giovedì 31 agosto 2017

"Noi corretti, non è andata così"

Ciro Verdoliva
L'azienda si difende. Contesta i tempi e sottolinea che le procedure sono state rispettate. A parlare è il direttore generale del Cardarelli, l'ingegnere Ciro Verdoliva. Il manager, che da oltre sei anni è anche commissario dell'Ospedale del Mare, ha letto sui siti la notizia. Ed è andato su tutte le furie, temendo che a far le spese dell'accaduto possa essere l'immagine della "sua" azienda. Parte dall'inizio Verdoliva, rammentando che il paziente (S.G.) deceduto è «arrivato al pronto soccorso in codice giallo alle 16,46 del 29 agosto. E' stato ricoverato in chirurgia d'urgenza alle ore 20,30 della stessa serata». Poi, nella nota, da informazioni sulle condizioni del paziente che definisce «Disperate, in quanto la sua patologia di base lo caratterizzava come "in fase terminale"». Passa quindi a precisare l'orario dell'evento: «E' deceduto alle 10 di questa mattina (ieri per chi legge,) dopo assistenza medica e rianimatoria iniziata dalle 9». Il manager spiega anche il protocollo seguito successivamente al decesso: «Al fine di permettere la composizione della salma ed evitare che la stessa restasse nell'area di degenza, come del resto da prassi, si e provveduto al trasferimento nella medicheria del reparto. L'area in questione è inibita ai degenti ed è riservata esclusivamente al personale. La salma è stata poi prelevata alle ore 10,50 e trasportata all'obitorio». Continua Verdoliva: «La salma non è stata mai "appoggiata" nel bagno, come incautamente riportato da alcune testate online né tantomeno per tre ore. Il paziente, come sempre accade al Cardarelli, ha ricevuto il massimo rispetto, nella malattia e, purtroppo, anche nella morte». Il direttore insomma insiste sulla "sola" ora che la salma avrebbe trascorso in quel locale. La versione del Cardarelli viene ritenuta corretta dopo un verifica compiuta dai Nas. In serata parla anche il governatore De Luca: «In merito alle false notizie sul Cardarelli rileviamo nuovamente una campagna di aggressione mediatica intollerabile». Nel suo lungo post De Luca aggiunge: «Saremo inflessibili nell'affrontare i problemi quando reali ma anche nel contestare nelle sedi opportune le diffamazioni». (Fonte: g.d.b. da La Repubblica Napoli)

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