venerdì 8 agosto 2008
Mastella? Merluzzo in freezer
Politica e cucina secondo Marco Di Lello. L'ex assessore regionale al Turismo, in vacanza, si lancia in un giochino estivo, accoppiando pietanze e leader dei partiti del centrosinistra. Non del centrodestra perché «in Campania sono senza sapore». Premette: «Ho avuto l'idea dopo aver sentito che l'assessore Velardi paragona Veltroni e D'Alema a un bollito». Se Veltroni è bollito, Bassolino è stracotto? «No, piuttosto una di quelle salse servite al ristorante con un po' di piccante, per mascherare che è in frigo da giorni. Veltroni ora è in caduta libera. Bassolino torna sui media come attore politico. Non smette di stupirmi. Dimostra di avere fiuto e oggi si sente più forte grazie alla debolezza dei suoi nemici interni e all'aiuto di Berlusconi». Berlusconi? «Che dubbio c'è? Il presidente del Consiglio preferisce avere in Campania uno del centrosinistra su cui scaricare le responsabilità quando va male. Se va bene se le attribuisce lui. Fa comodo anche a Bassolino questa sponda istituzionale. Veltroni è invece proprio bollito, ma chi è causa del suo mal pianga se stesso. Ha impostato la campagna elettorale sul mito dell'autosufficienza del Pd e scegliendosi come alleato solo Di Pietro, oggi il suo principale avversario». A quale pietanza associa il sindaco Iervolino? «Un formaggio dolce, senza un sapore deciso». Pecoraro Scanio? «Quello è già digerito!». L'ex ministro Mastella? «Senza offesa, sempre per gioco, lui è un merluzzo che se ne sta in freezer in attesa che qualcuno lo scongeli». Angelo Montemarano, potente assessore regionale alla Sanità? «È uno che si lascia scivolare ogni cosa addosso. Direi più un condimento che una pietanza: olio o burro che sia». L'assessore Velardi? «Senza dubbio il prezzemolo. Lui è prezzemolino ogni minestra. Chi oggi potrebbe dire quale partito vota Velardi?». Andiamo avanti: Ciriaco De Mita? «Lui sì che è uno stracotto. Col barolo, però, perché di qualità». A questo punto dell'intervista qualcuno potrebbe dire che Di Lello sia un po' acidino, come lo yogurt neutro... «Spero però entro la data di scadenza » (Fabrizio Geremicca Corriere del Mezzogiorno)
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