venerdì 10 luglio 2009

Pionati: «De Mita spacca tutto, quel partito è inaffidabile»

«L´Udc è una bomba a orologeria dentro le maggioranze: non dà affidabilità». Francesco Pionati viene da lì. Avellinese, 51 anni, ex vicedirettore del Tg1, fondatore dell´Alleanza di centro dopo aver lasciato il partito di Casini. Ha portato 28 mila voti a Cesaro, ora invitato a «ispirarsi alla grande tradizione della Dc, che lavorava per ampliare i confini delle alleanze». Onorevole Pionati, che succede fra Udc e Pdl? «La solita ambiguità dell´Udc. Ecco perché sono contrario a un accordo con loro. È una bomba a orologeria nelle maggioranze. Non dà affidabilità. In Campania non ha trovato un equilibrio tra la corrente storica e gli uomini di De Mita». Un problema interno, come dice Cesaro? «Sono due partiti che convivono in uno. I loro conflitti si scatenano sulla maggioranza. Come si può contestare la nomina del rettore Ferrara a vicepresidente?». Perché succede? «Il limite di Ferrara è non aver stretto un patto di sangue con De Mita. Ma De Mita non deve spaventare. È un simulacro vuoto. Non a caso lancia segnali a Bassolino». Ma l´accordo con De Mita non ha consentito al Pdl di vincere? «Avellino città dimostra che quando De Mita sponsorizza un candidato, porta alla sconfitta». Le responsabilità del Pdl? «Inesperienza nell´amministrare. Esiste un errore di valutazione sul conto di forze come la nostra. Serve una consulta che tenga insieme i piccoli alleati: il Pdl faccia tesoro dell´esperienza Dc, che sacrificava del potere interno per ampliare i confini delle alleanze». Ampliare significa anche lanciare Lettieri alla Regione? «È molto prematuro. Io credo che non sarà lui il candidato. Non penso che un imprenditore possa guidare una Regione ridotta in questo modo da Bassolino». (Norberto Gallo Napoli On Line)

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