domenica 27 dicembre 2009

Tommasino, la moglie dell'ex consigliere fa gli auguri alla città

Castellammare di Stabia - «Auguri alla persona "X" che ha distrutto la mia famiglia. Auguri alle famiglie dei killer». A scrivere queste parole cariche di un significato profondo non solo per la persona, ma per tutta la città di Castellammare, è stata Libera Vingiani, moglie di Gino Tommasino, consigliere comunale ucciso dalla camorra nel febbraio di quest'anno. Una lunga lettera indirizzata alla cittadinanza stabiese e affissa sui muri nei giorni scorsi, nella quale Libera Vingiani ripercorre tutte le tappe personali, sociali e politiche del post omicidio di suo marito Gino. "The wishes day (Il giorno degli auguri)", questo il titolo del manifesto, è in realtà un testo di critica e di denuncia verso chi ha compiuto l'agguato il 3 febbraio scorso al viale Europa, verso chi ha preso posizione e chi, si spera, condurrà le indagini in porto fino a risalire al movente del delitto a sfondo camorristico: la "signora Tommasino" non sembra aver dimenticato proprio nessuno, e a questi rivolge i suoi "auguri" in occasione delle festività natalizie. «Le buone azioni non contano se per soldi si distrugge una vita umana. - si legge nel manifesto - Gli uomini non hanno considerato, hanno preferito odiare. Auguri ad amici e conoscenti fugati. Auguri all'associazione "Itaca" che pur perdendo il suo referente continuerà a lavorare per le giuste cause.» "Itaca" è l'associazione fino al febbraio di quest'anno presieduta da Tommasino. Negli ultimi mesi di attività aveva preso in considerazione la questione delle Terme di Stabia, il grave rischio idrogeologico che corre il territorio stabiese, il raddoppio dei binari della linea della Circumvesuviana. Quest'ultimo ha causato disagi ed espropri proprio nella zona dove abitava il consigliere, via Einaudi. «Auguri ai politici della giunta comunale Vozza: hanno fatto già sentenza prima che ce ne fosse una. - ha continuato Libera Vingiani - Auguri a quei cittadini stabiesi che non hanno conosciuto personalmente mio marito ma ne hanno parlato. Auguri ai vecchi politici pronti per l'elezione 2010: non so con quali buoni propositi. Auguri a tutte quelle persone che come mio marito si sono battute anche per questioni non personali: e che non ci sono più. Auguri alla commissione d'accesso: ha avuto il successo di una meteora.» Il mondo politico stabiese viene trattato a muso duro dalla signora Vingiani, profondamente delusa da tutto ciò che ruota intorno ai centri del potere: da Palazzo Farnese a corso Vittorio Emanuele, dove si trova la sede del Partito Democratico. Da ex segretario cittadino della Margherita, Tommasino aveva sollevato lo scandalo delle "tessere ai morti" nel suo partito, ed era poi passato al Pd. Uno dei suoi killer, Catello Romano, era iscritto al suo stesso partito, a quel Circolo dei democratici ora commissariato e diretto da Paolo Persico. Un Pd che stenta a ripartire dopo lo scandalo, che secondo molti non ha fatto di tutto per buttare fuori tutto il marcio che frequentava la sede al centro di Castellammare. Situazione quasi parallela a Palazzo Farnese: insediata la commissione d'accesso, si attende la verità. E poi, gli auguri alla camorra, al clan e a chi appoggia la criminalità organizzata: «Auguri alla persona "X" che ha distrutto la mia famiglia. Auguri a quegli "ominicchi": che agiscono alle spalle delle persone oneste. Auguri a tutte quelle persone intorno a mio marito: era solo un tornaconto. Auguri a tutti quelli che hanno condannato mio marito a morte: lavandosi le mani. Auguri alle famiglie dei killer. Auguri alla camorra che distrugge: in cambio di cosa?». Infine, forse gli unici veri auguri contenuti nella lettera: «Auguri alle forze dell'ordine: che abbiano sempre il senso del dovere. Auguri ai magistrati: che siano neutrali. Auguri alla cittadinanza: che stia attenta ai problemi della sua città. Auguri a tutte quelle famiglie che insegnano ancora ai propri figli i valori morali e civili.» (di Francesco Ferrigno da StabiaChannel.it)

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