lunedì 21 aprile 2025

Funivia Faito: nei prossimi giorni primo sopralluogo dei periti

Focus su freni e cavo, attesa per autopsie e possibili indagati 

Castellammare di Stabia - Si terrà nei prossimi giorni il primo sopralluogo dei consulenti della Procura di Torre Annunziata sul luogo del disastro avvenuto giovedì scorso nel Napoletano, dove una cabina della funivia che collega Castellammare di Stabia al Monte Faito è precipitata causando quattro morti e un ferito grave. I magistrati del pool costituito dal procuratore Nunzio Fragliasso affiancheranno i periti che saranno accompagnati sul luogo della tragedia dalla Polizia di Stato, dai Vigili del Fuoco e dagli uomini del soccorso alpino. Secondo quanto si è appreso la cabina precipitata era ancora agganciata al cavo quando è caduta, quindi l'attenzione degli inquirenti si dovrà inevitabilmente focalizzare proprio sul cavo e sull'inefficacia dei freni che, a differenza della cabina a valle, non hanno bloccato la corsa a ritroso del veicolo. Com'è noto i pm Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio, insieme con l'aggiunto Giovanni Cilenti ipotizzano al momento i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo, insieme alle lesioni colpose (per il ferito). C'è attesa, intanto, per gli esami autoptici sulle vittime che, peraltro, potrebbero anche comportare l'iscrizione dei primi indagati. A perdere la vita lo scorso 17 aprile sono stati Janan Suliman, farmaista israelo-palestinese di 25 anni; Elaine Margaret Winn, 58enne britannica, suo marito Derek Winn, 65 anni, e il macchinista dell'Eav (l'ente gestore della funivia) di 59 anni Carmine Parlato di Vico Equense. In ospedale, ancora molto grave, c'è Thabet Suliman, 23 anni, fratello di Janan. (Ansa)

Papa Francesco: è morto questa mattina alle ore 7.35

Pasqua sul Monte Faito dopo l'incidente della funivia: "Un colpo durissimo anche per il turismo"

 

domenica 20 aprile 2025

Tragedia Faito, domani messa per le vittime

Il rettore del Santuario di San Michele scrive e prega per i 4 morti dell’incidente del 17 aprile

Sarà quasi esclusivamente tecnica l'indagine della Procura di Torre Annunziata sull'incidente della funivia del Faito, che ha provocato 4 morti e un ferito in gravi condizioni, avvenuto il 17 aprile. È stato costituito un pool di magistrati, individuati i periti che li affiancheranno negli accertamenti su manutenzione e controlli. Sono da approfondire gli aspetti che riguardano il funzionamento dei freni e il cavo di trazione, la cui rottura ha provocato la tragedia. Proprio in memoria delle 4 vittime, domani, lunedì 21 aprile, a Pasquetta, si terrà una messa di suffragio, che sarà celebrata proprio sul Monte Faito, nel Santuario di San Michele Arcangelo L'annuncio, in una lettera aperta, è arrivato dal rettore del Santuario, don Catello Malafronte, che ha scritto: “Come comunità ci uniamo nel silenzio, nella preghiera e nella vicinanza ai familiari delle vittime. Siamo anche vicini alle persone, soprattutto ai bambini, che hanno potuto riabbracciare i loro cari e al personale EAV. È un tempo buio e lo sentiamo tutti. Ieri, venerdì santo, il giorno in cui come credenti contempliamo nel silenzio l'Amore di Dio Crocifisso, al Faito si respirava l'aria del Calvario: un dolore immenso. In questa Pasqua del Signore, come le donne del Vangelo, annunciamo a tutti: Cristo è Risorto, è vivo. Non siamo soli. Con il cuore aperto alla Speranza, lunedì dell'Angelo, 21 aprile alle 12, presso il Santuario di San Michele celebrerò la Santa Messa in suffragio delle anime delle vittime. Sarà un momento di preghiera, di silenzio, di affidamento e di riflessione. Sono certo che uniti nella fede operosa e nella sicura speranza supereremo questo grande momento di prova. San Michele Arcangelo ci guiderà e proteggerà in questo nuovo tempo”.

Trailer processione Cristo morto Vico Equense

 

Hanno Giurato!

A Caserta gli Allievi del corso “Falco VI” dell’Accademia Aeronautica hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana suggellata dalle Frecce Tricolori Presenti il Ministro della Difesa Guido Crosetto il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Luciano Portolano e il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Generale di Squadra Aerea Luca Goretti 

di Harry di Prisco

Presso la Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare di Caserta, già sede dell’Accademia Aeronautica dal 1926 al 1943, si è svolta la cerimonia di Giuramento e Battesimo degli allievi del corso Falco VI, 1° classe dei Corsi Regolari. Sono intervenuti il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Generale di Squadra Aerea Luca Goretti e numerose autorità, tutti per assistere alla solenne promessa di fedeltà alla Patria dei 129 giovani allievi, provenienti da tutte le regioni d’Italia e selezionati tra circa 5000 domande di ammissione. Ad un evento così importante non poteva mancare una mascotte, il ruolo è stato ricoperto da un falco femmina di nome Diana del falconiere Raffaele, come voluto dai giurandi. I momenti più toccanti sono stati la lettura della formula di Giuramento e il Battesimo, sottolineati da due sorvoli sul luogo della cerimonia e sulla città di Caserta della Pattuglia Acrobatica Nazionale che ha tracciato il tricolore. Sono sfilati: il Gonfalone della Città di Napoli decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare, quello della provincia di Caserta, della Città di Caserta, della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli e del Comune di Pozzuoli, i Labari e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma che hanno preso posto nel piazzale a lato degli allievi dei Corsi Regolari.

 

Piano di Sorrento. «Mamma dell'anno» ha lottato per Ethan

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino

Piano di Sorrento - Si è battuta come una leonessa per riabbracciare suo figlio e poterlo riportare a casa tanto da meritare il titolo di «Mamma dell'anno». Claudia Ciampa è la madre del piccolo Ethan, il bimbo portato via dal padre a fine agosto 2024, quando aveva appena sei mesi. Dopo 82 giorni di attesa e di serrate ricerche da parte delle autorità americane compulsate direttamente dal ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, padre e figlio furono ritrovati a Los Angeles. Claudia ha così potuto stringere nuovamente tra le braccia il suo bambino. Ma il lieto fine non era ancora scritto. È iniziata una complicata querelle giudiziaria nei tribunali statunitensi che si è conclusa solo a febbraio scorso quando il giudice ha dato il via libera al rientro in Italia, a Piano di Sorrento, di Ethan e della mamma. Una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso l'intera nazione. E così Giorgio Ceccarelli, presidente delle associazioni «Figli negati» e «I love papà» ha deciso di assegnare a Claudia Ciampa il premio «Mamma dell'anno 2025». «Da 20 anni, con le mie associazioni, mi occupo dei diritti dei figli negati - spiega Ceccarelli - e molto spesso ci si dimentica che queste vicende non riguardano solo i genitori, ma famiglie intere, compresi i nonni». Anche per questo Claudia ha voluto dedicare il riconoscimento a sua madre, Luciana, per il sostegno che le ha assicurato in questi mesi. «Sono contenta di essere diventata un simbolo per tutte le persone che vedono calpestati i propri diritti genitoriali», ha sottolineato nel ricevere la targa. Alla cerimonia presenti il sindaco di Piano di Sorrento, Salvatore Cappiello, il console d'Italia a Monaco, Sergio Maffettone - determinante durante le fasi del rientro in Italia - e Gian Ettore Gassani, presidente Avvocati matrimonialisti italiani, che assiste Claudia fin dalla scomparsa di Ethan. 

