lunedì 4 agosto 2008

Veliero si arena, panico a bordo

Castellammare di Stabia - Si arena al largo del porto un veliero di 16 metri: attimi di panico per i nove occupanti dell’imbarcazione, tra cui tre bambini, rimasti in balia delle onde. Erano da poco trascorse le 17 quando dalla centrale operativa del comando generale delle capitanerie della capitale è stato inoltrato l’allarme agli uomini della guardia costiera di Castellammare. A lanciare il segnale di pericolo è stato lo stesso comandante dell’imbarcazione tramite il numero di emergenza 1530 quando, a meno di mezzo miglio dall’ingresso del porto Antico, si è reso conto che il suo veliero di sedici metri si era arenato tra i fondali di una secca. Immediatamente dalla banchina è partita una motovedetta della capitaneria con a bordo i marinai guidati dal comandante Mario Valente. Pochi minuti di ricerche e l’imbarcazione che aveva lanciato l’Sos è stata individuata. Accertata l’integrità dello scafo, gli uomini della guardia costiera hanno quindi verificato lo stato di salute dei nove passeggeri. Per fortuna, tranne lo stato d’ansia per il timore che l’incidente potesse degenerare, nessuno degli occupanti ha riportato conseguenze. Imbarcati sullo scafo di soccorso, sono stati poi accompagnati a terra. «È gratificante la riconoscenza delle persone soccorse – spiegano i marinai intervenuti nell’ambito dell’emergenza – ma abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere». Nel frattempo, già impegnata nell’operazione Mare Sicuro, sul posto è giunta anche un’altra imbarcazione di soccorso della guardia costiera che, una volta alleggerito il veliero dal peso dei passeggeri, ha potuto provvedere alle operazioni di disincaglio dello scafo e trasporto dello stesso nel porto Antico. Dalla centrale della guardia costiera stabiese, invece, il capitano di vascello Valente si appella ai diportisti affinché abbiano maggiore rispetto del codice della navigazione. «È necessario che le imbarcazioni evitino di navigare sotto costa e rispettino i precisi limiti di navigazione sia nei pressi di rocce a picco che di spiagge – spiega – In questo modo, oltre ad evitare pericolosi danni allo scafo e agli occupanti dell’unità da diporto, si tutela soprattutto la sicurezza di chi nuota nei pressi delle spiagge. Con troppa frequenza vediamo sfrecciare queste imbarcazioni a pochi metri dalla costa». Un atteggiamento pericoloso che, per questa stagione balneare, ha indotto gli uomini della guardia costiera ad elevare numerose multe con sanzioni che variano dai 50 ai 300 euro. «Sono ancora tanti gli sprovveduti che non rispettano i limiti di navigazione nonostante le direttive ben precise – aggiunge il comandante –, per questo raccomandiamo sempre di segnalare ogni situazione di pericolo al numero di emergenza 1530». (Ciro Saccardi il Mattino)

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