Sorrento - Provoca reazioni contrastanti tra i sindaci del comprensorio peninsulare l’ordinanza antiaccattonaggio emanata sabato scorso dal primo cittadino di Sorrento, Marco Fiorentino. Il provvedimento prevede, per chi è sorpreso a mendicare, oltre alla confisca del denaro proveniente dall’illecita attività, una sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro. Tutti sembrano condividere le motivazioni alla base del provvedimento, con l’unico distinguo legato al diverso grado di allarme percepito. In pratica, a riguardo, si sono determinate 2 fronti che vedono schierati da una parte coloro che appaiono intenzionati ad applicare un provvedimento simile, anche se non nell’immediato futuro, e dall’altra i sindaci che escludono che tale problematica affligga il territorio che amministrano. In questa seconda fascia rientra il sindaco di Meta, Bruno Antonelli: «A Sorrento - spiega - per ricorrere ad un simile provvedimento, significa che si saranno trovati a fronteggiare una grave situazione che noi non viviamo, per cui non ritengo di dover adottare un dispositivo di questo tipo». Punto di vista condiviso anche dal primo cittadino di Massa Lubrense, Leone Gargiulo: «al momento non abbiamo la necessità di varare un’ordinanza antiaccattonaggio. Per fortuna, nel nostro territorio il problema non è avvertito». Il sindaco di Massa Lubrense ritiene di conoscere il motivo per cui il Comune che amministra sia immune dal problema. «Non siamo collegati alla linea dei treni della Circumvesuviana - spiega Gargiulo - che rappresenta il principale mezzo di locomozione di chi viene in penisola per dedicarsi all’accattonaggio». Giovanni Ruggiero, sindaco di Piano di Sorrento, invece, non esclude il ricorso ad un provvedimento per arginare il fenomeno. «Da qualche tempo - spiega - ho chiesto agli agenti municipali di prestare la massima attenzione verso questo problema, in particolare nei confronti di coloro che praticano l’accattonaggio come un mestiere e sfruttando i bambini. Nell’ultimo periodo abbiamo ottenuto qualche risultato, però, nel caso il problema dovesse assumere dimensioni preoccupanti, non escludo di mettere in pratica un dispositivo dello stesso genere di quello adottato dal sindaco Fiorentino». Anche Vico Equense valuterà la possibilità di adottare uno o più provvedimenti amministrativi per fronteggiare l’escalation dell’accattonaggio. L’esempio di Sorrento potrà fungere, quindi, da punto di riferimento anche per la città equana. «Non conosco ancora bene i termini delle misure adottate dai colleghi- afferma Ferdinando Astarita - ma credo sia opportuno un confronto e un’azione sinergica tra le amministrazioni della Penisola arginare un fenomeno che deteriora l’immagine del nostro comprensorio. Già nella prossima giunta credo che faremo il punto della situazione e studieremo accorgimenti che possano adattarsi al nostro territorio». Con la stessa ordinanza il sindaco di Sorrento ha disposto una serie di restrizioni anche per i musicisti ambulanti: possono esibirsi solo dalle 8 alle 14 e dalle 15 alle 20 dopo aver ottenuto una specifica autorizzazione amministrativa. Le loro performance non possono durare più di 5 minuti dopodichè sono tenuti a spostarsi almeno di 500 metri. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
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2 commenti:
Accattonaggio vietato? Se esiste ancora è grazie a coloro che sono deputati, da noi elettori, ad occuparsi della societa. I governi di sinistra ci hanno portato a questa situazione insostenibile, speriamo ora che con l'avvento delle destre si riesca un pò a mettere tutti in riga!
Camice Nero!
Sì, speriamo che con l'avvento delle destre (al plurale, come dice Berlusconi) si cammini tutti in riga.
Regole e disciplina. Lotta alla corruzione e al malcostume politico.
Ora che della società si occuperà Berlusconi, siamo tutti più tranquilli. Anche all'estero, dove si fanno delle gran risate vedendo che ci rappresenta. Basta viaggiare per verificarlo.
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