domenica 24 marzo 2024

"Vico Equense è una città antifascista"

Vico Equense - Infuria ancora la polemica sulla salumeria di Vico Equense al cui interno sono esposti numerosi cimeli di epoca fascista. Nella sua attività - tra salsicce, burrate e prosciutti - il commerciante espone da sempre immagini che ritraggono il Duce e vecchi fogli di giornale ormai ingialliti che rievocano imprese del Ventennio, nel suo menù ha anche un panino "Benitos". Le sue performance stanno facendo il giro del web e dell’Italia. Qualche giorno fa, infatti, è andato ospite alla trasmissione radiofonica "La Zanzara", e prima ancora alla Borsa del turismo di Napoli. L’argomento è arrivato anche in consiglio comunale nel corso delle comunicazioni. Il consigliere di minoranza Luigi Vanacore (foto), che oltre a manifestare la sua piena adesione ai valori antifascisti, ha chiesto al sindaco, Giuseppe Aiello, di prendere una posizione, sottolineando anche che bisogna intervenire se ci sono delle violazioni di legge. Aiello nella sua prima replica ha detto che il salumiere è “un cittadino acquisito e che se n’è parlato già troppo”, evidenziando che il comune di Vico Equense non ha partecipato alla Borsa Mediterranea del Turismo, perciò se ci sono delle violazioni delle norme, queste le devono verificare gli organizzatori della kermesse napoletana. “Noi siamo una città accogliente, e se ne parliamo gli facciamo solo pubblicità” ha detto in modo compassato Giuseppe Aiello. Le risposte non hanno soddisfatto il consigliere Vanacore, che è intervenuto di nuovo. “Sindaco, non le ho sentito pronunciare la parola antifascista”. Così il primo cittadino ha assecondato il desiderio di Vanacore, e ha affermato che “il sindaco, il consiglio comunale e la città di Vico Equense sono antifascisti”, derubricando poi la vicenda a una questione meramente pubblicitaria. Nelle scorse settimane sono state molte le reazioni di "sdegno" e "condanna". In una nota del Partito Democratico di Vico Equense, in particolare, si legge: "Questa specie di celebrazione del ventennio dovrebbe ricadere nel reato di apologia del fascismo. Meraviglia che le forze dell’ordine non siano mai intervenute sino ad ora considerato che questi atteggiamenti, come riferito da alcuni avventori di questa piccola attività commerciale, non sono una novità di questi giorni. Per quanto ci riguarda daremo incarico ai nostri legali di segnalare questi fatti alle autorità competenti".

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