Nel 2007 preso ad intascare una mazzetta insieme a tre colleghi. Una delibera di giunta chiede alla Regione il distacco presso gli uffici comunali del dipendente
Sorrento - L’ufficio si chiama Stap. Acronimo che identifica l’organismo della Regione Campania preposto alla gestione dei fondi per la formazione professionale. Il 26 novembre del 2007 la Digos fa irruzione negli uffici del centro direzionale ed arresta quattro persone. Tutte accusate di concussione. Tutti funzionari regionali, assegnati al settore Stap. Secondo l’accusa i quattro avrebbero preteso una somma di denaro in cambio del parere favorevole alla richiesta di liquidazione di un finanziamento presentata da un imprenditore che stava svolgendo corsi di formazione per disoccupati di lunga durata. Grandi titoli sui giornali nazionali e locali. Scattano le sanzioni amministrative tra cui la sospensione dei dipendenti coinvolti nella vicenda e la revoca dell’incarico. La Procura della Repubblica di Napoli chiede ed ottiene il rinvio a giudizio per gli indagati. Oggi uno tra questi potrebbe iniziare a lavorare presso il Comune di Sorrento. Non si tratta di una voce incontrollata, ma di un atto amministrativo approvato. Con la delibera di giunta municipale numero 151 del 15 ottobre 2009, infatti, il Comune di Sorrento richiede alla Regione Campania l’assegnazione in posizione di comando del Dottor AF, per la durata di 12 mesi, in attuazione della legge regionale numero 65 con onere della parte fissa della retribuzione a carico della Regione Campania. In altri termini il Comune beneficia del lavoro del funzionario regionale, mentre la Regione stessa ne copre i costi. Dal Comune fanno sapere che l’interesse dell’ente locale sta nell’aver una unità lavorativa in più presso i propri uffici a costo pressoché irrisorio, visto che a carico del Comune c’è o ci sarebbe solo la parte contributiva del salario da riconoscere al nuovo acquisto. Giustificazioni che sarebbero ragionevoli, se il nostro non fosse stato coinvolto in una vicenda giudiziaria. E soprattutto se la vicenda giudiziaria non riguardasse il ruolo di dipendente pubblico ricoperto dal funzionario regionale. L’aspirante collaboratore del Comune di Sorrento, quando prestava la propria funzione presso un altro settore della pubblica amministrazione, è incappato in una situazione a dir poco controversa. Fatta salva la presunzione di innocenza che deve valere per tutti, si pone una questione di opportunità. In questo momento, vista la situazione processuale, era opportuno procedere con questo provvedimento? Sarebbe stato forse il caso di attendere l’esito del giudizio di primo grado. C’è anche un’ulteriore possibilità che potrebbe scagionare il Comune di Sorrento, da ogni forma di responsabilità politica nella vicenda. Il fatto di non sapere dei trascorsi della persona di cui si chiede il distacco. In questo caso sarebbe bene stare più attendi e verificare con maggiore scrupolo fatti, persone e situazioni. (da Agorà)
Sorrento - L’ufficio si chiama Stap. Acronimo che identifica l’organismo della Regione Campania preposto alla gestione dei fondi per la formazione professionale. Il 26 novembre del 2007 la Digos fa irruzione negli uffici del centro direzionale ed arresta quattro persone. Tutte accusate di concussione. Tutti funzionari regionali, assegnati al settore Stap. Secondo l’accusa i quattro avrebbero preteso una somma di denaro in cambio del parere favorevole alla richiesta di liquidazione di un finanziamento presentata da un imprenditore che stava svolgendo corsi di formazione per disoccupati di lunga durata. Grandi titoli sui giornali nazionali e locali. Scattano le sanzioni amministrative tra cui la sospensione dei dipendenti coinvolti nella vicenda e la revoca dell’incarico. La Procura della Repubblica di Napoli chiede ed ottiene il rinvio a giudizio per gli indagati. Oggi uno tra questi potrebbe iniziare a lavorare presso il Comune di Sorrento. Non si tratta di una voce incontrollata, ma di un atto amministrativo approvato. Con la delibera di giunta municipale numero 151 del 15 ottobre 2009, infatti, il Comune di Sorrento richiede alla Regione Campania l’assegnazione in posizione di comando del Dottor AF, per la durata di 12 mesi, in attuazione della legge regionale numero 65 con onere della parte fissa della retribuzione a carico della Regione Campania. In altri termini il Comune beneficia del lavoro del funzionario regionale, mentre la Regione stessa ne copre i costi. Dal Comune fanno sapere che l’interesse dell’ente locale sta nell’aver una unità lavorativa in più presso i propri uffici a costo pressoché irrisorio, visto che a carico del Comune c’è o ci sarebbe solo la parte contributiva del salario da riconoscere al nuovo acquisto. Giustificazioni che sarebbero ragionevoli, se il nostro non fosse stato coinvolto in una vicenda giudiziaria. E soprattutto se la vicenda giudiziaria non riguardasse il ruolo di dipendente pubblico ricoperto dal funzionario regionale. L’aspirante collaboratore del Comune di Sorrento, quando prestava la propria funzione presso un altro settore della pubblica amministrazione, è incappato in una situazione a dir poco controversa. Fatta salva la presunzione di innocenza che deve valere per tutti, si pone una questione di opportunità. In questo momento, vista la situazione processuale, era opportuno procedere con questo provvedimento? Sarebbe stato forse il caso di attendere l’esito del giudizio di primo grado. C’è anche un’ulteriore possibilità che potrebbe scagionare il Comune di Sorrento, da ogni forma di responsabilità politica nella vicenda. Il fatto di non sapere dei trascorsi della persona di cui si chiede il distacco. In questo caso sarebbe bene stare più attendi e verificare con maggiore scrupolo fatti, persone e situazioni. (da Agorà)
Nessun commento:
Posta un commento