di Pino Visconti
Vico Equense - “Sembra quand’ero all’Oratorio con tanto sole tanti anni fa", sono alcune
strofe di “Azzurro" che Celentano cantava, tanto tempo fa.
In quella nota canzone, la parola “ORATORIO", appartenente al nostro
lessico, sembra dire di un luogo comune che invece tale non è, perché
l’oratorio è “esperienza sempre in divenire" nello scorrere di un giorno
dietro un altro giorno, una settimana dietro un’altra settimana, un anno
dietro un altro anno.
Quello spazio, in questo lungo lasso di tempo, ha sprigionato una sua
fragranza particolare, divenendo luogo di incontri educazionali e di
continue esperienze che, nel corso di un quarto di secolo, sono state sì
una diversa dall’ altra, ma tutte, giustamente, unite da connotazioni
similari.
Così da 25 anni, da quell’otto Dicembre del 1992, giorno in cui Padre
Vincenzo Popeo ufficialmente lo inaugurò, divenendone genitore.
Sono trascorsi cinque lustri, ma l’Oratorio di San Vito, ponendosi
all’incrocio tra la casa, la strada, la scuola e la Chiesa, è lo stesso di
allora: è la casa che accoglie, che evangelizza, che educa alla vita
mettendo a disposizione i suoi spazi: la Chiesa, il Chiostro, il salone,
utilizzando tutti i mezzi di cui può disporre.
Tessuto ospitante della Comunità, l’Oratorio producendo sempre nuove
prospettive, nuove iniziative, nuove profezie, lo si ritrova nelle catechesi,
nei giochi organizzati e nelle attività ludiche, nelle gite , nelle partite di
calcio, nel ping – pong e nel biliardino, nelle cacce al tesoro, nei coristi,
nei campi scuola, nel festeggiare i compleanni e gli onomastici, nella
musica, nel fare teatro e animazione, che bambini, ragazzi e giovani, e
non solo loro, vivono per tutto l’intero anno.
E oggi, come allora, l’ Oratorio risponde alle chiamate dei momenti
forti della Comunità: Natale, Pasqua, l’Immacolata, la Festa di San
Francesco, la “processione” delle Pacchianelle, presentando le sue
componenti, le sue espressività, le sue iniziative, partecipandole agli altri,
in modo interessante, con convinzione e determinazione.
Il prossimo 8 Dicembre l’ Oratorio festeggerà (lo farà con un triduo che
inizierà nel giorno della chiusura della Dodicina dell’Immacolata,
proseguendo nei successivi giorni di Sabato 9 e Domenica 10 ) i suoi primi
25 anni di attività che sono stati vissuti e condivisi percorrendo la strada
che ha sempre caratterizzato la sua cultura, fatta attraverso un servizio
integrato dall’esperienza di quanti hanno voluto e vogliono collaborare
alla sua crescita, a cominciare dalle mamme che oggi si sono
sapientemente inserite a supporto di questo stare insieme, rispettando il
cammino di ognuno, con la convinta determinazione delle motivazioni che
sono pilastri di una scuola di vita che, ritengo, non ha avuto, non ha e
non avrà un ruolo marginale nella crescita psico-fisica dei frequentatori.
Quanti? Certamente tanti, ma tanti, veramente tanti, quelli che hanno
vissuto molti anni della loro gioventù fra le mura oratoriane, salendo su
quello che ho sempre ritenuto potesse essere raffigurato come un treno.
Quei bambini, sono diventati ragazzi, poi giovani, infine uomini.
Di alcuni sappiamo qual’é la destinazione che hanno raggiunto, di altri
veniamo a conoscenza del loro essere oggi per avvenimenti che si
concatenano nel corso della vita.
Una crescita avvenuta sotto la guida prima di P. Vincenzo, seguita da P.
Nicola Martino, P. Damiano La Rosa, P. Luigi Pollastro, P. Gianfranco
Scarpitta, e attualmente da P. Mario D’Auria, Superiore, e P. Federico
Rubino, Rettore della Chiesa.
A quei tanti di prima si sono aggiunti quelli di oggi, anticipando coloro
che li seguiranno, perché questo Oratorio non si stancherà mai di sentire
le voci, le risate, le grida, la gioia, l’entusiasmo e il piacere di vivere di tutti
coloro che vorranno trarre benefici e gradimento nel frequentarlo, perché
qui, in Oratorio, nell’Oratorio di San Vito, si sa, ognuno vale quanto
l’altro, dal più piccolo al più grande.
Dal lunedì alla Domenica, dalla Chiesa al Chiostro, dal salone
polifunzionale alle salette, dalla primavera all’inverno, l’Oratorio di San
Vito è là da 25 anni, si organizza, si realizza e aspetta, per continuare a
viverlo insieme.
Ognuno di questi 25 anni, che ho avuto la gioia di viverli tutti, sono
illuminati dai miei ricordi , dal mio materialismo sentimentale, e
consentitemelo, sono diventati un tutt’uno con una parte della mia
vicenda umana.
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