Bonea ospita Maria Rosaria Selo per la presentazione del suo ultimo libro «Pucundria»

Vico Equense - Il 23 aprile, in occasione della Giornata Mondiale del Libro, a Vico Equense si terrà la presentazione del romanzo di Maria Rosaria Selo - “Pucundria”. L’evento è organizzato dalla parrocchia di San Giovanni Evangelista – in località Bonea, guidata da don Mario Cavaliere, e dall'Associazione Don Pinuzzo, in collaborazione con l’agenzia letteraria Contrappunto House Of Books e il sostegno del Comitato Una e Centomila. A dialogare con l’autrice, Rosa Gargiulo, agente letteraria. Le letture saranno curate dall’attrice Cinzia Annunziata. Teresa e Anna, le protagoniste del romanzo, vivono la realtà del carcere da due prospettive diverse ma speculari: Teresa è una guardia penitenziaria, Anna sconta la pena per omicidio, per aver ucciso il marito – mettendo fine a una drammatica storia di violenza domestica. Il carcere è quello di Pozzuoli. Le vite delle due donne si intrecciano in maniera inimmaginabile e per certi versi paradossale, superando i confini delle mura del carcere e portando entrambe alla conquista di nuove consapevolezze e di una speranza che – fino al momento del loro incontro – non sembrava possibile. Attraverso una trama intensa, Maria Rosaria Selo racconta una storia che appartiene a tante donne, descrivendo uno scenario umano – morale e sociale emblematico. La possibilità di riscatto arriva attraverso un talento naturale di Anna, che la proietterà fuori dalle sbarre e le darà una motivazione concreta per riscrivere la propria vita, restituendo parallelamente a Teresa il rapporto con la figlia e un amore inatteso. La pucundria è il focus del romanzo: un sentimento affine alla nostalgia, una sorta di malinconia per qualcosa che si è perso ma rivive nel ricordo, e che si sovrappone concettualmente alla saudade portoghese. Ma pucundria sarà qualcosa di più, creato proprio da Anna, tra le sbarre, con il sostegno di Teresa. Una storia di dolore e rinascita, di sorellanza e determinazione.

Funivia, il grido dei parenti "Individuate i responsabili queste tragedie in Italia per troppa trascuratezza"

La rabbia della famiglia Suliman: prima all'obitorio a Castellammare per Janan, poi all'Ospedale del Mare per Thabet, l'unico superstite 

di Alessio Gemma e Mriella Parmendola - La Repubblica Napoli

Castellammare di Stabia - «Sono scioccato. Ho visto mia sorella nell'obitorio. È stata molto dura per me. Pace per la sua anima» . Mohammed Suliman, 33 anni, medico internista, piange mentre ricorda Janan, la sorella morta di Giovedì santo nell'incidente della funivia del Faito. Mohammed fa prima tappa a Castellammare di Stabia per il riconoscimento della sorella, 25 anni, farmacista e poi fa visita al fratello Thabet, 23 anni, studente di ingegneria, che era anche lui nella cabina del Faito e ora lotta per la vita all'Ospedale del Mare di Ponticelli. «I dottori mi hanno detto che ha subìto interventi chirurgici al femore, alla coscia e alla gamba. Ha una emorragia cerebrale, ma è stabile. Siamo speranzosi » . Anche se la prognosi resta riservata. Mohammed è accompagnato da altri familiari: due zii, cugini. Il padre e la madre sono rimasti in Israele. Perché i Suliman sono cittadini israeliani di etnia palestinese. «Dobbiamo sapere esattamente cosa è avvenuto - insiste il giovane medico Chi è il responsabile? Al momento quello che chiedo alle autorità italiane è accelerare la procedura per portare a casa mia sorella. Perché mia madre non crede ancora che lei sia morta finché non vede il suo corpo».


«Colpito il cuore della città ma insieme ci rialzeremo»

Il dolore del vescovo per la tragedia in raccoglimento davanti alla stazione 

di Fiorangela d'Amora - Il Mattino 

Castellammare di Stabia - Stanotte ha celebrato la messa di Pasqua nella Concattedrale Santa Maria Assunta e San Catello di Castellammare. «Come segno di vicinanza alla comunità». Oggi invece sarà a Sorrento. Ha invertito l'ordine della sua presenza nelle celebrazioni monsignor Francesco Alfano, vescovo della Diocesi di Castellammare e Sorrento, abituato a dividersi tra le due città. La Pasqua in penisola sorrentina con le sue processioni storiche quest'anno è passata in secondo piano, la tragedia della funivia del Faito ha stravolto i cuori e i piani di «don Franco», come ama essere chiamato dai fedeli l'alto prelato, che dal 2012 è alla guida della comunità. Il 28 aprile il vescovo arrivato da Nocera Inferiore celebrerà 13 anni a capo della Diocesi, anni durante i quali ha visto Castellammare cadere e rialzarsi per le sue vicende politiche, fino alla tragedia più grande, arrivata dritta al cuore della città. L'incidente all'impianto della funivia del Faito, nel quale hanno perso la vita tre turisti e l'operatore Eav, Carmine Parlato, che era a bordo, ha diffuso sconforto e tristezza nei fedeli. Venerdì sera, prima della Via Crucis è stato in piazza Unità d'Italia, dove si trova la stazione della funivia, per pregare e lasciare dei fiori. Con lei c'erano anche tante persone che hanno voluto pregare davanti al terminal. Quale pensiero rivolge alla città? «Non è facile, rischiamo di dire parole prive di senso. La via Crucis è di per sé già un momento molto sentito, tra i più forti a livello popolare e spirituale. Venerdì lo è stato ancora di più non solo per la partecipazione ma per il bisogno che tutti avvertivano di consolazione e di speranza. Non è facile. Noi da credenti sappiamo che le nostre parole veicolano quelle che vengono dall'alto. Prima che iniziasse la celebrazione ho chiesto di raccogliermi in preghiera, i fiori che ho portato erano un piccolo segno di partecipazione per una tragedia che ci ha sconvolto e toccato ancor di più perché ha colpito dei lavoratori e nostri ospiti arrivati per vedere le nostre bellezze. Ho provato ad ascoltare Dio e incoraggiare il nome suo. Questi momenti che ci portano vicinanza e solidarietà ci devono spingere andare oltre».

 

sabato 19 aprile 2025

I Paperoni della Campania «abitano» a Positano, Capri e Sorrento

di Paolo Grassi - Il Corriere del Mezzogiorno

Dichiarazioni dei redditi 2024, i dati del Mef: Napoli soltanto quindicesima nella classifica regionale. E perde 9 posti 

Tra Portofino, che si conferma al primo posto in Italia — con un reddito medio di 94.505 euro — e Castelvetere in Val Fortore, il 550esimo e ultimo comune nella graduatoria campana, passano più di 82mila euro. E la perla ligure — patria dei Paperoni nazionali — distanzia Positano, regina della Costiera e leader della classifica regionale, di ben 61mila euro. Mica bruscolini... Fatto sta che i dati del Mef sulle «dichiarazioni» 2024 (anno d’imposta 2023), fotografano ancora una volta come i redditi della nostra regione, almeno quelli ufficiali, siano — mediamente — tra i più bassi nello Stivale. Sul podio regionale, concentrando l’obiettivo sulle cinque province campane, ci sono Positano (33.767 mila euro medi annui), Capri (31.853) e Sorrento (27.116). Seguono, nella cinquina di testa, Caserta (27.047), che perde una posizione rispetto all’anno precedente e Salerno (26.100), che si conferma sul gradino numero 5. E Napoli? Il capoluogo regionale si trova addirittura quindicesimo posto per redditi medi dichiarati (23.564 euro), perdendo ben 9 posizioni dal 2023 al 2024.

 

Funivia Faito: Procura costituisce pool, scelti i periti dei pm

Accertamenti tecnici sui controlli, anche quelli settimanali

Castellammare di Stabia - Come già accaduto in altre tragedie simili sarà quasi esclusivamente tecnica l'indagine della Procura di Torre Annunziata sul disastro della funivia del Faito, che ha causato quattro vittime e un ferito in gravi condizioni. Il procuratore Nunzio Fragliasso ha costituito un apposito pool da lui guidato e composto dall'aggiunto Giovanni Cilenti e dai pm Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio: i magistrati hanno già individuato i periti che li affiancheranno negli accertamenti sulla manutenzione e sui controlli, in particolare quelli settimanali compreso l'ultimo, che doveva essere effettuato proprio il giorno prima dell'incidente, in cui c'è stata allerta meteo anche per forte vento. Poi sarà necessario approfondire gli aspetti che riguardano i freni e il cavo di trazione, la cui rottura ha provocato la tragedia. Acquisiti i video dei sistemi di videosorveglianza dell'impianto, uno dei quali ha ripreso la fase iniziale del disastro. La Polizia di Stato, in veste di polizia giudiziaria, ha già acquisito un'ampia documentazione che gli investigatori stanno passando al setaccio. Com'è noto l'Eav (l'ente che gestisce la funivia) aveva riattivato il servizio una decina di giorni fa in vista della bella stagione. A breve la Procura di Torre Annunziata dovrebbe disporre le autopsie che potrebbero vedere - ma non è scontato - l'iscrizione dei primi indagati di questo fascicolo, aperto ipotizzando i reati di disastro colposo, omicidio plurimo colposo e lesioni colpose.

