martedì 16 giugno 2009
Il 25 ottobre le primarie per il Pd
Il congresso del Pd si svolgerà dal 9 all’11 ottobre (la città più quotata è al momento Roma). E due settimane dopo, domenica 25, ci saranno le primarie che eleggeranno il nuovo segretario del partito. Manca la formalizzazione, ma sono queste le date su cui stanno ragionando i vertici Democratici. Il regolamento che definisce scadenze e norme per scegliere il prossimo leader del Pd è pronto. Si tratta di un documento piuttosto breve, messo a punto dal responsabile Organizzazione Maurizio Migliavacca dopo una serie di consultazioni e che dovrà essere discusso e votato alla Direzione del 26 giugno. Ieri è stato mostrato ai segretari regionali, che non hanno sollevato obiezioni sostanziali. Ma l’atmosfera nel Pd non è delle migliori, il totonomine che impazza mal si concilia con la richiesta di moratoria fino ai ballottaggi invocata da Dario Franceschini e le norme che regolano l’iter congressuale rischiano di surriscaldare ancora di più gli animi. L’elezione in due tempi. Perché poi un regolamento può apparire qualcosa di noioso e burocratico, ma condiziona in maniera determinante il corso degli eventi. E le sole prime indiscrezioni trapelate dal Nazareno hanno fatto scattare l’allarme tra quanti - come i cosiddetti giovani “piombini” - puntano ad eleggere un segretario di totale rinnovamento, svincolato da cordate e patti tra correnti. L’elezione del prossimo segretario del Pd passa infatti per un doppio voto. Gli iscritti al partito, a partire dai congressi di circolo, passando per quelli provinciali fino ad arrivare al congresso nazionale - che da Statuto viene definito «Convenzione nazionale» - votano i candidati alla segreteria. Potranno partecipare soltanto quelli che prenderanno la tessera Pd entro il 21 luglio, mentre per correre alla leadership bisognerà formalizzare la discesa in campo entro il 31 luglio… CONTINUA
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