lunedì 28 dicembre 2009
Io c'entro...
L'Udc di Pierferdi ha una linea politica chiarissima... I centristi passano da destra a sinistra come se nulla fosse. Nella logica democristiana delle «alleanze variabili», simili alle convergenze parallele, l’Udc potrebbe così presentarsi alle regionali con un mosaico di abbinamenti elettorali a dir poco creativi. Leggo da Repubblica che in Puglia sceglie il PD (Michele Emiliano), nel Lazio il PDL e la Polverini, di nuovo il PD in Liguria (dove Claudio Burlando cerca la riconferma). I centristi correranno da soli nelle regioni rosse (Emilia, Toscana, Marche), faranno lo stesso in Veneto contro il candidato leghista Luca Zaia. In Piemonte Casini aveva messo in mora la conferma di Mercedes Bresso, ma adesso che il centrodestra corre con il capogruppo del Carroccio Roberto Cota scenderà a più miti consigli. Resta comunque, quello piemontese, un accordo ancora da perfezionare. Così dall'altra parte va studiato il patto Udc-Pdl in Campania. I centristi pendono verso il centrodestra a Napoli, dove le chance di vittoria del centrosinistra sono pochine. Ma il candidato della destra ancora non c'è. Piace Stefano Caldoro, ex socialista, ex ministro del Programma, ma il Popolo delle libertà è alla prese con i problemi interni dopo il passo indietro di Nicola Cosentino. Sicura invece l'intesa Udc-Pdl in Calabria (corre Giuseppe Scopelliti) e in Lombardia (Roberto Formigoni).
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