martedì 21 marzo 2017

Parchi regionali, ambientalisti all`attacco della gestione De Luca

Wwf, Legambiente e Lipu: «No alle nomine di vertici politici» 

Fonte: Fabrizio Geremicca da Il Corriere del Mezzogiorno 

Napoli - Ambientalisti in rivolta per una norma contenuta nel maxi emendamento al collegato alla legge di stabilità, che dovrebbe essere approvato in consiglio regionale entro fine marzo, e che introduce, tra le altre, una novità molto significativa per i parchi regionali. «Modifica - denunciano in una lettera indirizzata al presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca, il Wwf, la Lipu e Legambiente - l'articolo 8 della legge numero 33 del 1993 quella che istituì i parchi regionali in Campania. Quest'ultimo stabilisce che il Presidente di un ente parco sia scelto tra persone che abbiano competenze in materia di conservazione della natura e non ricoprano cariche elettive». Con la cancellazione di tale norma, denunciano le associazioni ambientaliste, «la Regione dimostra di voler superare l'attuale situazione di stallo - nella quale gran parte dei Parchi sono commissariati con un rimedio peggiore del male. Si punta a nominare ai vertici degli stessi persone prive di qualunque competenza in materia specifica, che abbiano generiche esperienze nelle istituzioni o nelle professioni o nella gestione di strutture pubbliche o private». Nei giorni scorsi i rappresentanti delle sigle ambientaliste hanno contattato l'assessore all'Ambiente della giunta regionale, Fulvio Bonavitacola, per chiedergli conto di quanto sta accadendo e per ottenere un impegno, da parte della maggioranza a Palazzo Santa Lucia, a bloccare la norma contestata.

«Ha risposto - racconta Pasquale Raia, veterinario e responsabile per Legambiente delle aree protette in Campania - che non era a conoscenza della questione, di non averla seguita. Poco male, è ancora in tempo per evitare un macroscopico errore, che aggraverebbe una situazione, quella dei parchi, tutt'altro che buona. La gestione dei parchi naturali e delle riserve è indifendibile per lo stato in cui versa». Non è certo la prima occasione, negli ultimi giorni, nella quale le principali associazioni ambientaliste della Campania hanno espresso critiche e si sono trovate in grave disaccordo con De Luca e la sua maggioranza. Pochi giorni fa il disegno di legge regionale che prevede che i Comuni acquisiscano al patrimonio gli immobili abusivi, in alternativa alla demolizione, e poi li affittino ai medesimi che li avevano costruiti.

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