domenica 12 luglio 2009

Pd a Napoli una tessera su 10

«C’è un fatto po­litico che a me pare clamoroso. A Milano i tesserati del Pd sono 8 mila, a Napoli sono 80 mila». A reincendiare le polveri è Giu­seppe Civati, giovane leader dei «Piombini» e sostenitore acce­so della candidatura di Ignazio Marino alla segreteria dei Pd. E pazienza se gli iscritti al Partito democratico a Napoli e provin­cia siano, al momento, «soltan­to» 67mila. In sostanza, più di una tessera del Pd ogni dieci è rilasciata a Napoli. Il segretario del Pd campano, Tino Jannuzzi, scuote la testa: «Qui la tradizione del tessera­mento e del proselitismo è di­versa da altre parti d’Italia. In tutti i casi che si sono presenta­ti siamo intervenuti con tempe­stività e decisione, ma la verità è semplice: i tesserati dei partiti fondatori, Ds e Dl, nella loro sta­gione erano oltre 200mila». Jan­nuzzi propone anche il parago­ne con i voti conquistati alle ul­time politiche: «A Napoli, 67 mi­la iscritti a fronte di 515 mila vo­ti. A Benevento, 6 mila su 55 mi­la voti. A Salerno, 12 mila tesse­rati contro 190 mila voti». Co­me dire: numeri assolutamente normali. Chi sbotta è Enrico Morando, il commissario inviato da Veltro­ni nel capoluogo partenopeo, ora schierato con Franceschini: «È del tutto evidente che a Na­poli c’è stato un eccesso di atti­vismo delle diverse componen­ti interne, tutte, sul versante del­la ricerca di adesioni al partito». Detto questo, secondo il liberal del Pd «in moltissime altre real­tà sul tesseramento non si è la­vorato: semplicemente perché si è pensato che per mantenere il controllo del gruppo dirigen­te bastasse tenere il numero del­le tessere artatamente basso». Non deve aver torto, viste le pro­teste di questi giorni per l’im­possibilità di tesserarsi in parec­chie zone delle Stivale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Come si vede che nel PD non tengono un cazzo da fare, continuano a parlare di questa storia ed anche questo diventa oggetto di scontro interno. Siamo al grottesco.

Penso che commettere questo tipo di crimini sia terribile ma causato da una patologia che va curata ma non vedo nessun rilievo politico in questo, nessuna questione morale.
Bene farebbero i presunti vertici di questa sottospecie di partito a preoccuparsi del diffuso magna magna e della sete di potere di cui soffre la maggior parte di loro, cosa che non li ha portati negli ultimi 2 anni da nessuna parte.

Buffoni!!!