di Dario Sautto da Il Mattino
Gragnano - Chi denuncia pizzo e usura non paga i tributi comunali per tre anni. Con l'approvazione del bilancio avvenuta in Consiglio comunale, il Municipio di Gragnano ha reso effettiva dal primo gennaio 2023 la modifica al regolamento delle entrate proposta nelle scorse settimane dall'Osservatorio permanente per la Legalità molto attivo nell'area stabiese e dei monti Lattari e introdotta da una delibera di giunta. «Con l'Osservatorio spiega il sindaco Nello D'Auria abbiamo pensato a un provvedimento che rappresentasse un aiuto concreto ai cittadini ma anche un incentivo legato al più ampio ventaglio di iniziative che stiamo svolgendo sui temi della legalità. Con l'approvazione del bilancio si attua una misura che manifesta vicinanza ai cittadini gragnanesi che sceglieranno di denunciare: troveranno accanto a loro forze dell'ordine e magistratura attente, ma anche un'amministrazione che li sosterrà in maniera concreta. Il nostro operato è volto a evidenziare in maniera sempre più netta la demarcazione tra legalità e illegalità». La modifica del regolamento riguarda le «agevolazioni fiscali e tariffarie» che riguarderanno «i cittadini che denunciano tentativi di estorsione e il reato di usura».
Quei cittadini «sono esentati per la durata di tre anni dal pagamento dei tributi comunali» come si legge nella delibera proposta dall'assessore Luca De Riso. Ovviamente, per accedere alle agevolazioni bisognerà presentare all'Ufficio Tributi del Comune di Gragnano la documentazione che attesti la presentazione della denuncia, un provvedimento di rinvio a giudizio o una sentenza di condanna che confermi lo status di vittima di questa tipologia di reato. «Serviva un segnale di fiducia per i cittadini afferma Raffaele Cavaliere, presidente dell'Osservatorio e figlio di un imprenditore ucciso dalla camorra perché denunciò il pizzo e con questo provvedimento l'amministrazione comunale e il sindaco D'Auria lo stanno dando. La fiducia genera sviluppo economico e migliora la convivenza pacifica tra i cittadini». L'idea era stata discussa durante una riunione dell'Osservatorio e poi proposta alla giunta: «Per questo aggiunge Cavaliere ringrazio don Tonino Palmese, la preziosa consulenza giuridica dell'avvocato Mario Afeltra, della giudice di pace Ciretta Di Somma, della giudice Maria Ausilia Sabatino, Pasquale Del Prete con la Fai Antiracket, Tano Grasso, perché stanno rendendo l'esperienza dell'Osservatorio costruttiva e concreta, un vero punto di incontro tra società civile e istituzioni. Con loro, con le parrocchie, le scuole, i presidi e gli studenti stiamo portando avanti in particolare fra Castellammare e i Lattari un percorso importante, che servirà a sensibilizzare i giovani anche sul gioco d'azzardo e sul denaro. Proporremo anche l'uso della tessera sanitaria per le sale slot e controlli mirati sulle criptovalute che conclude Cavaliere rappresentano due snodi cruciali per la lotta alle mafie».
Nessun commento:
Posta un commento