Tragedia del Faito. L'incidente sui media di tutto il mondo

La tragedia della funivia del monte Faito nella quale sono morte quattro persone e una è rimasta gravemente ferita ha colpito i media internazionali. La Cnn riporta la notizia senza specificare la nazionalità delle vittime, mentre la Bbc si concentra soprattutto sul fatto che due delle vittime sono britanniche e assicura che il ministero degli Esteri del Regno Unito è in contatto con le autorità locali, ma non ha confermato l'identità delle vittime. Il Guardian titola: «Una donna britannica tra le quattro persone morte nello schianto di una funivia nei pressi di Napoli, nell'Italia meridionale» ma non conferma che anche una seconda vittima sarebbe britannica. Una coppia britannica muore nell'incidente alla funivia italiana: «Erano a 20 secondi dalla salvezza», ma il cavo che si è spezzato ha fatto sbattere la cabina contro un pilone, scrive il Daily Mail. Della tragedia scrivono anche la Reuters e la Afp che riferisce che le persone morte sono due cittadini britannici e una donna israeliana. (Il Corriere del Mezzogiorno)

Rifiuti, nasce il Sad 3 composto dai comuni di Torre del Greco, Boscotrecase, Pompei, Sant’Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Trecase e Boscoreale

Nasce il Sad 3, realtà destinata a cambiare radicalmente il modello gestionale per lo svolgimento in forma integrata dei servizi di igiene urbana, attraverso una collaborazione che mette in rete sette comuni della provincia di Napoli: Torre del Greco, Boscotrecase, Pompei, Sant’Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Trecase e Boscoreale. Giovedì 17 aprile vi è stata la stipula dell’apposita convenzione, sottoscritta dai sindaci Luigi Mennella (Torre del Greco), Pietro Carotenuto (Boscotrecase), Carmine Lo Sapio (Pompei), Ilaria Abagnale (Sant’Antonio Abate), Giosuè D’Amora (Santa Maria la Carità) e Pasquale Di Lauro (Boscoreale) e dall’assessore Anna Fusco per delega del primo cittadino di Trecase, Raffaele De Luca. Presenti tra gli altri il presidente dell’ente d’ambito Napoli 3 Gioacchino Madonna e il delegato del Sad (componente eletto dell’Ato) Michele Langella. La convenzione firmata dai sette comuni coinvolti parte dal concetto che “le funzioni di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica, compresi quelli appartenenti al settore dei rifiuti urbani, di scelta della forma di gestione, di determinazione delle tariffe all’utenza per quanto di competenza, di affidamento della gestione e relativo controllo sono esercitate unicamente dagli enti di governo degli ambiti o bacini territoriali”.

 

I residenti del Faito: «Difficile riprendersi Ora siamo più soli»

«Abbiamo capito subito che era accaduto un disastro. Per scendere dal monte ci rimane un'unica strada» 

di Gimmo Cuomo - Il Corriere del Mezzogiorno

Castellammare di Stabia - «Per un istante abbiamo pensato a un terremoto». Sul piazzale della funivia, in cima al monte Faito, hanno capito subito. L'eco dello schianto della cabina, dopo una folle corsa a ritroso, non ha lasciato alcuno spazio alla speranza. Nella piccola comunità locale la mobilitazione è stata immediata. Come sempre. Sulla vetta, del resto, si è abituati alle emergenze che con fatale periodicità si ripropongono: dagli incendi in estate alla neve in inverno, dalla scomparsa di una bimba di tre anni, la piccola Angela Celentano, a quella che sarà ricordata come la tragedia del Giovedì Santo. A differenza dei tecnici e dei soccorritori forestieri, nessuno dei volontari che si sono precipitati alla ricerca, ha immaginato che la cabina fosse rimasta sospesa, ma al sicuro, sull'abisso, nascosta dalla nebbia, fittissima al momento dell'incidente e nelle ore immediatamente successive. «Nessuna illusione - conferma Giacomo Vanacore, gestore dello storico bar e ristorante del Belvedere -, ci siamo subito diretti lungo la strada verso Castellammare (chiusa da anni al traffico per dissesto, ndr ) che si snoda proprio sotto i cavi della funivia. Sapevamo che era lì che bisognava cercare.


Intervista a Nunù Gaudì

di
Filomena Baratto

Nunù Gaudì sin da ragazza si dedica all’arte pittorica e prova a esprimersi in versi. La sua prima raccolta di liriche “Figlie dei fiori” è il risultato di un’attenta analisi della figura femminile. “Il bosco delle farfalle” è un romanzo in cui Nunù Gaudì si rifà a un’ispirazionetratta dalla vita di Melania Rea. Ripercorre, tramite la protagonista Viola, tutti i propri sentimenti, riposti e non abbastanza espressi nella sua esistenza, proiettando in un cameo di personaggi pensieri, desideri e frustrazioni che si snodano con vivida espressività nella stesura del libro. Dal rapporto con la cugina Chiara a quello con la nonna, l’idealizzazione della figura paterna che poco si addice e si accosta a un marito più ideale che reale. Tanti sogni, descrizioni, trepidazioni, tra gioie e sofferenze trasferite e vissute con i propri figli e sui propri figli. La fierezza di una donna che combatte conflitti e percorsi, tra l’onirismo e la realtà, sempre a doppia mandata, in un ordine naturale di vicende avvincenti ma anche contrastanti. Viola rappresenta non solo le ansie e i sogni dell’autrice, ma anche il coacervo delle attese e dei dolori di una donna del nostro tempo. Come nasce questo libro? Da un’ispirazione notturna, di una storia tornata in mente in un momento preciso, l’identificazione improvvisa con l’orfana, nella vita di Melania Rea, sua figlia! La spinta a scrivere è più artistica o motivata da una necessità? La spinta è sicuramente motivata da una necessità ossia dettata dal flusso di coscienza. Qual è la condizione della donna oggi? La donna odierna è fortemente influenzata dall’ambiente in cui cresce e vive. Difficilmente riesce a riscattarsi nella sua esistenza se è madre e moglie per una sensibilità innata e per l’abitudine dell’uomo a vederla subordinata. La carriera e la famiglia sono spesso incompatibili e con fatica riesce a realizzarsi nel lavoro. Chi è Viola? Viola è la protagonista della storia che, “nel mezzo del cammino”, sperimenta l’amore ritrovato, dopo tante vicissitudini. Chi sono i personaggi della storia? Viola, Melinda sua madre, la nonna, Chiara la cugina, Sofia la mamma adottiva, Valeria l’amica della madre, tante donne, tutte donne. Perché il titolo “ll bosco delle farfalle”? Le farfalle rappresentano la libertà ritrovata, vederle simboleggiano la presenza di angeli sul nostro cammino. Qual è la sofferenza di Viola? Confusione e rabbia sono i sentimenti che Viola avverte nell’animo sensibile quando diviene madre, a sua volta.

 

Dolore e rabbia sul Faito «Ora non lasciateci soli»

La funivia aveva alimentato il turismo l'unica strada è quella da Vico Equense 

IL RACCONTO 

di Ilenia De Rosa - Il Mattino 

Vico Equense - Il giorno dopo, sul Faito, è un giorno di dolore. Il grave incidente ha scosso la comunità, che piange le quattro vittime e allo stesso tempo teme che senza la funivia il monte possa perdere i flussi turistici proprio ora che si stava investendo e puntando sulle sue risorse naturali e sul connubio montagna e mare ora che Castellammare aveva ritrovato la balneabilità. «Appena ho saputo mi sono precipitato lì, alla stazione della funivia, per capire cosa stesse succedendo. Non riuscivo a credere ai miei occhi: la "panarella" tanto amata da noi residenti di Faito non c'era più, il cavo aveva ceduto. Sgomento, dolore e preoccupazione sono state le prime sensazioni. È arrivata subito la notizia che nella cabina c'erano il macchinista più quattro passeggeri. Non ci ho pensato neanche un attimo e, insieme a un amico, ho preso la macchina per aiutare i soccorritori nelle ricerche. Sono stato il primo a vedere i corpi. È stato terribile. Sono ancora stravolto dal dolore». Così Giacomo Vanacore, proprietario del Bar Belvedere a piazzale dei Capi, a Monte Faito, racconta i drammatici momenti vissuti giovedì pomeriggio, quando a causa di un problema tecnico una delle due cabine dell'impianto è precipitata con a bordo cinque vite. «Il dolore è fortissimo, non ho la forza di pensare ad altro se non alla sofferenza che stanno provando in questo momento i familiari delle vittime continua Giacomo . Conoscevo benissimo Carmine Parlato, il macchinista, ragazzo buono, solare e molto legato alla montagna. Tantissimi sono stati i momenti trascorsi insieme, con lui e con quanti lavorano in questo luogo meraviglioso, che però sembra quasi avvolto da una maledizione». 

