Claudia Scaramellino |
Vico Equense - Il dimensionamento della scuola dell’obbligo a Vico Equense, ma sarebbe meglio dire ridimensionamento, essendone già avvenuto uno nel 2008/2009, lascia molti genitori scontenti. In realtà a leggere i dati forniti dalla medesima amministrazione in delibera, nel nostro comune, non si registra una sensibile riduzione della popolazione scolastica come era avvenuto quando fu fatto il primo dimensionamento ( dal 1998 al 2008 trecentoquaranta circa). Anzi dai medesimi dati risulta che questa riduzione è contenuta in meno di cento alunni, negli anni a venire fino al 2017/18. Nessuna urgenza, tanto più che, oggi, i tre istituti di Vico sono normodotati. Il (ri )dimensionamento determina la creazione di due grandi comprensivi uno delle colline con ICS “Caulino” che aggiunte le scuole materne medie ed elementari di Arola arriva a 1217 alunni e uno detto costiero comprendente la parte residua dell’ICS “Scarlatti” e il Circolo “ G. Pascoli” di via Sconduci con 1046 alunni. Ma c’è, in entrambe le cifre, un margine di ipotesi , considerato che il dimensionamento prevede che gli alunni della media di Massaquano ( da smembrare) possano scegliere tra “Scarlatti” e “Caulino”. La fretta e il silenzio dell’amministrazione nel mettere in atto il proposito, ha avuto più ragioni tra cui la riluttanza dei consiglieri di maggioranza e il prevedibile dissenso dei cittadini, specie di Massaquano e Arola. Tuttavia, nell’immediato consiglio comunale del 26 novembre, passava la delibera del dimensionamento col voto unanime della docile maggioranza del Sindaco.
Il giorno precedente, 25 novembre, era intervenuta a “blindare la manovra” una delibera di Giunta sul medesimo tema, votata da tutti gli assessori presenti, assente solo il vicesindaco. Così Massaquano ha perso la scuola media e tutta la scuola di Arola ( materna, elementare e media) sarà accorpata alla “Caulino”, con evidente riduzione della “Scarlatti”, (tra le prime scuole medie esistenti in Penisola sorrentina) che andrà insieme alla “Pascoli”. In Consiglio comunale, l’assessore preposto alla presentazione del progetto di dimensionamento da votare, parla di mancanza di “autorevolezza” della Scuola Media di Massaquano, intendendo con “autorevolezza” la mancanza di numero ragguardevole di iscritti nella richiesta di fondi. Ma la scuola di Massaquano è una succursale dell’Istituto “Caulino”, pertanto, non è una scuola autonoma e i suoi numeri sono quelli del comprensivo di cui è parte. Se poi si parla dei tre istituti vicani, tutti e tre hanno abbondantemente i numeri per l’autonomia scolastica. L’autorevolezza alla Media massaquanese viene semmai dai tanti progetti PON messi in essere e dai risultati superiori alla media nazionale conseguiti dagli alunni nelle prove INVALSI e PQM. Oggi la scuola media di Massaquano dispone di un laboratorio di informatica arredato con una lavagna interattiva, 12 computer di nuova generazione e le cuffie per lo studio delle lingue straniere; di un laboratorio musicale con due pianoforti e altri strumenti musicali e di sei altre lavagne interattive, una per ogni aula ( a confronto ce ne sono solo 6 su 11 aule nella scuola elementare di Sant’Andrea!). Manca, è vero, una palestra al coperto, ma questa “scoperta” dell’Amministrazione ci stupisce, visto che la medesima struttura per l’Educazione fisica manca ad Arola e a Sant’Andrea! E ancora di più stupisce, se si pensa ai tempi lunghi impiegati dalla stessa amministrazione per riattare il campetto della medesima scuola di Massaquano! In Consiglio comunale, dalla minoranza di IMV, è stata riproposta per esso una struttura coprente. Il (ri)dimensionamento, inoltre, impone un cambiamento coatto degli insegnanti, tale che potrebbe condizionare l’andamento scolastico degli allievi preadolescenti anche per l’interruzione del rapporto con i loro docenti. E molti tra questi ultimi, nell’accorpamento, potrebbero finire soprannumerari. Questo progetto di accorpamenti e riduzione delle dirigenze prevede la costruzione di nuove aule a Moiano , lavori nella scuola di Massaquano per adattarla alle necessità dei bambini della Scuola materna, oggi ospitati in struttura privata ( non gravata da fitto!), e nuove aule anche alla “Scarlatti”, dove i lavori sono stati fatti da qualche anno. Dunque il dimensionamento non sembra apportare grandi benefici economici alla comunità cittadina, semmai al momento ulteriori spese in lavori di muratura per l’adattamento delle strutture. In più, come dice il Sindaco, la struttura della “Pascoli” sarà a breve allargata, ( il progetto- proposito di allargamento, che riguardava la sola “Pascoli “ è di molti anni fa) e potrà contenere anche la “Scarlatti”, negli anni futuri. Allora ci si domanda: perché non aspettare, che la “diminuzione degli alunni a Vico” abbia caratteristiche più apprezzabili e stabili per fare il (ri)dimensionamento scolastico? Non siamo contrari al dimensionamento scolastico, ma vogliamo che esso avvenga in tempi opportuni, con diversi accorpamenti, senza distruggere le eccellenze e senza aggravi di nessun tipo per i cittadini.
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