martedì 29 dicembre 2009

“Napoli non valorizza l'arte locale”

Il Club della libertà degli artisti partenopei denuncia lo sperpero di denaro pubblico per l’installazione a piazza Plebiscito

Napoli - “Siamo indignati per l’installazione a piazza Plebiscito del Pioner II dell’artista tedesco Carsten Nicolai. Un’opera, costata oltre 500mila euro, che grava sui bilanci dell’amministrazione comunale di Napoli e offende gli artisti partenopei”. Con queste parole Luigi Grossi del Club della Libertà degli artisti di via Toledo denuncia lo sperpero l’installazione dei tre cilindri di acciaio dalla cui sommità si propaga una luce chiara, insieme con nuvolette di fumo denso e ovattato. Una sperimentazione che può piacere o meno, ma che non giustifica il budget destinato, che avrebbe potuto essere sicuramente più magro se il Comune avesse tenuto conto di una mostra itinerante simile, allestita, però, da artisti napoletani. Infatti, lo scorso 14 novembre, a villa Magrini a Torre del Greco, è stata presentata la mostra “Essenza”, curata dallo stesso Grossi. Si tratta di una installazione che propone l’emissione non di lapilli, ma di luci accompagnate da vapori profumati. Si simula, dunque, l’eruzione del Vesuvio, con l’esito straordinario di un coinvolgimento sinestesico, che inebria l’olfatto, con aromi che evocano gli odori dei paesi vesuviani, e colpisce la vista, con bagliori di intensità diversa. Notevole l’interesse di critici e filosofi, a partire dal professore universitario Ernesto Paolozzi, che ha redatto il testo di presentazione dell’opera. “Perché questa tendenza esterofila, che offende il genio locale e pesa sulle tasche dei contribuenti – si domanda Luigi Grossi - ? Fino a quando noi napoletani dovremo sopportare scelte che feriscono l’arte locale per promuovere opere di indubbio valore, ma lontane dalla nostra sensibilità e dal nostro territorio? In questo caso specifico, poi, pur non volendo parlare di plagio, si può notare una certa vicinanza nell’intuizione artistica, con la differenza che la mostra “Essenza” ha utilizzato uno studio specifico per riprodurre odori noti a noi tutti, per emozionarci con gli elementi della nostra terra”.

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