sabato 21 novembre 2020

Vico Equense. De Luca e Rossano, Cinque: “La situazione rischia di diventare in prospettiva ancora più grave di quello che è”

Vico Equense - È passato un mese dalla chiusura del pronto soccorso dell’ospedale "De Luca e Rossano" di Vico Equense. Nell’arco di questo periodo a nulla sono valse le proteste degli amministratori dell’intera penisola sorrentina e dei cittadini, che insieme sono scesi in piazza per manifestare contro questa decisione dell'Asl Napoli 3 Sud che, a fronte dell'innalzamento dei contagi e dei ricoveri in Campania, ha deciso di spostare temporaneamente medici e operatori sanitari nei Covid center. Il Comune, su input dell'Assise cittadina, ha presentato un ricorso al Tar, che si discuterà il prossimo 2 dicembre. Nel nosocomio vicano restano attivi i servizi di pronto soccorso di ostetricia e le urgenze pediatriche. Oggi il consigliere regionale Gennaro Cinque ritorna sull’argomento, e non è molto ottimista, anzi lascia presagire scenari sempre più foschi per il futuro. “La situazione – dice Cinque - rischia di diventare in prospettiva ancora più grave di quello che è. Tutto va al momento nella direzione opposta al potenziamento dei servizi e delle prestazioni sanitarie a Vico Equense. A livello nazionale sono state bandite 20 gare, una per regione, per interventi di potenziamento di strutture e servizi negli ospedali. Lo stanziamento per la Campania è di 76 milioni di euro. Nell’Asl in cui rientriamo, la Napoli 3 sud, gli interventi da eseguire sono 11. Al “De Luca e Rossano”, nell’ambito di tali lotti di gara, non sono previsti interventi per incrementare i servizi, ma per ridurli. Infatti, i 4 posti letto di cui al DCA 103/2018, a leggere la “relazione illustrativa per la riorganizzazione della rete ospedaliera per emergenza Covid-19” redatta dalla Regione Campania, risultano non più in programma. A livello nazionale sono state bandite 21 gare, una per regione, per interventi di potenziamento di strutture e servizi negli ospedali. Lo stanziamento per la Campania è di 76 milioni di euro. Una riduzione da quattro a zero. 


Se fosse così sarebbe una scelta folle, scellerata, devastante.” Cinque ritorna anche sull’ospedale unico. “Abbiamo detto si – afferma Gennaro Cinque - all’ospedale unico di Sant’Agnello per avere un polo di eccellenza e con la possibilità di fornire prestazioni che oggi non ci sono, ma senza togliere nulla a Vico Equense e Sorrento. La sanità in Penisola deve avere una grande struttura e due ospedali che continuano a funzionare per realizzare una rete differenziata di servizi al territorio. Tra l’altro, in una realtà come la nostra è necessario potenziare i servizi e distribuirli in modo omogeneo sull’intera Penisola.”

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