La vicenda arriva in Parlamento: interrogazione del senatore Mazzella: "Non sono trascorsi già troppi anni? Quanto ancora bisognerà attendere per fare luce su questa vicenda? Sotto esame è il comportamento tenuto dal comune di Vico Equense, bisogna chiarire se sia stato legittimo"
Vico Equense - La vicenda delle cooperative di via Le Pietre a Vico Equense è una lunga storia processuale che investe 27 famiglie di operai e impiegati, che con i sacrifici di una vita hanno acquistato una casa e adesso devono ripagarla di nuovo. Un paradosso tutto italiano che ora approda in parlamento con un’interrogazione del senatore Orfeo Mazzella (M5s). Per capire questa storia tutta italiana bisogna fare un salto indietro di oltre 40 anni, a quando l’ amministrazione comunale del tempo, in applicazione del Piano di Edilizia Economica a Popolare (PEEP), espropria un terreno in località Le Pietre e contestualmente autorizza due cooperative di cittadini, L'Ulivo e Domus Aequana, a costruire alloggi popolari come previsto dalla legge 167/1967. Il proprietario non ci sta e nel 1979 avvia un iter giudiziario che tra ricorsi, lungaggini ed inerzia burocratica, vedrà la sua perseveranza premiata con un riconoscimento di oltre 4 milioni di euro per il valore del terreno espropriato con interessi e rivalutazione. Il senatore grillino evidenzia l'odissea delle famiglie che «prima ottennero, mediante esproprio, un fondo per la realizzazione delle proprie abitazioni, ma poi si sono viste riversare addosso la somma riconosciuta al proprietario del fondo derivante dal danno arrecato». L’obiettivo dell'interrogazione depositata dal senatore Mazzella consiste in particolare nel «chiedere una verifica dei danni». Nell'ottobre del 2011, ricorda il parlamentare del Movimento 5 stelle, il Comune ha avviato l'acquisizione sanante del fondo ai sensi dell'art. 42-bis e lo ha concluso solamente nel dicembre 2013 quando, tra l'altro, la sentenza della Corte di appello di Napoli per il risarcimento del danno al proprietario del fondo era stata resa esecutiva dalla successiva sentenza di Cassazione.
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