«Dal tortano alla pastiera con le nostre creazioni riscriviamo la tradizione»

I consigli degli chef napoletani stellati «Ecco il menu perfetto per i giorni di Pasqua» 

LE PROPOSTE 

di Luciano Pignataro - Il Mattino 

La risacca trascina i sogni di gloria della cucina d'autore, la voglia di stupire, le creazioni che soddisfano l'ego dello chef piuttosto che qualche critico che si specchia come Narciso nelle zuppiere dove non c'è nulla o poco più. Napoli si conferma una roccaforte della tradizione proprio nelle feste comandate come abbiamo già visto a Natale e nei ristoranti si propongono con sempre maggiore insistenza quei piatti che si facevano un tempo a casa e che oggi quasi nessuno fa più. Il tridente immancabile è composto da minestra maritata, agnello, pastiera. 

LA MINESTRA MARITATA 

Un esempio per tutti? La minestra maritata di Pasqua, sicuramente più interessante di quella di Natale perché preparata con le erbe e gli ortaggi di Primavera, la cosa più adatta a celebrare il risveglio della Natura e il ritorno dell'abbondanza, quando la cucina diventa ricca di piatti verbi (fave, piselli, asparagi). Già ma dove trovarla? Sicuramente dallo storico e tradizionale Mimì alla Ferrovia, il più famoso dei locali napoletani dove è più facile elencare quale vip non ha mai mangiato che fare l'elenco delle frequentazioni dal Dopoguerra ad oggi. In sala ancora tengono banco, inossidabili, i cugini Michele&Michele Giugliano ma in cucina c'è la mano fresca e veloce di Salvatore Giugliano, nuova generazione, a bottega da Nino Di Costanzo a cui tutta la famiglia è profondamente legata.

 

venerdì 18 aprile 2025

Marina di Aequa. A le Axidie sport e divertimento per tutti i gusti

Vico Equense - Il tennis per molti non è solo uno sport, ma un’autentica passione. Se praticate questo sport e cercate un luogo incantevole dove giocare e migliorare il vostro swing, Le Axidie Resort alla marina di Aequa è la destinazione perfetta per voi. Immersi nella splendida cornice della penisola Sorrentina i campi della struttura sono adatti a giocatori di tutti i livelli. Che siate principianti o giocatori esperti, Le Axidie Resort vi offre un’esperienza di gioco unica e indimenticabile. Cosa aspettate? Prenotate il vostro soggiorno e preparatevi a vivere una vacanza all’insegna del tennis e del relax. Allenati, gioca, sorridi: il tuo benessere passa anche da qui.

Funivia Faito, bandiere a mezz'asta a Castellammare. Il sindaco: "Annullati eventi ludici pasquali"

Castellammare di Stabia - Il sindaco di Castellammare di Stabia Luigi Vicinanza ha firmato l'ordinanza con la quale si proclama il lutto cittadino per la giornata di oggi, venerdì 18 aprile, in segno di cordoglio per la tragedia della funivia del Monte Faito. Alle ore 12.30 è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime. Il sindaco ha invitato l'intera cittadinanza a "rispettare il silenzio e a unirsi in questo momento di profonda tristezza che colpisce tutta la nostra comunità stabiese". Vicinanza ha anche deciso di annullare tutti gli eventi ludici legati alle festività di Pasqua e Pasquetta in segno di cordoglio per le vittime della tragedia. "La città si è stretta intorno a questa tragedia. Io parteciperò alla Via Crucis senza fascia tricolore, perché siamo in lutto", ha dichiarato il primo cittadino di Castellammare di Stabia. Le vittime del disastro sono state tutte identificate: si tratta di Janan Suliman, ragazza araba di 25 anni con cittadinanza israeliana, di due cittadini britannici, Elaine Margaret Winn, 58 anni, e suo fratello Graeme Derek Winn, 65 anni, oltre al macchinista dell'Eav, Carmine Parlato, 59 anni, nato a Vico Equense, già identificato ieri. È ricoverato all'Ospedale del Mare e sarà sottoposto ad intervento, invece, Thabet Suliman, di 23 anni, fratello di Janan, unico sopravvissuto del disastro ferroviario.

Carmine Parlato il macchinista sorridente rimpianto da tutti

Era originario di Vico Equense 

Si chiamava Carmine Parlato ed era un iscritto alla Filt Cgil l'operatore di bordo della funivia di Monte Faito che è precipitata in seguito al distacco di un cavo. La moglie, in lacrime, è arrivata presso la stazione Circum di Castellammare di Stabia. Parlato, 59 anni, originario di Vico Equense, abitava a Castellammare con la moglie e un figlio di 22 anni. Suo fratello pure lavora in Eav, l'azienda regionale dei trasporti, come autista. Chi è salito in Funivia sul Faito lo ricorda come un uomo sempre sorridente, serissimo sul lavoro ma anche pronto alla battuta, sempre composta ma efficace, coi turisti che avevano timore dell'altezza e veniva rasserenati con consigli o l'invito a guardare il panorama. «Vico Equense è sconvolta, stretta in un dolore profondo e collettivo - si legge in un messaggio sulla sua pagina social, carica di foto dell'impianto che testimoniano la passione per il suo lavoro -.H a perso uno dei suoi figli migliori. Una persona amata, stimata e conosciuta da tutti». «Siamo di fronte ad una tragedia che lascia senza fiato e senza parole - è il commento del segretario generale della categoria, Angelo Lustro e del segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci -. Ora è il momento del cordoglio e del silenzio per le vittime di questa immane ed assurda tragedia. Poi verrà il momento di accertare con esattezza le cause e le responsabilità». La tragedia di oggi pomeriggio «merita innanzitutto rispetto per le vittime, ma un attimo dopo va fatta luce sulle motivazioni che hanno provocato prima un guasto dell'impianto e poi la rottura di un cavo, con conseguente caduta di una cabina con 5 persone a bordo, di cui 4 passeggeri e il macchinista dell'Eav», dice invece l'organizzazione sindacale Usb.

 

Fatti e misfatti. Il monte del mistero

di Gimmo Cuomo – Il Corriere del Mezzogiorno 

Ancora una disgrazia s'è abbattuta sul monte Faito. Quasi un fulmine divino sulla montagna dei misteri che sovrasta Castellammare di Stabia. Quattro morti, la voce più tragica del bilancio dell'incidente della funivia di ieri pomeriggio, che include anche un ferito grave. Così come quattro furono le vittime dell'unico precedente, del 1960. Era Ferragosto, con il Lunedì in Albis tradizionalmente il giorno di massimo traffico per l'impianto, inaugurato nell'estate del 1952. Le due panarelle (così vengono tuttora chiamate localmente le cabine) si erano già incrociate più volte a metà percorso tra la stazione della Circumvesuviana e la vetta, millecento metri più su. Le cronache riportano che si fosse arrivati alla diciassettesima corsa. All'improvviso la cabina che stava completando il percorso discendente, probabilmente per la velocità troppo elevata, si sganciò dal cavo portante in prossimità del primo pilone e precipitò sui binari sottostanti, proprio davanti all'imboccatura del tunnel ferroviario. Dei 35 passeggeri: quattro ebbero la peggio, compresi il conducente e un bambino di 9 anni. Trentuno i feriti estratti dalle lamiere o sbalzati fuori dalla cabina dal violento impatto col suolo. Chiuso per due anni, l'impianto fu riaperto nel 1962 con l'illusione, fondata sui progressivi aggiornamenti tecnologici, e resistita 63 anni, che l'incidente non si sarebbe ripetuto.

