domenica 31 dicembre 2017

Vico Equense. “Un libro tira l’altro” maratona letteraria

di Filomena Baratto

Vico Equense - Ieri sera al Museo del Cinema, nel Palazzo Comunale in via Filangieri a Vico Equense, grande serata di maratona letteraria dal titolo “Un libro tira l’altro” nell’ambito del programma 2017 del Comune in collaborazione con le Associazioni A.CO.VE. e Contrappunto House of the Books rispettivamente a cura di Margherita Aiello e Rosa Gargiulo. Alla letteratura si è unito lo spettacolo delle due cantautrici partenopee Fede’n’Marlen, già inserite nel progetto Musicarte, gli itinerari musicali di cui ha parlato il direttore artistico dell’Associazione Giovani Menti, Enrico Ercolano, e che hanno posto l’accento con i suoni, il ritmo e le parole, sui temi della serata. Rosa Gargiulo ha tenuto in mano la serata con disinvoltura e spirito di iniziativa e soprattutto voglia di leggere, attraverso le parole delle autrici, i testi posti in bella vista a cominciare da L’albero di noce, Tutti dormono tranne me, di Teresa Guida, le liriche di Marinella Verde, Ritorni e percorsi di poesia, e la Trilogia di Antonella di Ornella Ostieri. La serata ricca di presenze, contenuti e musica ha tenuto il pubblico incollato alla sedia per tre ore senza insofferenze, segno che un evento, se interessa, non conta la stagione, l’ora e nemmeno il giorno festivo in cui cade. Un evento declinato al femminile con temi non di genere, ma di interesse comune. Ha colpito, personalmente, il coraggio di Teresa Guida col suo romanzo Tutti dormono tranne me, che ha saputo con la scrittura tirare fuori il suo dolore e col suo coraggio affermare se stessa su tutti. Una scrittura, la sua, senza convenevoli, essenziale, diretta, chiara. Credo che la rivelazione della serata sia stata la dolce Marinella Verde con le sue poesie, lette da Anna Maria De Simone, incastonate in tante parole che si sono rincorse nella serata.
 
Versi come lame affilate colpivano per la precisione di immagini e contenuti. Parole intense, poche, rade, ma che avevano un corpo, una mente, una sensibilità delicata e penetrante al contempo. Parole rimaste dentro come un segno, adattandosi all’animo dei presenti e al loro sentire. Faccio i miei più sentiti complimenti all’autrice con l’augurio che continui in questa sua forma felice di espressione. Molto attuale La trilogia di Antonella, il personaggio creato da Ornella Ostieri per raccontare la vita con leggerezza e incanto, riuscendo in tal modo a toccare argomenti di spessore. Libri, quelli della trilogia, che adottano un linguaggio semplice seguendo il percorso di chi si pone domande e cerca le risposte. Una tecnica per riflettere sui fatti con la curiosità dei più giovani dando soluzioni spiazzanti. Perfette le cantautrici che hanno dato quel tocco in più col loro spettacolo fatto di musica e parole, spiegazioni e modi di dire, trovate e immagini riuscendo a emozionare soprattutto con i pezzi “O mel”, (l miele) e “Fragile” che ha commosso anche i giovani presenti in sala. Una serata emozionante per portare alla luce un’arte tutta vicana di tante forze concentrate in un solo posto. Vico, terra non solo di bellezze naturali e di cucina o chef stellati come vuole la tradizione, ma anche terra di fermento culturale, di poesia, di pittura, di arte in ogni senso.

Nessun commento: