoi dovranno verifi care la situazione politica al proprio interno, capire se ci sono i presupposti per andare avanti e blindare una volta per tutte la posizione del presidente del consiglio comunale. Poi la parola passerà all’assise pubblica. Si dovrà capire i margini di manovra dell’ente locale di via Filangieri. Patto di stabilità da non sforare, investimenti per il futuro entreranno nelle lente d’ingrandimento del bilancio. A seguire le schermaglie dialettiche passeranno all’argomento della tragica situazione del trasporto pubblico. Senza dimenticare sportello antiracket, commissione pari opportunità ed il Piano spiagge. Tutta da verifi care la possibilità per la minoranza di avere i numeri in merito all’ultimo argomento quello della demolizione del viadotto del Vallone del Rivo d’arco. Gli appelli lanciati ad inizio mese sul portale dell’associazione: “La speranza è che, invece, vista la gravità e l’urgenza dei problemi, la convocazione avvenga immediatamente”, è stata accolta. La palla passa ai numeri. Schiaccianti quelli di Gennaro Cinque che deve avere la barra dritta da buon timoniere ed evitare ammutinamenti dell’ultima ora. Il bene del paese passa dalle scelte della maggioranza chiamata a ricompattarsi sciogliere i dubbi e votare compatta i punti all’ordine del giorno.
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