venerdì 1 ottobre 2021

“Ecco perché abbiamo impedito che il Comune di Massa Lubrense acquistasse delle quote di Penisolaverde”

L’associazione politica, sociale e culturale massese spiega le motivazioni che hanno costretto il Comune di Sorrento a cestinare l’offerta presentata dall’amministrazione Balducelli

Massa Lubrense - In settimana il Comune di Sorrento ha rigettato l’offerta formale presentata dal Comune di Massa Lubrense per entrare nel capitale sociale di Penisolaverde S.p.A., la società che gestisce il ciclo dei rifiuti e lo spazzamento a Sorrento e Piano di Sorrento. L’iter di acquisto del 20% delle sue quote, procedura che si trascina ormai da anni e che continua ad incontrare ostacoli, questa volta si è bloccato sulla modalità di presentazione della domanda di partecipazione al bando per l’acquisizione di una parte del capitale azionario della municipalizzata. La richiesta presentata dalla Giunta Balducelli, infatti, secondo la legge sarebbe dovuta essere accompagnata da una serie di documenti tra cui, pena l’esclusione, la delibera con cui il Consiglio Comunale (ovvero Maggioranza + Opposizioni) concede ufficialmente l’ok alla partecipazione alla gara. Noncuranti di quanto previsto dalla normativa, in data 12 luglio 2021 - termine ultimo per la formalizzazione della richiesta - il Comune di Massa Lubrense ha presentato un’offerta comprensiva di un provvedimento emesso solo dalla Giunta (ovvero solo dalla Maggioranza).

 

Il Consiglio nel quale discutere questa decisione, invece, è stato fissato a scelta già avvenuta, vale a dire il giorno dopo la presentazione della domanda di acquisto. Ma in data 13 luglio 2021, proprio in sede di Consiglio, Azione in Comune ha ribadito il proprio parere sfavorevole all’operazione, costringendo così la Maggioranza a ritirare l’argomento e il Comune di Sorrento a rifiutare la richiesta del Comune di Massa che, nel frattempo, era l’unica ad essere stata presentata. Alla base del secco rifiuto di Azione in Comune una serie di motivazioni tecnico-strategiche a tutela delle tasche dei cittadini e della qualità del servizio di raccolta rifiuti. Al momento, il Comune di Massa è proprietario per il 50% di una società partecipata che, al pari di Penisolaverde, si occupa da diversi anni della gestione di raccolta della spazzatura, ovvero Terra delle Sirene S.p.A. Nonostante dal 2012 la società sia stata messa in liquidazione, la professionalità dei suoi dipendenti ha garantito degli ottimi standard nel servizio offerto; una qualità delle prestazioni che è stata confermata dai riconoscimenti ottenuti nel quinquennio 2010-2015 dal Comune di Massa Lubrense in qualità di “Comune Riciclone”. Alla luce di questi buoni risultati, sembra quasi superfluo aggiungere come all’acquisto di una società terza andrebbe preferito la revoca dello stato di liquidazione ed il potenziamento di Terra delle Sirene, una realtà “massese” di cui il Comune detiene già il controllo. Se l’acquisto delle quote di Penisolaverde andasse a buon fine, infatti, il Comune di Massa avrebbe comunque una quota di minoranza rispetto al Comune di Sorrento che, giustamente, continuerebbe a conservare il 51% del pacchetto; detenere l’intero controllo di una società che gestisce servizi fondamentali quali il ciclo rifiuti e lo spazzamento, oltre a una serie di altre attività che potrebbero essere implementate, rappresenta per il Comune di Massa Lubrense un asset strategico che andrebbe tutelato e non perduto. Come se non bastasse, la situazione debitoria di Penisolaverde è peggiore rispetto a quella di Terra delle Sirene, ragion per cui un ingresso nella società non garantirebbe una maggiore tranquillità finanziaria al Comune di Massa. Infine, entrando nel suo capitale sociale il Comune di Massa dovrebbe pagare sia le spese amministrative di Penisolaverde sia quelle di Terra delle Sirene in qualità di ente liquidatore. Insomma, perdere l’intero patrimonio costruito negli anni da Terra delle Sirene in termini di prestazioni e di conoscenza del territorio è un rischio non solo per il Comune di Massa Lubrense ma soprattutto per l’intera collettività. Un pericolo che, almeno questa volta, è stato sventato. Per il momento Terra delle Sirene è salva; adesso però ci si augura che l’amministrazione torni sui propri passi avviando una concreta azione di rilancio.

Nessun commento: