Sorrento - La rianimazione dell'ospedale di Sorrento rimane chiusa. "Ho sentito il direttore generale dell'Asl Napoli 3-Sud, Gennaro Sosto, ed abbiamo sollecitato le istituzioni regionali da cui gli ospedali dipendono - assicura il sindaco di Sant'Agnello, Piergiorgio Sagristani -. Già è stato individuato un anestesista da trasferire in zona. C'è l'impegno a trovare nei prossimi giorni altri specialisti nonostante le grandissime difficoltà dovute ai tanti contagiati fra il personale medico e paramedico e l'emergenza da Covid-19. Insieme al sindaco di Sorrento e gli altri sindaci e all'attuale responsabile del reparto , dottoressa Matilde De Falco, stiamo lavorando per trovare una soluzione." Con la chiusura di rianimazione si ferma anche l'attività chirurgica, non solo dell'ospedale di Sorrento ma anche di quello di Vico Equense, il De Luca e Rossano, unica deroga quella dei casi urgenti. Situazione che non è destinata a migliorare nell'immediato visto che siamo nel vivo delle festività natalizie. Il Tribunale per i diritti del malato ha deciso di presentare una formale denuncia per interruzione di pubblico servizio. "Sappiamo che da solo l'esposto non basta - chiarisce il presidente dell'associazione, Giuseppe Staiano -. Ci appelliamo alla cittadinanza. La popolazione della Costiera deve sapere che una buona fetta del servizio sanitario locale non funziona più. Noi vogliamo che i cittadini sappiano che è negato loro il diritto ad essere curati. Già da tempo, a causa della pandemia, questo diritto era stato messo gravemente in discussione perché per mesi si è pensato esclusivamente al Covid dimenticando che ci sono malati cronici gravi, malati oncologici, malati rari; ci si è dimenticati che si può morire di infarto, di ictus, di tumore e via dicendo".
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