mercoledì 8 gennaio 2014

I corsi e ricorsi della politica

di Salvatore Guida

Vico Equense - Poco tempo fa ebbi a scrivere su questo blog (“Come siamo messi male”) come destra e sinistra, insieme nel neonato governo di larghe intese di Enrico Letta, fossero in cattive acque. La destra in mezzo alla guerra tra falchi e colombe, la sinistra in stallo dopo le elezioni non vinte e dilaniata dalle correnti. A distanza di pochi mesi la situazione è ancora più ingarbugliata di prima. Nel centro destra si è consumata una tragica scissione che ha costretto i suoi parlamentari e i suoi elettori a scelte dolorose non ancora del tutto definite. Chi ha scelto di stare con Alfano (e quindi di sostenere il governo Letta) si vede bistrattato da Renzi; chi,al contrario, ha scelto di stare con Berlusconi (e uscire dalla maggioranza) si vede messo da parte perché il cavaliere vuole facce nuove (povera Santanchè). Nel centrosinistra, dopo la vittoria di Renzi alle primarie, la situazione è ancora più indecifrabile. Quest’ultimo vuole o no prendere il posto di Letta? Ma la cosa più strampalata è il tentativo di Renzi di coinvolgere Berlusconi in un fantomatico programma di legge elettorale. Non è bastato che già due volte in passato i DS/Margherita/PD hanno fatto risorgere Berlusconi? Possibile che, dopo una guerra di vent’anni, a un mese appena dalla sua sconfitta, il neo segretario del PD vuole dialogare con Berlusconi e ridargli nuova legittimazione? Errare è umano, perseverare è diabolico. Poveri elettori del PD che hanno partecipato alle primarie che, per certi versi, sono ancora più confusi e addolorati di quelli del PDL. In ultimo un commento sulla posizione di arbitro in cui è venuto a trovare il presidente Napolitano. Una volta, sulla strada per S.Salvatore, mi son trovato a dividere due persone che stavano litigando per un problema di precedenza. Mi sono fermato appena in tempo per bloccare uno dei due che minacciava l’altro con il pugno il quale, bloccato da un mio conoscente, urlava ancora più forte “lasciatemi che gli rompo il muso”. Dopo mezz’ora di urla e spintoni, visti vani i tentativi di pacificazione, mi son messo a gridare più forte di loro e, diretto al mio conoscente : “mi son rotto le scatole di questa storia; noi andiamo via, dateci il tempo di salire in macchina e poi rompetevi la testa e trovate pure qualcun altro che vi porti in ospedale”. Hanno smesso di litigare. Allora, di conseguenza, mi permetto di suggerire al nostro amato Presidente: Caro Napolitano se ne vada in pensione, si goda la Sua vecchiaia e lasci che i politici si rompano la testa perché a noi italiani hanno rotto ben altro! Saluti a tutti e auguri di un buon 2014

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