martedì 6 maggio 2008

Bene l'Italia dei Valori, il PD non può essere soddisfatto

F.S. Ciampa candidato al Senato per IdV scrive ad Agorà (22-4-08)

Gentile Direttore,

mi preme precisare che per comprendere le dimensioni di un fenomeno sia necessario delinearne il più esattamente possibile i dato e i suoi contorni. A tal proposito credo che nel commentare i dati dell'ultima tornata elettorale sia necessario leggere il più possibile i numeri e soprattutto ammettere, senza alcun dubbio, la sconfitta del centro-sinistra. Con toni quasi trionfalistici invece il candidato Sagristani ha comunicato di aver raggiunto un +10% in Penisola Sorrentina: "frutto di una riconfermata fiducia e stima verso il lavoro e l'impegno che ho svolto in questi anni sul territorio". Un impegno che certamente c'è stato e di cui gli va dato atto, ma che complessivamente non ha prodotto i risultati comunicati. Perchè è bene dirlo senza ipocrisia che il PD+IDV hanno "retto", ma non "vinto" come si poteva pensare e sperare con ben due candati del territorio. In particolare va considerato che la situazione tra Senato e Camera è diversa per numero e tipologia di elettori. E che la situazione dal 2006 è complessivamente cambiata sia per le nuove aggregazioni in campo e sia per il fatto di avere avuto oggi al Senato tre candidati forti: Raffaele Lauro, Piergiorgio Sagristani e Aniello Di Nardo. Da questo scenario si deve partire per leggere i dati, che di seguito riporto, per comprendere al meglio il fenomeno. Per la nostra lettura, ad esempio, abbiamo preferito confrontare i dati del Senato 2008 con quelli del 2006, anche se in quell'anno il centro-destra non aveva un candidato "espressione del territorio". E Di Nardo era candidato alla Camera. A Piano di Sorrento, ad esempio, realtà di cui sono espressione, insieme con vari altri attivisti per l'IDV, nel 2006 L'Ulivo+IDV aveva il 26,6%, complessivamente con Verdi, Rifondazione e Comunisti Italiani il 32,94%, mentre ora il PD+IDV, (con l'IDV che è passato dal 3,8% al 7%) e se ci aggiungiamo anche la Sinistra Arcobaleno, supera di poco il 37%, mentre il PDL+MPA arriva al 55,24%, mentre l'UDC (De Mita) al 4%. Dato interessante quello di Meta, l'unico comune dove il PD supera il 30% e con l'aggiunta del dato di IDV a oltre il 6%, complessivamente quasi il 46% (compresa SA). Questo grazie al buon lavoro di tanti amici e consiglieri comunali come l'assessore Corrado Soldatini della Comunità Montana.Dati ancora diversi a Massa Lubrense dove PD+IDV ottengono nel 2008 il 31,6% (compresi SA), mentre la volta scorsa il centro-sinistra (escluso Udeur) aveva ottenuto circa il 31,0%(compresa la Rosa nel Pugno, oggi confluita nel PD). A Sorrento ci si è assestati sul 36,34%(compresi SA) mentre nel 2006 si era al 35,01% escluso l'Udeur. Quindi a ben vedere l'effetto dei candidati locali c'è stato, ma per tenere le posizioni acquisite, ma non per avanzare o addirittura vincere. In questa situazione di sostanziale stallo deve trovare una risposta anche in costiera quel voto, probabilmente di protesta, espresso con bianche e nulle, attestato dalle 400/600 schede per comune. Tutti dati da cui partire realmente per il recupero del centro-sinistra, altrimenti non si fa altro che alimentare l'ipocrisia e con quest'atteggiamento non si vince, perchè non si ammette di aver perso o al massimo "retto" alla valanga berlusconiana.
Francesco Saverio Ciampa,Candidato al Senato Italia dei Valori-Di Pietro

Lettera aperta a Romano Prodi e Paolo Gentiloni (i Parlamentari dell’Italia dei Valori)

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