Sorrento - “Torna d'attualità un motto: non si muore solo di Covid”. A scriverlo oggi sul quotidiano Metropolis è Salvatore Dare a chiusura del suo articolo sui fatti dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento, dove c'è una forte carenza di medici anestesisti e si teme addirittura uno stop ai ricoveri nel reparto di rianimazione. "Non si muore di solo Covid" è lo striscione lenzuolo che campeggia tuttora all’entrata dell’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense in riferimento alla chiusura temporanea del pronto soccorso nel nosocomio, con la motivazione di dover dislocare altrove unità mediche e infermieristiche nella lotta al coronavirus. Ormai sono passati due mesi, e nell’arco di questo periodo ci sono state proteste e ricorsi, che non sono valsi a nulla. Resta chiuso il pronto soccorso. Il TAR Campania ha detto che «i provvedimenti impugnati rientrano tra le misure eccezionali volte a riorganizzare e potenziare le attività in regime di ricovero in terapia intensiva per fronteggiare l'emergenza sanitaria da SarsCov-2» sulla scorta delle disposizioni regionali, e che rivestono «carattere temporaneo, legato all'esigenza dì fronteggiare l'emergenza sanitaria in atto», «non si ravvisano i presupposti per l'accoglimento della richiesta misura cautelare». Detto questo, dell’argomento non se ne parla neanche più. Ma ritorniamo alla notizia dell’ospedale di Sorrento. “La Rianimazione – si legge nell’articolo di Salvatore Dare - è operativa ma nel corso delle prossime ore si attendono risposte serie e tempestive dai vertici sanitari dell’Asl Napoli 3 Sud. Tutto ciò nel silenzio della politica, locale e regionale. Stando ai fatti, ai conti numerici, gli anestesisti si trovano nelle condizioni di non poter garantire al cento per cento tutti i turni di lavoro.” La situazione è molto delicata e si attendono risposte dai vertici sanitari dell’Asl Napoli 3 Sud.
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