lunedì 16 gennaio 2023

Comuni, mazzata bollette: “Un salasso del 200%”

di Tiziano Valle ed Elena Pontoriero da Metropolis 

Un milione e duecentomila euro in più rispetto al 2021. Questo l'aumento a cui è stato costretto il Comune di Castellammare di Stabia, nel 2022, per garantire l’illuminazione pubblica nelle strade e negli edifici comunali. I rincari dell'energia si sono fatti sentire dunque anche sulle casse di Palazzo Farnese. Nel 2021 il Comune di Castellammare aveva speso complessivamente 1,1 milioni di euro, ma al momento dell'approvazione del bilancio preventivo - quando gli aumenti delle bollette già cominciavano a farsi sentire - i commissari prefettizi avevano inserito nel rendiconto una previsione di spesa 1,8 milioni di euro. Una cifra che purtroppo non è bastata, tant’è vero che s'è resa necessaria una ulteriore variazione di bilancio da 500mila euro per arrivare al 31 dicembre, quando il costo complessivo dell'illuminazione pubblica - a conti fatti - è stato di 2,3 milioni di euro. Una cifra enorme su cui pesa tuttavia anche il mancato adeguamento di un impianto ormai vecchio e poco efficiente. La situazione tocca da vicino anche i comuni più piccoli: "Tra 2019 e 2022, dati alla mano vi è stato un aumento circa del 75%. E’ chiaro che a pagarlo non possono essere i cittadini. Da sindaco dico che la Legge di Bilancio approvata dal Governo non ha tenuto affatto conto delle piccole realtà. Si doveva fare di più. Le nostre voci andavano ascoltate" dichiara il sindaco di Pimonte, Francesco Somma.


 

Il caro bollette ha colpito anche l' amministrazione comunale di Striano che si è ritrovata con quasi il doppio dei costi per il pagamento delle bollette degli immobili comunali a causa della crisi energetica degli ultimi mesi. “Come le aziende e le famiglie anche le amministrazioni stanno facendo i conti con questo salasso” - spiega Antonio Del Giudice, sindaco di Striano – “Fortunatamente questo Comune si è attrezzato in tempo e presto entreranno in funzione a pieno regime i pannelli fotovoltaici che abbiamo installato in due scuole grazie a un doppio finanziamento ottenuto che ci consentiranno di abbattere i costi delle bollette in quegli istituti del 90%”. Insomma la lotta ai rincari si gioca sull'efficientamento energetico. “E’ l'unica strada. - conclude la fascia tricolore - Il governo Meloni continuerà ad aiutarci, ma gli amministratori devono avere le idee giuste su come investire i fondi del Pnrr. Con le idee giuste e i bravi tecnici si può”. Il caro bollette si fa largo anche nei Comuni della penisola sorrentina. E in tal senso l'amministrazione di Piano di Sorrento si è attivata con l'obiettivo di arginare l'aumento dei costi energetici per la pubblica illuminazione con interventi di manutenzione straordinaria ed efficientemento energetico della pubblica illuminazione in diverse aree del territorio comunale, in particolare in via Petrulo e via dei Pini. Tutto ciò, fanno sapere dal Comune, comporterà un notevole risparmio economico, oltre che una forte riduzione delle emissioni di CO2. Il caro-bollette rischia di avere pesanti ripercussioni sulle casse di palazzo Baronale, sede del Comune di Torre del Greco. L’ente di via Plebiscito conta diverse sedi distaccate, con decine di uffici oggi semi-vuoti per le note carenze di organico provocate da quota cento: i servizi essenziali - già penalizzati dall'attacco hacker scattato a metà novembre dello scorso anno - non sono, al momento, a rischio. Ma il sindaco Giovanni Palomba già valuta l'ipotesi di ridurre le ore di pubblica illuminazione per fronteggiare l'aumento dei costi. Meno preoccupazione nella vicina Ercolano: il Comune di Ercolano ha chiuso un accordo globale a 800.000 euro l'anno, a prescindere da eventuali aumenti (hanno collaborato Alberto Dortucci, Andrea Ripa e Mauro De Riso)

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