Disagi sulla tratta Sorrento-Napoli: studenti in rivolta
Fonte: Filly Vicidomini da Metropolis
Sorrento - Parte delle corse le avevano
già da tempo sistematicamente
soppresse ogni
giorno: quelle delle 06:40
per Sorrento e delle 7 e
38 per Napoli, che ormai
sono «treni fantasma», ma
per gli studenti che sono
ritornati a scuola dopo le
vacanze natalizie, l’anno
nuovo è cominciato male,
con mezz’ora di ritardo.
Ieri, per l’ennesima giornata
di disagi, soppressi
anche i treni che avrebbero
dovuto ricoprire le fasce
orarie «protette»: 11:39 per
Sorrento e 13:25 per Napoli.
Il malcontento dei pendolari
è ai livelli di guardia,
ma questa volta nessuno si
è risparmiato di chiedere
chiarimenti ai dipendenti
della Circumvesuviana,
un refrain che spesso e volentieri
si ripete con queste
stesse mosse ogni giorno.
Quel velo di tolleranza
verso chi giustamente lavora
in biglietteria ed esegue
solo gli ordini è quasi
scomparso ieri mattina, la
20esima in un mese nella
quale studenti, lavoratori
e altri utenti del servizio
sono arrivati in ritardo a
destinazione.
Questo è il periodo delle
prime valutazioni scolastiche
e il malcontento degli
studenti che si sono visti
penalizzati per i ritardi
mattutini è lampante anche
sui volti nei genitori
che non sanno più cosa
fare. Il numero di viaggiatori
di due corse è troppo
alto per essere contenuto
in un solo treno che si ritrova
a diventare di colpo
un autentico «carro bestiame
».
I pendolari puntano
il dito anche contro i controllori,
perché si ritrovano
a pagare il ticket per un
servizio precario. L’uno
sull’altro senza nemmeno
uno spiraglio d’aria, al di
là del cronico ritardo.
Gli studenti, anche nella
giornata di ieri, hanno
dovuto attendere più di un’ora alle rispettive
stazioni ferroviarie sia
all’andata che al ritorno.
Qualcuno, esasperato, si è
anche rifiutato di obliterare
biglietti e abbonamenti.
Un quadro drammatico
definisce quella che un
tempo era la linea ferroviaria
migliore del territorio,
una delle più tecnologiche
ed efficienti.
Un grave disagio dunque
per chi ha diritto a lavoro
ed istruzione: possibilità
che oggigiorno può permettersi
soltanto chi possiede
le condizioni economiche
di raggiungere la
destinazione utilizzando
l’autovettura. Ormai sono
molteplici gli ex passeggeri
della Circumvesuviana che
utilizzano i soldi dell’abbonamento
per prendere
«in fitto» un posto auto
situato nelle vicinanze del
posto di lavoro, soluzione
non praticabile per gli studenti
che si vedono impossibilitati
e penalizzati. Ormai
l’istruzione e il lavoro
sono diventati dei lussi
inaccessibili, senza contare
le falle dell’istruzione e
dell’economia italiana che
descrivono un panorama
triste e desolato
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