Vico Equense - Una bufera investe gli stabilimenti dati in affidamento dal Comune. Da regolamento devono rispettare la tariffa agevolata per i residenti e non possono consentire le prenotazioni. Ma i cittadini lamentano la mancanza del rispetto di tali norme. Il sindaco Peppe Aiello ha ordinato maggiori controlli, ma forse non sono sufficienti. «Sono andata in una delle spiagge libere in affidamento della Marina di Seiano. Ho pagato in totale 27,20 euro per due lettini e 7 euro di ombrellone. Mi è sembrato strano che il prezzo fosse così alto, e ho chiesto se per i residenti ci fosse lo sconto, ho ricevuto un no come risposta. Ero insieme a mia sorella disabile e siamo residenti a Vico Equense da quando siamo nate». A raccontarlo su Facebook è la 21enne Francesca Ruotolo. E questa è soltanto una delle numerose lamentele delle ultime settimane. Molti cittadini, infatti, segnalano che, in violazione a quanto previsto dal Comune, alcuni stabilimenti in affidamento usano un meccanismo di prenotazione che, pertanto, limita le possibilità di trovare un lettino o un ombrellone a chi si presenta direttamente in spiaggia. «Agenti in borghese hanno effettuato controlli a Marina di Vico e Marina di Seiano - spiega il primo cittadino - È stato riscontrato che in tutti gli stabilimenti le tariffe venivano rispettate. E che in uno stabilimento sono emerse alcune anomalie, in particolare sulla prenotazione che veniva garantita mediante un sito e che di fatto non è possibile».
Il piano tariffario per i residenti da parte degli stabilimenti balneari oggetto di affidamento dal Comune, quali Chicchi beach, Antico bagno di Seiano, Fantasy beach, Isola Verde, Lido da Vittorio, Anema e core, prevede il lettino a 3 euro, la sdraio a 1,50, l'ombrellone a 2. E nessuna prenotazione. Però visitando oggi il sito spiagge.it e tentando di prenotare nella zona di Vico Equense il sistema fornisce almeno tre degli stabilimenti citati. Perché sono ancora presenti tutte queste «anomalie»?
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