mercoledì 9 luglio 2025

Punta Campanella, iniziativa del Parco per difendere l'area protetta dagli incivili

L'OFFENSIVA

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino 

Massa Lubrense - Garantire l'incolumità dei bagnanti e, allo stesso tempo, tutelare l'ecosistema marino. Il Parco di Punta Campanella è impegnato in prima linea sul fronte della sicurezza in collaborazione con l'amministrazione comunale di Massa Lubrense. Nei giorni scorsi il personale dell'Area protetta ha provveduto ad installare le boette di delimitazione dinanzi alla spiaggia pubblica di «Venione», nella zona di Marina del Cantone, a pochi passi dai ristoranti amati da attori, sportivi e personaggi del jet-set internazionale. I dissuasori serviranno per evitare che le barche si avvicinino troppo alla costa. Nei prossimi giorni, inoltre, è già in programma la sistemazione delle boe pure davanti al fiordo di Crapolla. 

LE NORME 

L'obiettivo è quello di impedire le incursioni di unità da diporto e di acquascooter che si spingono fino a pochi metri dalla riva. D'altronde il Codice della navigazione parla chiaro: le imbarcazioni devono osservare la distanza minima di 100 metri dalla costa a picco e di 200 metri dalle spiagge.


A ciò si aggiunga che le moto d'acqua sono assolutamente vietate all'interno dell'Area marina protetta. Non solo. Bisogna anche rispettare i limiti di velocità pari a 5 nodi entro i 300 metri dal litorale e di 10 nodi oltre tale distanza. Norme alle quali si aggiungono le limitazioni imposte dal Parco marino relative al divieto di accesso e navigazione nelle zone A, a tutela integrale, vale a dire intorno agli isolotti del Vervece e Vetara, ma anche nella zona B della baia di Ieranto. Ma non ci sono solo restrizioni. Dallo scorso fine settimana è disponibile per l'ormeggio il campo boe di Crapolla. Sette gavitelli consentono alle barche di stazionare in una zona B del Parco marino di Punta Campanella, tra l'Isca e la baia, senza utilizzare l'ancora e causare danni alla posidonia ed ai fondali. Esattamente come avviene già da 10 anni nello specchio d'acqua de Le Mortelle, dove sono una trentina le boe disponibili. Per utilizzarle è consigliabile scaricare l'app Blue Discovery, utile anche per navigare in sicurezza rispettando le zone protette ed il regolamento del Parco. 

LE VERIFICHE 

«Come Area marina protetta mettiamo in campo una serie di iniziative per cercare di regolare e ordinare il grande afflusso di barche da diporto nel nostro mare - commenta Lucio Cacace, presidente Amp Punta Campanella -. I due campi boe permettono l'ormeggio di circa 40 unità senza utilizzare l'ancora. Le boette a Venione e a Crapolla sono, invece, un deterrente importante per gli incivili che si avvicinano troppo alle spiagge. Ci sono zone indicate sull'app Blue Discovery dove le imbarcazioni possono ancorare liberamente senza causare danni ai fondali. È fondamentale però il rispetto e il senso civico di chi va per mare se vogliamo tutelare l'ambiente ed evitare problemi di sicurezza. Così come sono importanti i controlli e anche le sanzioni da parte delle forze dell'ordine che hanno il potere di sorveglianza dell'Area marina protetta. Il massiccio afflusso di barche richiede una presenza costante e continue verifiche». «Le boette sono importanti perché fissano il limite di sicurezza in acqua - spiega Carmela Guidone, direttrice Amp Punta Campanella -. Mentre i nostri campi ormeggio rappresentano una soluzione ecocompatibile per vivere il mare. Sono importanti per la conservazione della Posidonia oceanica e permettono di fruire in modo sostenibile delle zone B del Parco, dove è interdetto l'ancoraggio. Sono aree disciplinate da un regolamento di gestione e vigilate dal nostro personale, che è a disposizione dei fruitori in caso di problematiche da risolvere».

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