Lucio Iaccarino e Massimo Cerulo, ingaggiati dallo staff di Nicola Oddati, hanno raccontato la vicenda in un libro
Primarie choc a Napoli: il settimanale “L’Espresso” in edicola venerdì rivela un presunto scandalo. Un candidato, infatti, avrebbe “regalato” a un suo avversario i suoi voti, cancellando e riscrivendo i nomi sulle schede. Episodio descritto da tue “talpe” doc: Lucio Iaccarino (esponente di Think Thanks di Bagnoli) e Massimo Cerulo (spin doktor di Nicola Oddati) , sociologi dello staff di Oddati che hanno racchiuso in un libro in uscita la prossima settimana ciò che hanno visto e sentito in prima persona. Ecco alcuni passaggi dell’articolo di Claudio Pappaianni, anticipato dall’ agenzia Dire, che scatenerà l’ennesimo putiferio nel Pd. «I cinesi che fanno la coda ai seggi? La compravendita di schede? L’ombra della camorra sulle urne? Alla fine potrebbero essere peccati veniali, perchè nelle primarie del Pd di Napoli sembra essersi superato ogni limite di decenza. Fino a inventare - scrive Pappaianni - un’inedita trasfusione di preferenze: un candidato che cede i suoi voti all'altro. Nulla di male: le alleanze in politica sono la regola. Ma in questo caso il trasferimento è avvenuto dopo lo spoglio, cancellando e riscrivendo i nomi in una sceneggiata indegna». Non solo: «A raccontare le primarie peggiori della sinistra italiana - aggiunge il settimanale - quelle che rischiano di avere definitivamente affondato le speranze di rinascita democratica in Campania, sono due sociologi che hanno vissuto dietro le quinte della consultazione». Sono stati ingaggiati come esperti di comunicazione da uno dei candidati e adesso hanno messo nero su bianco la loro testimonianza di questo pasticciaccio postmoderno. Lucio Iaccarino e Massimo Cerulo hanno condensato la loro surreale esperienza in un libro a metà strada tra il pamphlet e la ricerca etnografica. Il risultato è un testo vulcanico: sarà in libreria la prossima settimana con un titolo esplicito: «Emozioni primarie». (Fonte: Carlo Tarallo da il Corriere del Mezzogiorno.it)
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