 

Pasqua dello chef Festa grande nei piatti scelti da Peppe Guida

Il cuoco stellato punta sulla tradizione. Dallo sformato di tagliolini all'agnello. Immancabili la pizza chiena napoletana il casatiello e il gran finale con la pastiera 

di Antonino Siniscalchi - Il Mattino 

Vico Equense - Guarda al futuro nelle feste che si rinnovano nel tempo, ma non rinnega le tradizioni della cucina di Nonna Rosa. L'itinerario per Pasqua 2025 di Peppe Guida è ispirato proprio ai principi della dieta Mediterranea, dal primo al dolce. A cominciare dallo Sformato di Tagliatelle (quelle senza uovo), arricchite con piselli sgusciati, carne macinata mista (metà maiale metà vaccino), latte, farina, burro o strutto, parmigiano grattugiato, mozzarella, cipolla, pancetta, guanciale, mozzarella, sale e olio extravergine di oliva. Ingredienti racchiusi in uno stampo da ciambella, da imburrare con pane grattugiato, versando la pasta in due strati, tra i quali la mozzarella, spolverando la superfice con pane grattugiato e qualche fiocchetto di burro. In forno a 180 gradi per circa mezz'ora. Per la spalla di agnello, Peppe Guida, per la cottura, aggiunge verdure verdi di primavera, erbe (Rosmarino, Aglio, Olio, Maggiorana, Menta, Lavanda o quelle che preferite) e limone, con patate novelle. In un tegame la spalla intera, con un filo d'olio, sale, pepe, le patate novelle e tutte le erbe aromatiche disponibili. Infornare a 170 gradi mezz'ora per lato. Le verdure preparate a parte, spinaci, bietole, carciofi, cipollotti, finocchi, fave fresche, piselli freschi o quelle che preferite. Adagiare l'agnello cotto e le patate sulle verdure e servire. Per la Pizza Chiena Napoletana, avvolta in una sfoglia realizzata con 250 gr farina 00, 250 g farina manitoba, 250 gr acqua, 80 gr strutto (o burro o margarina vegetale), 15 gr Lievito di birra fresco, 1 cucchiaino di zucchero, 1/2 cucchiaino di sale fino.

 

A Claudia Ciampa il premio “Mamma dell’anno 2025”

Il riconoscimento, attribuito dalle associazioni “Figli negati” e “I Love papà”, sabato 19 aprile a Piano di Sorrento 

Piano di Sorrento - Le è stato strappato il piccolo Ethan dalle braccia a soli 6 mesi lo scorso agosto. Ha sofferto 82 giorni di straziante separazione dal suo cucciolo, senza sapere dove fosse, portato chissà, con l’inganno, dall’ex compagno statunitense. Tre mesi fatti di lacrime, angoscia, disperazione, preoccupazione, videotelefonate mute che diventavano sempre più rade in cui le veniva consentito di vedere il neonato solo per pochi minuti, nascondendo qualsiasi dettaglio che potesse tradire la localizzazione. Tre mesi in cui Claudia Ciampa non ha mai smesso di lottare come una leonessa indomita, sensibilizzando prima la comunità locale, quindi smuovendo le coscienze e commuovendo l’Italia intera grazie anche alla vicinanza dei mass media. Il suo appello accorato ha mosso il Governo, in particolare il ministero degli Esteri, Antonio Tajani, che raccomandò alla Farnesina la massima priorità nel ritrovare il neonato in coordinamento con le autorità statunitensi. Dopo la lieta notizia della localizzazione di Ethan, l’immediata partenza per gli Stati Uniti, dove Claudia ha trascorso altri tre mesi di battaglie, stavolta legali, per far rimpatriare il figlioletto chiedendo al tribunale federale l’applicazione della Convenzione dell’Aja e che venisse sancito il rientro del figlio a casa in Italia, in costiera sorrentina, sua legittima residenza. Da sola, senza nemmeno l’aiuto di interpreti madrelingua, ha fatto sentire alta la sua voce, le sue ragioni e il suo dolore in lingua straniera e in terra straniera uscendo vittoriosa dalle aule giudiziarie americane. E ora, al fianco dell’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell’Ami (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani), continua le sue battaglie, civili e penali contro Eric Howard Nichols, l’ex compagno, padre di Ethan.

 

Sorrento. Corso di Primo Soccorso Blsd Iscrizioni aperte per 50 posti disponibili

Sorrento - Sono aperte le iscrizioni per partecipare al corso di Primo Soccorso Blsd che si terrà il 24 maggio, dalle ore 9 alle 17 presso l'istituto comprensivo Sorrento. Al termine del corso, riservato a 50 maggiorenni, sarà rilasciato un certificato valido anche per i concorsi pubblici. Per iscriversi, è necessario scaricare e compilare il modulo di disponibile al link https://comune.sorrento.na.it/novita/notizie/corso-di-primo-soccorso-blsd-1 ed inviarlo alla mail informagiovani@comune.sorrento.na.it "Come è noto, Sorrento è una città cardio protetta, grazie alle numerose iniziative messe in campo dall'amministrazione comunale - spiega l'assessore alle Politiche Giovanili, Eduardo Fiorentino - Con questi corsi puntiamo a sensibilizzare i giovani e a formarli nell'uso dei defibrillatori. L'obietto è di aumentare la percentuale di sopravvivenza delle persone che vanno in arresto cardiaco e che necessitano di un intervento qualificato e tempestivo”. 

Tragedia della funivia del Faito, 4 morti: “Ora il momento del dolore poi quello della giustizia”

Funivia Faito, Elisa e Karl, studenti Erasmus: "Mai avuto paura"

 

giovedì 17 aprile 2025

Funivia Faito: cade in un dirupo la cabina a monte. Quattro morti e un ferito gravissimo. Il sindaco di Vico Equense “È una tragedia enorme che ci toglie il fiato”

Vico Equense - Oggi è un giorno triste, tristissimo. In queste occasioni non si sa mai cosa dire, qualsiasi parola appare vuota di senso di fronte ad un dolore così grande. Non avremmo mai pensato che potesse arrivare una notizia così triste. Una cabina della funivia del Monte Faito è precipitata per la rottura del cavo di trazione. In quel momento a bordo si trovavano quattro turisti e l’operatore. Quattro i morti, tra cui il macchinista, e un ferito grave trasportato in Eliambulanza all’Ospedale del Mare di Napoli. Al momento del disastro sulla zona c'era una fitta nebbia, che ha reso molto complesse le operazioni di soccorso. Salvi invece i passeggeri di un’altra cabina rimasta sospesa più a valle. “Esprimo le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime della tragedia della funivia del Monte Faito - scrive il Sindaco di Vico Equense Giuseppe Aiello -. Non ci sono parole per descrivere un dolore così grande: è una tragedia che lascia senza fiato. Anche la nostra comunità è in lutto per la perdita di un concittadino. Carmine Parlato, dipendente dell’EAV, originario di Vico Equense, ha perso la vita insieme ai passeggeri. L’intera città si stringe con affetto e vicinanza attorno alle famiglie delle persone scomparse. A loro va tutto il nostro conforto. Eventi come questo non dovrebbero mai accadere. Ci auguriamo che si faccia al più presto piena luce sulle cause di questa immane tragedia" conclude Giuseppe Aiello. Prima di oggi, un incidente che ha riguardato la funivia del Faito si verificò nel 1960. Il 15 agosto di quell'anno, la cabina proveniente da Faito si sganciò dai fili di trazione e si schiantò sui binari della ferrovia sottostante, provocando la morte di quattro persone. Dopo l'incidente furono necessari numerosi lavori di manutenzione che portarono anche alla sostituzione delle cabine. La funivia del Faito venne aperta al pubblico il 24 agosto 1952. La stazione venne sistemata a valle a Castellammare di Stabia, nei pressi della stazione ferroviaria della Circumvesuviana, sulla linea Napoli-Sorrento. La funivia aveva ripreso il suo servizio lo scorso 10 aprile, dopo la chiusura invernale.

Vico Equense punta sulla mobilità sostenibile: al via il progetto delle colonnine di ricarica Fast per veicoli elettrici

Vico Equense - Un nuovo passo verso la sostenibilità ambientale e la mobilità del futuro. È stato avviato a Vico Equense un importante progetto che prevede l’installazione di colonnine di ricarica elettrica Fast dislocate in diversi punti del territorio comunale, dal centro alle borgate collinari. Le sei stazioni di ricarica saranno collocate in aree strategiche, al fine di garantire un servizio capillare e accessibile ai cittadini e ai visitatori. I punti individuati per l’installazione sono: la piazzetta di Marina di Aequa, i parcheggi di Moiano e Ticciano, la discesa di via Santa Maria del Toro, via Luigi Avellino e via Filangieri. Altre tre verranno a breve installate in via Luigi Serio, in via Raffaele Bosco e nel piazzale della Funivia del Monte Faito. Il progetto è attualmente in fase di realizzazione e segna un ulteriore impegno dell’amministrazione comunale per la tutela dell’ambiente e la promozione di stili di vita sostenibili. “Sono in corso in questi giorni le attività per le installazioni,” ha dichiarato il Sindaco Giuseppe Aiello. “Abbiamo pensato, come sempre, ad un progetto a 360 gradi e non alla singola colonnina utile solo a far finta di essere al passo con i tempi. È un’iniziativa che ci porrà all'avanguardia e che va nella direzione di dare sempre maggiore dignità a tutti, coinvolgendo il centro e i borghi”, ha concluso il primo cittadino. Con questa iniziativa, Vico Equense si inserisce tra i comuni virtuosi che investono concretamente in infrastrutture green e nella transizione energetica, favorendo l’adozione di veicoli elettrici e contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dei trasporti.

