mercoledì 31 gennaio 2024

Vico Equense la città della gioia, dell'emozione e della gentilezza

Vico Equense - Nella città dove tutto è gioia ed emozione, ora esportate pure in altre metropoli italiane ed estere, neanche fossero dei prodotti da supermercato, aggiungerei la gentilezza. Essere gentili non è facile. Nell’era moderna per praticare gentilezza bisogna essere coraggiosi, quasi rivoluzionari, andare in contro tendenza a quella che è una società spesso fatta di individualismo, egoismo, scortesia e maleducazione. Sull'argomento ci sarebbe di che parlare, forse troppo… e conoscendo la permalosità che c’è intorno a questi temi, il buon senso ci suggerisce di non parlarne. In una realtà sempre più "gridata" le buone maniere possono salvarci, per questo una trentina di comuni della Città Metropolitana di Napoli hanno ottenuto il titolo di capitale nazionale di "Costruiamo Gentilezza 2024". La cerimonia, durante la quale è avvenuto il passaggio simbolico del titolo di capitale della gentilezza dalla città di Novara a Napoli, si è svolta nella reggia di Portici. Tra i comuni che hanno aderito ci sta Meta, Sant’Agnello, Sant’Antonio Abate tanto per citarne qualcuno, ma non c’è Vico Equense. Ma come? verrebbe da chiedersi... Eppure abbiamo un assessore alla gentilezza. Esiste, ci sta. Una delega attribuita in pompa magna dal sindaco, e non poteva essere altrimenti vista la sua emotività, con l’ingresso di questa parola, “gentilezza”, che nel vocabolario istituzionale comunale non esiste, ma che ha un grande significato simbolico. La gentilezza cambia il mondo, perché crea fiducia tra le persone, migliora i rapporti umani, mitiga le controversie e le incomprensioni, non umilia, non prevarica, non offende, non annienta, non mortifica. Forse per questo qui da noi non ha avuto molto successo…

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