venerdì 13 febbraio 2009
Villari, pronto a presentare una lista
"Nel centrosinistra vedo molte partenze e pochi arrivi. Mentre questo accade c'e' chi come me dal Pd è stato messo fuori con poca generosità. Insieme ad altri siamo nel centrosinistra e vogliamo tornare nel Pd, ma lavoriamo perchè sia diverso da quello attuale". Lo ha dichiarato Riccardo Villari in un'intervista a “il Mattino” dicendosi pronto a proporre una lista per le prossime provinciali. ''Siamo pronti a fare una lista in sostegno al centrosinistra e a Nicolais se sarà lui il candidato - spiega - Dateci la possibilità di farla con dignità e diritto di cittadinanza nel centrosinistra che e' la metà campo nella quale vogliamo operare". "A tutti dico che siamo alla prima campagna elettorale che va oltre l'era Bassolino - continua Villari - e qui si comincia a misurare la maturità della nuova classe dirigente. Al candidato presidente e Morando dico che ci sono militanti e cittadini comuni che guardano a quanto sta accadendo e chiedono di essere motivati e coinvolti''. "In Parlamento noi e l'Udc votiamo sempre più spesso insieme - aggiunge a proposito della decisione dell'Udc di andare da sola - E' un ottimo punto di partenza per calare sui territori questa convergenza. Ma, ahimè, osservo che si lavora poco a questo obiettivo. Morando - continua - deve coinvolgere maggiormente i dirigenti locali del partito per esaltare il protagonismo di tanti nostri amministratori che non sanno a chi rapportarsi e faticano a sentirsi parte di un progetto comune''. "Vorrei ricordare un particolare della legge elettorale: non c'è il voto disgiunto - continua Villari a proposito delle dichiarazioni di Nicolais e Morando, secondo i quali, oltre alla lista del Pd, c'e' spazio solo per una lista del presidente - Il candidato ha un valore ma per vincere servono liste in suo appoggio". "C'è un dato di fondo da cui partire - conclude riferendosi Morando - siamo noi a dover dare una mano a lui e non viceversa. Cosa sa lui di Napoli? Cosa sa della provincia? Del resto lui stesso, arrivando qui, ha ammesso di non conoscere la nostra realtà. Cosa sa dei tanti amministratori che lavorano sui territori? Non sa nulla. Ecco perchè siamo noi a doverlo aiutare".
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