Effettuati i lavori di riparazione del collettore fognario in località Marina di Cassano, oggetto di rilievi ARPAC

Sant'Agnello - Questa mattina il Sindaco di Sant’Agnello Antonino Coppola e l’Assessore Corrado Fattorusso, insieme agli uffici comunali competenti e ai tecnici Gori, hanno effettuato il sopralluogo di verifica sui lavori di riparazione del collettore fognario, completati in località Marina di Cassano, a seguito dello sversamento anomalo registrato nei giorni scorsi nel vallone San Giuseppe che giunge fino alla spiaggia di Caterina. «Abbiamo richiesto con somma urgenza l’intervento della Gori - spiega il Primo Cittadino - ed è stata rilevata un’ostruzione di una condotta fognaria, che ha determinato lo sversamento anomalo e, di conseguenza, il risultato non favorevole del campionamento ARPAC avvenuto lo scorso 9 aprile. Nonostante la segnalazione sia stata tempestiva e i lavori di riparazione richiesti nell’immediato, è stata necessaria, come previsto per legge, un’ordinanza, precauzionale e temporanea, di divieto di balneazione nel tratto di mare interessato, in attesa del prelievo dell’ARPAC, aggiuntivo rispetto a quelli già calendarizzati, per ricontrollare la qualità dell’acqua».

Processioni in costiera tra fascino e tradizione

Una tradizione che risale al 1300 e che si rinnova ogni Pasqua. In penisola sorrentina si contano sedici riti. Celebri la Processione Bianca e la Nera nella città del Tasso, il Giovedì e Venerdì Santo

di Mariella Parmendola - La Repubblica Napoli

Penisola sorrentina - Si comincia il primo giorno di Quaresima e si va avanti finché non è tutto pronto. Ma non c'è bisogno di molte prove: cosa fare per rappresentare il rito secolare delle processioni di Pasqua in penisola sorrentina ogni figlio lo impara da suo padre. È anche questo sapere di una cultura contadina, che si tramanda per generazioni e si sente custode collettivo delle tradizioni, a rendere in qualche modo unico quanto accade nella settimana Santa tra Vico Equense e Sorrento. Un rituale, ogni volta identico a se stesso, che la tradizione popolare fa risalire al 1300. Una lunga storia, quindi, che ha di sacro anche il valore della memoria. E che vive grazie alla partecipazione di centinaia di sorrentini. In media 500 per ogni corteo, tra chi riveste il ruolo di incappucciato e i fedeli, parte del coro che intona il Miserere, accompagnato dalla banda musicale. Un'atmosfera fuori dal tempo anche per l'incenso sprigionato nell'aria di primavera, i lampioni e le fiaccole, parte integrante di una rappresentazione che vede il coinvolgimento anche di artigiani e sarti, per la preparazione del saio e altri accessori. Due le processioni di Sorrento. La "Bianca", che esce nella notte tra giovedì 17 e venerdì 18 aprile alle 3, ricordando la disperata ricerca di Maria del figlio Gesù: con la visita ai sepolcri attraversa il centro.

 

Venerdì Santo a Vico Equense: la tradizionale Processione del Cristo Morto

Vico Equense - Torna la storica e tradizionale processione del Venerdì Santo a Vico Equense. L’Amministrazione Comunale capeggiata dal Sindaco Giuseppe Aiello e la Venerabile Arciconfraternita dell’Assunta e Monte dei Morti invitano cittadini e turisti a partecipare alla solenne e suggestiva Processione del Cristo Morto, in programma Venerdì 18 aprile alle ore 20.00. Il corteo partirà dal piazzale del Castello Giusso per poi snodarsi lungo un percorso carico di storia e spiritualità: via Mons. Natale, via Filangieri, via San Ciro. Dinanzi al piazzale della Chiesa dei Santi Ciro e Giovanni, patroni della città, avverrà l'inserimento della Vergine Addolorata, dando così vita a un momento particolarmente toccante e simbolico. La processione proseguirà poi attraverso le strade del centro cittadino: via Colonnella, via Santa Sofia, via Nicotera, corso Filangieri, piazza Umberto I, corso Umberto, via Caccioppoli, via Santa Sofia, via Roma, piazza Umberto I, via Filangieri e via Mons. Natale. In queste ore fervono i preparativi per garantire il massimo decoro e raccoglimento per un evento che affonda le sue radici nella tradizione popolare e religiosa di Vico Equense. Per l’occasione, è stata richiesta la collaborazione degli esercizi commerciali affinché spengano le insegne luminose e abbassino le saracinesche, e dei bar per sospendere la somministrazione di prodotti durante il passaggio della processione.

 

Da Vico Equense a Massa il mare è sempre più blu «Sarà una stagione record»

I DATI 

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino 

Penisola sorrentina - La stagione balneare si apre nel migliore dei modi in penisola sorrentina. Arrivano solo buone notizie (o quasi) dai primi test dell'anno eseguiti nei laboratori dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania sui campioni di acqua prelevati lungo la linea di costa nei giorni scorsi. Da Vico Equense a Massa Lubrense la qualità del mare è assolutamente eccellente. Con un'unica eccezione: il punto identificato come «spiaggia di Sant'Agnello». Si tratta del tratto della Marina di Cassano che ricade, appunto, nel territorio comunale di Sant'Agnello. Qui si rileva un lieve sforamento dei parametri di legge per quanto riguarda i batteri fecali degli enterococchi intestinali, presenti in quantità pari a 207 unità per 100 millilitri di acqua su un massimo consentito di 200. Per ciò che concerne, invece, l'escherichia coli, i valori sono al di sotto del limite, seppur di poco (429 unità su 500). 

SANT'AGNELLO 

Meta. Le studentesse del liceo Marone e le nuove frontiere Green Tech

di Antonino Siniscalchi - Il Mattino

Meta - Il liceo Publio Virgilio Marone di Meta ha ospitato una nuova tappa del progetto «Women in Motion», l'iniziativa nazionale promossa dal Gruppo Ferrovie per incoraggiare la presenza femminile nei settori STEMScienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, ancora oggi dominati da figure maschili. L'incontro, rivolto a studentesse e studenti delle classi del triennio, si è trasformato in un momento di orientamento in grado di aprire nuovi orizzonti negli studenti nell'ottica del loro persorso universitario per il successivo inserimento nel mondo del lavoro. Al centro del dibattito che si è sviluppato per una intera mattinata, le testimonianze di alcune delle cento professioniste del Gruppo FS che hanno scelto di aderire al programma come mentor, condividendo con i giovani il proprio percorso professionale, fatto di sfide, scelte coraggiose e traguardi raggiunti con determinazione. «Il progetto wim in collaborazione con Ferrovie dello Stato spiega la dirigente del Liceo Marone, Imma Arpino - si colloca in linea di continuità con l'ampliamento della nostra offerta formativa che procede investendo molto sulle stem, sulla tecnologia avanzata e sulla mindfullness per una formazione integrale, integrata e al passo coi tempi».

 

Marina di Aequa. Ristorante Mediterraneo Punta Scutolo: un’esperienza di gusto firmata Peppe Guida

Vico Equense - Immaginate una terrazza affacciata sul mare, baciata dal sole che si tuffa nel Golfo di Napoli. Il profumo della salsedine si mescola a quello degli alberi in fiore, creando un’atmosfera davvero magica. Al Ristorante Mediterraneo Punta Scutolo, situato all’interno delle Axidie Resort alla marina di Aequa, il tempo sembra sospendersi. Il panorama mozzafiato, la quiete del mare creano un’oasi di pace e di relax. A pranzo e a cena, lasciati guidare in un viaggio di sapori con la consulenza dello chef stellato Peppe Guida. Ogni piatto racconta il territorio, esaltando la semplicità degli ingredienti con creatività e tecnica. Il ristorante è perfetto per una cena a due, una cerimonia importante o un evento speciale. Il personale attento e cordiale vi accoglierà con un sorriso e vi accompagnerà in un'esperienza culinaria indimenticabile. Si utilizzano solo ingredienti freschi di stagione, per creare piatti tipici della tradizione mediterranea rivisitati in chiave moderna, con un tocco di originalità, che deliziano il palato e la vista. Il menu è ricco e variegato, per soddisfare tutti i gusti.

