domenica 2 dicembre 2007
Poste Italiane: in Campania una situazione catastrofica
Ritardi nella consegna della posta, file infinite agli sportelli con sempre meno addetti. E' questa un pò dappertutto la situazione che si vive negli uffici postali. “A distanza di mesi dall'implementazione del progetto 'nuova organizzazione del recapito' le conseguenze sul servizio in Campania sono catastrofiche. La condizione è di assoluta paralisi con ricadute pesantissime sui lavoratori e sulla clientela che da tempo non riceve più la corrispondenza in tempi accettabili". Lo afferma in una nota il segretario regionale della Sailp Confsal, Bernardo Gaudino. "La responsabilità delle tensioni generate fra la popolazione dal pessimo servizio offerto - secondo Gaudino - è da imputare esclusivamente all'incapacità gestionale della dirigenza regionale. La dirigenza campana delle Poste non ha saputo utilizzare al meglio la disponibilità e la collaborazione offerta dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori per quanto riguarda la realizzazione dei processi di riorganizzazione del servizio di recapito, previsto nell'accordo stipulato il 15 settembre 2006”. Intanto in molti comuni, soprattutto di piccole dimensioni, si parla di tagli agli uffici, con conseguenti ulteriori disagi per gli utenti. Le poste di Vico Equense, pur avendo a disposizione una superficie di un centinaio di metri quadrati, soltanto una ventina sono destinati al pubblico. Questo provoca lunghe file che si allungano fino allo stretto marciapiede esterno, con il rischio da parte di numerosi pensionati di essere investiti anche da auto o moto di passaggio sulla strada. È praticamente impossibile eseguire operazioni come aprire conti correnti o chiudere crediti, effettuare prelievi o versamenti senza che sia palesemente e quotidianamente violata la privacy degli utenti agli sportelli. Si stima che i soli correntisti superino i mille e che a tale cifra si avvicina il volume delle operazioni giornaliere. Il sovraffollamento e la carenza di spazi non penalizza solo l’utenza ma anche il personale, una ventina tra impiegati e postini che si impegnano a garantire la funzionalità del servizio nonostante le carenze strutturali.
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