sabato 20 gennaio 2024

Salumiere celebra il sabato fascista, silenzio del Comune di Vico Equense dopo l’appello dell’Anpi

La bottega diventa un museo. Giovanni Castiello serve i clienti con il grembiule di Mussolini comprato a Predappio: "Meloni governa bene, ma è donna: voto Salvini"

di Mariella Parmendola – La Repubblica Napoli  

Vico Equense - "Celebro il sabato fascista". Il salumiere di Vico Equense prosegue la sua cerimonia personale. E anche questa mattina Giovanni Castiello indossa il suo grembiule con la figura di Mussolini stampata su sfondo bianco, rosso, e verde. "L'ho comprato a Predappio, in passato ci andavo ogni anno e lo metto ogni sabato per servire ai clienti". Dopo il caso sollevato da Repubblica non è affatto pentito. Si fa fotografare con il panino "Benitos" in mano dedicato al dittatore. Parla con i suoi clienti, rilascia interviste. Considera “poche voci indignate” le proteste. La segretaria della penisola sorrentina dell'Anpi, Marialaura Gargiulo con il Pd locale, aveva chiesto un intervento dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Peppe Aiello. Una risposta che non c'è stata, mentre è proseguito il silenzio compiacente nei confronti della bottega trasformata in un museo su Mussolini, sfidando le interpretazioni sul reato di apologia del fascismo. A maggior ragione dopo la sentenza della Cassazione che ha sdoganato il saluto romano "se ha un significato commemorativo".


E sul Ventennio ripudiato dalla Costituzione, con i suoi orrori e le vittime della dittatura, il negoziante della penisola sorrentina ha raccolto un numero di cimeli da primato. Busto del duce, calendari, quadri con Mussolini in divisa, un vecchio giradischi che suona solo gli inni preferiti dal dittatore. E i vini con le etichette a lui dedicate, sequestrate nel 2007 e poi tornate in commercio. "Si vendono molto", dice. Aggiungendo con un sorriso senza turbamenti "so che in paese mi chiamano Giovanni il fascista. È giusto lo sono da quando avevo 14 anni, come mia moglie e i miei figli", aggiunge. L'unico pentimento registrato dal salumerie di 62 anni è verso la premier Meloni. "Mi sta facendo ricredere con gli atti del suo governo, anche se non la voto perché è donna". Una preferenza in meno che approda sempre a destra. "Voto Salvini, che devo fare. Lei è donna". Quindi della preferenza del salumiere fascista la leader al governo del Paese dovrà comunque rinunciare.

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