mercoledì 6 agosto 2008

Gava in fin di vita

Arriva la notizia che l'ultimo viceré di Napoli sta morendo a Milano, in un letto dell'ospedale San Raffaele. Non è mai facile chiamare i potenti con il soprannome che gli è stato dato: però con Antonio Gava — gran capo democristiano della Prima Repubblica e leader adorato della corrente dorotea in Campania, straordinario gestore di tessere, affari, uomo politico in grado di favorire la nascita di governi, di creare segretari di partito, con De Mita che gli deve l'elezione a segretario, con Forlani che ancora lo ringrazia per il tradimento contro lo stesso De Mita, e con Andreotti e Craxi che da lui ebbero il permesso di far nascere il Caf — ecco, con Antonio Gava potevi davvero spingerti fino a chiamarlo come lo chiamavano tutti, viceré, appunto, e lui no, non si dispiaceva; piuttosto si schermiva, diceva che erano fantasie di giornalisti comunisti. Solo un autentico uomo di potere reagisce così. Ma Gava era, è stato il potere… CONTINUA

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Antonio Gava è “in condizioni molto molto difficili”. Lo dice il figlio, Angelo, aggiungendo che è stato ricoverato in una clinica romana. Il figlio dell'ex ministro esprime anche la sua amarezza per “ciò che anche in queste ore certi media continuano a scrivere su di lui,dopo una assoluzione per formula piena e il riconoscimento della ingiusta detenzione”.”C'e' ancora chi specula su di lui”,commenta.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

finalmente la morte lo accoglierà tra le sue lunghe e possenti braccia
noi non possiamo che esserne lieti.
perché non è venuto a morire nell ' ospedale "delle pampuglie"?

becco giallo

Anonimo ha detto...

Perchè ha avuto paura.
L'ospedale "delle pampuglie" ha dei direttori santiari da schifo, raccomandati ed incapaci.

Anonimo ha detto...

Rispondo a questo "becco giallo" sicuramente comunista, che non sa che finanche Chiaromonte ha lasciato tra i suoi scritti difese in favore di Gava.Quindi, lo invito a leggersi gli atti poichè è solo un ignorante e mistificatore come del resto tutti i comunisti!