La pastiera tra tradizione e modernità

 

mercoledì 16 aprile 2025

"Vicienzo me' (era) pate a' me"

Vico Equense - A quanto pare la liaison tra il Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca e il consigliere Gennaro Cinque è terminata. Dopo la decisione della Corte costituzionale che ha detto no alla possibilità del terzo mandato, molti consiglieri cercano sponde più sicure per ritornare a Palazzo Santa Lucia. Una partita che, per, ora, si gioca ancora nel sottobosco con schermaglie, incontri privati, telefonate. Una fase in cui le dichiarazioni pubbliche non corrispondono mai al vero e nascondono grandi manovre per trovare accordi e convergere sul nome che possa garantire, a destra o a sinistra, la conquista di uno scranno. "Vicienzo me' pate a' me" con questa dichiarazione, Gennaro Cinque, riassunse con ironia la sua posizione in Regione Campania, quando unico rappresentante dell'opposizione votò a favore del terzo mandato per il presidente De Luca. La frase vernacolare usata da Cinque richiamava il celebre film "Miseria e Nobiltà" interpretato da Totò. Oggi, invece, per Cinque lo stop della Corte Costituzionale a un terzo mandato per De Luca cambia i suoi piani. Da quanto si apprende è pronto a tornare (ove mai se ne fosse andato) nel centrodestra, ed è pronto a candidarsi con il partito di Maurizio Lupi. Forza Italia e Noi Moderati, che si contendono lo spazio moderato, stanno conducendo una campagna acquisti che coinvolge parlamentari, amministratori e volti noti dell’area di centro.

Paperino palleggia in un vicolo nella copertina extra di Topolino che omaggia Napoli al Comicon

Una "variant cover" unica creata da Blasco Pisapia, colorata da Mario Perrotta: la presentazione allo stand Panini Comics 

di Alessandro Di Nocera - La Repubblica Napoli

Napoli - Paperino palleggia sorridente e divertito con un pallone di calcio sui gradini di un vicolo partenopeo, dipinti coi colori della squadra del Napoli. Sullo sfondo, l'ingresso di un antico " basso" e tanti festoni colorati. È questo il soggetto della copertina speciale del numero 3623 di " Topolino" che Panini Comics - la casa editrice italiana licenziataria dei diritti sull'universo dei topi e dei paperi della Disney - lancerà in occasione dell'imminente Comicon, il Festival del Fumetto e della Cultura Pop che si svolgerà alla Mostra d'Oltremare dall' 1 al 4 maggio. A realizzarla, il disegnatore napoletano Blasco Pisapia - da molto tempo firma di spicco delle storie ambientate a Paperopoli e a Topolinia - assistito dal colorista Mario Perrotta. Un'iniziativa che punta a bissare il clamoroso successo riscosso da un'analoga variant cover del settimanale a fumetti proposta, sempre al Comicon, nel 2023 - l'anno in cui il team azzurro guidato allora da Luciano Spalletti arrivò a conquistare il suo terzo scudetto - e destinata a diventare subito un prezioso oggetto da collezione. Era la fine di aprile: la squadra, trainata dai goal di Osimhen e Kvaratskhelia doveva affrontare la Salernitana allo stadio Maradona e il pubblico del festival - che stava avendo luogo nell'arco di quello stesso weekend - fremeva per una vittoria che avrebbe potuto laureare campione d'Italia la squadra addirittura con sei giornate d'anticipo. E, nonostante l'amaro in bocca causato dal pareggio in quel derby tutti, i gadget legati alla squadra del Napoli in vendita presso i numerosi stand della kermesse andarono a ruba. E quell'albetto di " Topolino" divenne virtualmente introvabile, disponibile solo sulle aste online a prezzi da capogiro.

 

Castagna del Monte Faito: nasce il Comitato dei produttori per chiedere il marchio Igp

Pimonte - Nasce il Comitato promotore per il riconoscimento dell’Igp alla Castagna del Monte Faito, che unisce decine di aziende dell’area stabiese, Monti Lattari e Penisola Sorrentina con l’obiettivo di richiedere il prezioso marchio alla Commissione europea per il tramite del Ministero dell’Agricoltura e della Regione Campania. Il comitato è stato costituito a Pimonte, in seguito ad un’assemblea partecipata dei produttori di castagne, alla presenza del sindaco Francesco Somma, dell’assessore all’Agricoltura Annalisa Starace, della presidente della Fondazione Monti Lattari Mariella Verdoliva, di Pasquale Somma (presidente del consiglio comunale), il consigliere comunale Davide Minieri e e del fiduciario Slow Food per la penisola sorrentina Pierluigi D’Apuzzo. I castanicoltori hanno approvato l’atto costitutivo e lo statuto del comitato promotore, che sarà guidato dal presidente Carlo Sollo (produttore di Castellammare di Stabia), mentre vicepresidente sarà Antonella Donnarumma Somma di Pimonte. “Abbiamo piantato un seme importante per il futuro – afferma il sindaco Somma – è un grande successo, innanzitutto perché è l’inizio di un percorso che ci porterà ad un bellissimo traguardo. In secondo luogo – continua – perché non siamo soli, ma taglieremo questo traguardo insieme a tanti produttori locali”. La zona di produzione della Castagna del Monte Faito, già Prodotto agroalimentare tradizionale (PAT) dal 2000, comprende il territorio dei comuni di Castellammare di Stabia, Pimonte, Vico Equense, Gragnano, Casola di Napoli e Lettere, con un’estensione di circa 300 ettari di castagneti da frutto. Il prodotto è considerato commercialmente di buona qualità, per alcune caratteristiche ottimali, come la pezzatura dei frutti, la loro pelabilità e dolcezza. Le castagne del Monte Faito, oltre ad essere consumate fresche, sono ingrediente essenziale di numerosi prodotti derivati realizzati nella zona, tra i quali anche un ottimo miele, nonché presenti in tante ricette della cucina popolare e della tradizione dolciaria locale. Nelle prossime settimane il Comitato organizzerà un incontro, dove entreranno a fare parte tutti gli stakeholder pubblici e privati.

Sorrento, la carica delle navi da crociera già 105 prenotazioni di accosti nel 2025

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino 

Sorrento - Più di cento navi pronte a calare l'ancora nella baia di Sorrento. Sono gli alberghi galleggianti a 5 stelle che si preparano a raggiungere il mare che bagna la Costiera fino agli inizi del prossimo anno. In totale sono 105 quelle che al momento hanno prenotato un accosto, ma si tratta di un numero suscettibile di variazioni. In base ai dati forniti dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, guidata dal comandante Andrea Pellegrino, il mese in cui sono previsti più arrivi è ottobre, quando in rada davanti all'area portuale di Marina Piccola si alterneranno ben 18 navi, una in più rispetto a quelle attese a luglio, agosto e settembre. La prima a raggiungere la penisola sorrentina è stata ieri la Azamara Quest, unità di lusso di medie dimensioni da circa 700 passeggeri della compagnia Azamara Cruises. Gruppo armatoriale che garantirà numerosi approdi delle proprie unità fino all'autunno inoltrato. A chiudere la stagione, il 26 gennaio 2026, sarà invece la Clio, nave da meno di 100 passeggeri ma dotata di tutti i comfort, di proprietà della Overseas Adventure Travel. Nel corso del 2025 saranno poi numerosi gli arrivi dei natanti della compagnia Windstar, così come non mancherà la Msc Crociere dell'armatore sorrentino Gianluigi Aponte che porterà in Costiera i turisti a bordo della Explora II della flotta Explora Journeys, il marchio lifestyle luxury lanciato negli ultimi anni dal Gruppo Msc.

