sabato 26 dicembre 2020

Castellammare. Natale in fabbrica. Saviano: “Trasferimento al Nord? È una deportazione”

Castellammare di Stabia - Continua il presidio degli operai della Meridbulloni a Castellammare di Stabia. Questa mattina al fianco degli operai l’Assessore regionale alle attività produttive Antonio Marchiello. Nei giorni scorsi ad accendere l’attenzione sul caso è stato Roberto Saviano, che con un post sui social si è rivolto al titolare del Mise. “La Meridbulloni di Castellammare, bulloneria del gruppo Fontana con sedi in tutto il mondo, chiude i battenti e informa gli operai che l’unica alternativa alla cassa integrazione è trasferirsi a Torino. 80 famiglie – ha tuonato il noto scrittore – che non hanno alcuna intenzione di trasferirsi, perché questo non sarebbe un trasferimento ma una deportazione. Mi rivolgo al Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli : il Sud è un animale ferito a morte, e ferite a morte sono tutte le persone che lavorano, che si impegnano e che però vengono sistematicamente abbandonate a loro stesse. Esiste una strategia del governo che vada oltre il blocco dei licenziamenti, che è giusto e fondamentale ma che rischia di creare disastri in seguito, se non accompagnato da una strategia industriale? Oggi, quale sia la strategia industriale del governo e come intenda bloccare la fuga delle multinazionali dal Sud Italia non è dato sapere. Intanto, mentre una parte del Paese si interroga su quanti coperti mettere in tavola nei giorni di festa, ce n’è un’altra che, lontana dai riflettori, non raccontata e non rappresentata, dopo le feste non avrà più un lavoro” conclude Saviano. Intanto la proprietà della fabbrica non fa dietrofront e comunica ai lavoratori che dal primo febbraio dovranno presentarsi in provincia di Torino, davanti ai cancelli della Ibs, per cominciare il loro servizio. Una manovra nel segno della continuità della linea dura che l'azienda ha deciso di attuare fin da venerdì della settimana scorsa, quando sono arrivati i vigilantes a fermare la produzione. 

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