giovedì 20 novembre 2008
Nerli accusato di concussione
Il presidente dell’autorità portuale di Napoli, Francesco Nerli, è stato raggiunto da un'ordinanza di misura cautelare coercitiva di «divieto di dimora» nell’intera Regione Campania. Il provvedimento restrittivo, emesso dal gip di Napoli riguarda anche una sua strettissima collaboratrice: entrambi sono indagati per il reato di concussione aggravata e continuata ai danni di numerosi rappresentanti di società operanti nel porto di Napoli. Per altri sette funzionari c'è stata una perquisizione domiciliare. Secondo i magistrati, Nerli, avrebbe «reiteratamente» indotto «numerosi operatori» del porto a effettuare contribuzioni economiche in favore del suo ex partito di riferimento, «forte dei rilevantissimi poteri attribuitigli dalla legge». Nerli, nato in provincia di Livorno, fu eletto deputato del Pci nel 1987 e senatore del Pds nel 1992, sempre nel collegio di Siena. Nel 1995 fu a capo dell'Autorità portuale di Civitavecchia e dal 21 dicembre 2000 è alla presidenza dell'Autorità portuale di Napoli. Le indagini preliminari, coordinate dalla Procura di Napoli, sono state svolte dal «Gruppo tutela spesa pubblica» della Guardia di Finanza. La misura coercitiva del divieto di dimora in Campania è stata emessa dal gip, per gli stessi reati, anche per una collaboratrice di Nerli, addetta alla segreteria di presidenza.
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