 

martedì 15 aprile 2025

Vico Equense. Venerdì Santo la processione degli incappucciati viola

Vico Equense - In occasione del Venerdì Santo, torna, il 18 aprile, la processione del Cristo Morto organizzata dall’Arciconfraternita dell’Assunta e Monte dei Morti di Vico Equense. Il rito, che si ripete intatto dal 1987, presenta peculiarità del tutto originali rispetto alle altre manifestazioni che si tengono durante la Settimana Santa in penisola sorrentina. La prima differenza sta nel colore dei sai, viola, colore del lutto dopo il Concilio Vaticano II°. Poi c’è la statua dell’Ecce Homo risalente al 1700, la più antica riposta nella sede della congrega, che la confraternita vicana è stata tra le prime ad introdurre nelle processioni penitenziali. A questa si accompagnano il Cristo Morto, datato all’incirca 1750, e l’Addolorata, risalente a fine ‘700. Queste sculture di pregio hanno arricchito il patrimonio della confraternita dai primi anni ’90: inizialmente, infatti, la processione veniva organizzata con il Cristo Morto della chiesa di San Francesco e l’Addolorata della congrega di Bonea, prestiti ottenuti grazie alla collaborazione dell’allora priore Antonio Esposito. Oltre trecento i figuranti incappucciati che condurranno in processione i simboli della Passione. A segnare il passo del corteo, le struggenti voci del coro del Miserere. La partenza è prevista per le ore 20.15 dal piazzale del Castello Giusso. Per consentire un corretto e disciplinato svolgimento della manifestazione, si rende necessario modificare temporaneamente la sosta dei veicoli lungo le strade interessate dalla Processione, ovvero: via Monsignor Natale, Largo dei Tigli, via Vescovado. via XI Febbraio, Corso Gaetano Filangieri, via San Ciro, piazza Guglielmo Marconi, via Domenico Caccioppoli, via Santa Sofia, via Giovanni Nicotera, piazza Umberto I°, Corso Umberto I°, via Roma.

La cucina di Peppe Guida. Un viaggio attraverso la cucina popolare moderna dello chef

Vico Equense - “Cucina popolare moderna” è il nuovo volume, edito da Italian Gourmet, firmato dallo chef Peppe Guida. Il libro è un’autobiografia in cui memoria, tecnica e territorio si intrecciano per regalare al lettore la visione gastronomica, moderna e profondamente personale, di uno dei cuochi più amati della scena italiana. Chef Guida ripercorre con passione le principali tappe del suo cammino umano e professionale, dagli esordi nella piccola rosticceria di famiglia fino alla conquista della stella Michelin. Un percorso costruito giorno dopo giorno sul campo, e costantemente guidato dall’amore e dal rispetto assoluto per le materie prime e per la cultura gastronomica del territorio. Il libro si articola in nove capitoli. Ogni sezione esplora un frammento dell’identità dello chef, alternando riflessioni, episodi di vita vissuta e approfondimenti tecnici. Le ricette, numerose e dettagliatamente illustrate, sono un inno a una cucina che, pur restando ancorata alla tradizione, non ha paura di evolvere e di rinnovarsi con consapevolezza.

Il Pd ora chiude le porte a De Luca I consiglieri regionali si riposizionano

Il dem Picarone: sì all'alleanza con i 5 Stelle. L'europarlamentare Topo: la mamma dei candidati è sempre incinta 

di Simona Brandolini - Il Corriere del Mezzogiorno

Che sia la fine dell'impero lo si capisce subito dai riposizionamenti in corso. Giuseppe Picarone, consigliere regionale, fino al giorno prima della sentenza, più deluchiano dei figli del presidente, è uno dei primi a dire che «l'alleanza con i 5 Stelle è buona e giusta» e ad aprire a un candidato pentastellato. Miracoli della politica. Non stupisca dunque che sia proprio l'europarlamentare Lello Topo ad esprimere la posizione più a favore del governatore. E il suo alleato (o gemello politico) Mario Casillo, invece, a distanziarsene. È un gioco delle parti. O come sintetizza sempre Topo in una battuta: «La mamma dei candidati è sempre gravida». A Santa Brigida è il giorno degli emissari di Elly Schlein, Igor Taruffi e Davide Baruffi. Anche loro recitano la parte del poliziotto cattivo e di quello buono. Tant'è che all'inizio Baruffi dice: «Non troveremo più uno come De Luca». Alla fine Taruffi detta invece la linea: «Confronto con tutti, trattative con nessuno». Men che meno con De Luca. Alleanza con i 5 Stelle avanti tutta. E tempi lunghi, visto che si vota in autunno. Con Piero De Luca c'è il fedelissimo Nello Mastursi. «Non invitato», sottolineano al partito. Il figlio del governatore si accalora nella difesa del padre. Si lamenta delle parole di Sandro Ruotolo: «Non ci sono rapporti civili nel Pd». E poi: «Il presidente ha buttato il sangue e la salute per la Campania» e «bisogna dire con chiarezza se si riparte da questi dieci anni oppure no», a voce particolarmente alta. 

Elezioni regionali, Forza Italia rilancia:«Serve discontinuità, stop al deluchismo»

 

Cannavacciuolo, lo chef stellato compie 50 anni

Vico Equense - Cos’hanno in comune i programmi “Cucina da incubo”, “MasterChef Italia”, “Antonino Chef Academy” e “Family Food Fight”, oltre alla messa in onda su Sky Uno? Hanno tutti la presenza (in veste di giudice) di Antonino Cannavacciuolo, pluridecorato chef (finora si è aggiudicato 9 stelle Michelin) al quale facciamo gli auguri per i 50 anni che compie il 16 aprile. Per Cannavacciuolo la cucina è un affare di famiglia: il padre Andrea, anche lui cuoco, ha insegnato nella scuola alberghiera di Vico Equense nella quale ha studiato il figlio che racconta di avere voluto fare lo chef fin da bambino quando guardava la nonna cucinare. Poi le prime esperienze lavorative, nella penisola sorrentina, a Capri (su quell’esperienza è nata una querelle con Gualtiero Marchesi che sosteneva di non aver mai avuto “sotto di sé” il giovane chef) e in Francia fino al 1999 quando, con la futura moglie Cinzia Primatesta (che è vegana), prende la gestione della dimora storica Villa Crespi a Orta San Giulio, sul lago d’Orta che, negli anni, si aggiudicherà tre stelle Michelin. Nel 2013 Cannavacciuolo arriva per la prima volta in tv con “Cucine da incubo”, versione italiana del programma statunitense condotto dallo chef britannico Gordon Ramsay. Seguono altri programmi televisivi in cui il ruolo di conduttore o di giudice si affianca a quello dell’ospite: un titolo per tutti, il Festival di Sanremo (nel 2016). Attualmente è giudice di MasterChef Italia con Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli. Contemporaneamente apre locali: a Novara il Cannavacciuolo Café & Bistrot, a Torino il Bistrot Cannavacciuolo, solo per citarne un paio. Ha raccontato di non aver mai potuto festeggiare un Capodanno, ricorrenza che lo ha sempre visto impegnato in cucina. Chissà se riuscirà a ritagliarsi almeno qualche ora per soffiare sulle prime 60 candeline. (ITALPRESS)

Meta, targhe alterne per il mare

Meta - Targhe alterne lungo le strade per il mare. Il comandante della polizia municipale di Meta, Rocco Borrelli, ripropone per i prossimi ponti festivi e per l'estate ormai alle porte le restrizioni al transito volte a garantire una maggiore vivibilità ai residenti durante la stagione balneare, quando le spiagge, le più ampie della penisola sorrentina, vengono letteralmente prese d'assalto. L'ordinanza che introduce le limitazioni all'accesso alla zona degli arenili scatta già in occasione del prossimo fine settimana di Pasqua, da venerdì fino a Pasquetta, tra le 8 e le 19. Torna poi il 25 aprile, il primo maggio, il 2 giugno, nei weekend (dal venerdì alla domenica) dei mesi di luglio ed agosto ed in caso di festività infrasettimanali. In sostanza le giornate in cui, come spiega il comandante Borrelli, «l'afflusso dei veicoli diventa pressoché incontrollabile, generando seri inconvenienti di viabilità». Il provvedimento interessa l'area del centro urbano a partire dall'incrocio tra via De Martino e via Marconi e fino all'incrocio tra via Caracciolo e via Cosenza. Il dispositivo, che si applica anche a scooter e moto, prevede che nei giorni con data pari possano circolare i mezzi con ultimo numero della targa dispari e viceversa. Stabilite deroghe per i residenti ed i proprietari di seconde case, per chi lavora a Meta, per i mezzi di emergenza. Previste eccezioni pure per le auto a servizio di persone diversamente abili, medici in visita domiciliare per chiamate urgenti e addetti al culto. Nessun divieto, infine, per il carico e scarico merci. (m.d'e. - Il Mattino)