sabato 5 luglio 2025

Sorrento. Reparto senza più medici solo infermieri e volontari

Medicina generale: pazienti allo sbando l'ira di famiglie e associazioni di malati 

LA SANITÀ

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino

Sorrento - Pazienti abbandonati a loro stessi senza che nessuno, tranne uno sparuto gruppo di volenterosi infermieri, si prenda cura di loro. Nessun medico a valutare il quadro clinico e a prevedere la relativa terapia. Unico barlume di speranza è rappresentato dal saltuario arrivo di qualche sanitario da un altro reparto. È lo stato di abbandono nel quale versa l'unità operativa di Medicina generale dell'ospedale di Sorrento. Persone, anche anziani, ricoverate da giorni senza una diagnosi certa. Mentre i familiari sono costretti ad assistere impotenti. 

LE DENUNCE 

«È assurdo quello che succede», lamenta qualche parente che preferisce mantenere l'anonimato. «Non c'è un medico con il quale interfacciarsi per sapere delle condizioni dei nostri congiunti, degli esami eseguiti, dei risultati e dei trattamenti previsti per guarirli - spiega qualcuno -. Non sappiamo a chi rivolgerci e nessuno ci fornisce spiegazioni: c'è un inconcepibile rimpallo di responsabilità».


A contribuire al caos è anche la mancanza del primario visto che il vincitore del concorso prenderà servizio solo il prossimo settembre. In realtà la situazione di emergenza era già venuta a galla in tutta la sua gravità qualche mese fa nel momento in cui il direttore medico della struttura, Maria Amparo Manganaro, per garantire la continuità assistenziale nel pronto soccorso, in quel momento assicurata grazie ai turni svolti dal personale di altre aree, ha proposto ai vertici dell'Asl Napoli 3 Sud l'accorpamento temporaneo della Cardiologia e della Medicina, con riduzione dei posti letto in questa seconda unità operativa da 10 a 4, «da rimodulare in caso di bisogno». 

LE SOLUZIONI 

Ipotesi accantonata quando il direttore generale Asl, Giuseppe Russo, dopo un incontro con gli operatori turistici, aveva garantito che, «compatibilmente con le risorse disponibili, la direzione strategica è impegnata a potenziare quanto più possibile l'offerta in penisola sorrentina, con particolare riferimento al presidio di Sorrento ed ai servizi territoriali». Manager riconfermato nell'incarico pochi giorni fa e che ora si spera tenga fede agli impegni. Anche perché nel frattempo la situazione è peggiorata visto che da quanto si apprende gli ultimi due medici rimasti a presidiare la Medicina generale di Sorrento non sono disponibili non si sa per quanto, mentre quelli in servizio nell'analogo reparto del De Luca e Rossano di Vico Equense non sembrano intenzionati a spostarsi. E non si può certo continuare a sperare nello spirito di abnegazione del personale di altre divisioni. Anche perché è tutto il Santa Maria della Misericordia ad essere in affanno come conferma il fatto che per garantire la presenza dei medici la Fondazione Sorrento si sta facendo carico dei costi dell'alloggio dei sanitari che non sono del posto. Il 30 giugno l'accordo con l'Asl è stato sospeso a causa della difficoltà a garantire posti letto nelle strutture ricettive della città nel periodo di alta stagione, ma l'amministratore delegato dell'istituzione, Mario Gargiulo, assicura che «riprenderemo dal prossimo settembre». 

LE CHIUSURE 

E mentre rimane ancora chiuso il pronto soccorso di Vico Equense a causa dei tagli imposti per la pandemia, resta il miraggio dell'ospedale unico. La quasi totalità dei cittadini si augura che il sogno di avere un presidio che possa garantire un'assistenza adeguata si concretizzi, ma i tempi sono lunghi considerato che è ancora in corso la conferenza di servizi per valutare il progetto bocciato dal Comune di Sant'Agnello, località dove è destinato a sorgere al posto dell'attuale distretto sanitario.

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