di Mariella Parmendola – La Repubblica Napoli
Vico Equense - In molti non parlano. Entrando nella sua salumeria nel centro di Vico Equense quasi tutti hanno visto negli anni il busto di Mussolini, il quadro con il duce con l'elmetto e i vini con la stessa immagine sull'etichetta. Ma sui social si leggono commenti di questo tipo: «Giovanni Castiello è una brava persona», così molti parlano del salumiere che si dichiara fascista. E gli altri stanno zitti. Tra i silenzi uno pesa di più. È quello del sindaco del comune della penisola sorrentina che ha deciso di non intervenire sul caso sollevato da " Repubblica". Di non parlare del commerciante che celebra ancora nel suo negozio il sabato fascista con il grembiule nero con stampata la faccia del dittatore. Tace Peppe Aiello. Anche se a tirarlo in causa sono l'Anpi e il Pd con il suo segretario all'opposizione dell'amministrazione di centrodestra. «Fa male che tanta ostentazione passi nell'indifferenza generale», commenta Marialaura Gargiulo segreteria della sezione Anpi della penisola sorrentina. Del salumiere non sapeva e ora chiede che l'amministrazione di Vico intervenga. «Molti probabilmente pensano ad un atteggiamento originale, magari estroso. Invece è grave. Mi ha ferito un comportamento che infanga la memoria dei partigiani. E sono rimasta colpita anche da quel pensiero maschilista. Io non voto la Meloni ha detto, ma la premier non può essere liquidata così solo perché donna», dice Marialaura Gargiulo.
Impressionata dal ragionamento del commerciante, che nato nel 1961 non ha conosciuto di persona gli orrori del fascismo, ma dice «ho aderito al Movimento sociale a 14 anni e non ho mai cambiato idea » . Il salumiere del suo pensiero politico ha raccontato: « Sono fascista e non voto una donna». Punto. In silenzio anche la Chiesa, nonostante a Vico Equense, poco distante dalla salumeria dove si propone ai clienti il panino Benito, abbia scelto di risiedere l'arcivescovo della Diocesi Castellammare- Sorrento Francesco Alfano. « Esprimiamo sdegno e condanna nei confronti del salumiere che espone tutti i suoi cimeli del duce», commenta il segretario del Pd Tommaso De Gennaro. «Il fatto che questa vicenda sia stata portata alla ribalta della stampa nazionale costituisce una mortificazione per l'immagine della nostra città » ragiona l'esponente dei Dem. «Vico Equense andrebbe ricordata per ben altre vicende, come quelle che riguardano Franca Scaramellino, nostra concittadina, e suo marito il commissario di polizia, in servizio ad Aosta, Camillo Renzi. Finiti in campo di concentramento per la loro battaglia contro i fascisti», ricorda De Gennaro. Un'altra storia. Quella che nella cittadina della penisola sorrentina in cui si difende il salumiere fascista quasi nessuno rammenta più.
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