Regione Campania - Sono altri sette gli indagati nell'ambito dell'inchiesta che vedrebbe coinvolto il sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino. Da mesi si rincorrono le voci sulla richiesta di arresto che la Procura di Napoli avrebbe chiesto per il coordinatore regionale del Pdl in Campania e che sarebbero all'esame del giudice per le indagini preliminari Luigi Piccirillo. Le indagini coordinate dai pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci vedrebbero però coinvolti altre figure eminenti e volti noti, della politica e della pubblica amministrazione. Funzionari, dirigenti dello Stato e politici. Il collegamento tra loro corre sul filo Napoli-Caserta. Stando a quanto si apprende, siamo oramai alla chiusura del cerchio. Dopo mesi di lettura degli atti, di richieste di integrazione e di documenti inviati dalla Procura, compresa l'acquisizione delle dichiarazioni di altri pentiti, la decisione del Gip sarebbe attesa per le prossime ore. Per quanto riguarda il deputato indagato, la richiesta dovrà essere formalizzata alla Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio, per gli altri bisognerà capire le scelte del giudice per le indagini preliminari, rispetto alle richieste di custodia cautelare avanzate dai pm. Secondo quanto si apprende, la Procura sarebbe comunque intenzionata a impugnare un'eventuale rigetto delle richieste avanzate. Già nell'ottobre dello scorso anno il gip non accolse un'altra richiesta di arresto per Nicola Cosentino. Intanto l'avvocato Stefano Montone, legale di Cosentino con Agostino De Caro, interpellato dal VELINO dice: “Ritengo che a fronte delle dichiarazioni dei pentiti, la Procura sia stata costretta ad avviare indagini sul mio assistito, anzi se non lo avesse fatto sarebbe stata omissione" sostiene Montone che però puntualizza: “Non capisco perché la Procura non abbia accolto la nostra richiesta di essere ascoltati. Abbiamo consegnato l'istanza nelle mani del procuratore capo ma non ci hanno considerato”. “L'ultima volta è stata prima della pausa estiva e anche gli aggiunti – ricorda uno dei legali di Cosentino – e ci hanno sempre risposto che non avrebbero saputo a che titolo ascoltarlo”. “A questo punto – dice Montone - siamo costretti ad aspettare anche perché ufficialmente non abbiamo conoscenza di pendenze”. (Boris Mantova Velino/Il Velino Campania)
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