Piano di Sorrento - A poco più di un mese dall’inaugurazione del nuovo approdo di Marina di Cassano la Regione pubblica il bando per l’assegnazione della gestione di una parte dello specchio d’acqua protetto della struttura appena realizzato. Proprio in questi giorni, infatti, il settore Demanio marittimo dell’ente di via Santa Lucia ha reso noto l’avviso pubblico per «il rilascio di concessione demaniale marittima su specchio acqueo ricadente nel porto di Marina di Cassano nel Comune di Piano di Sorrento con finalità di servizi annessi alla nautica da diporto». In particolare, coloro che intendono candidarsi a gestire l’approdo avranno fino al 20 gennaio del 2010 per presentare l’apposita domanda corredata di tutta la documentazione tecnica comprovante il possesso dei requisiti richiesti. Si tratta del passo fondamentale per rendere effettivamente fruibile dai diportisti una parte consistente del nuovo approdo. Tuttavia, sarà anche l’occasione per verificare la capacità, da parte del comune e della Regione, di accogliere le richieste pervenute da più parti circa la tutela dell’uso pubblico delle strutture realizzate con il progetto di riqualificazione del borgo marinaro. È il caso, in particolare, del movimento civico «In Città», nato lo scorso anno proprio per tutelare gli interessi dei residenti ed assicurare l’uso pubblico dell’approdo contro ogni possibilità di speculazione, e che fino ad oggi si è dovuto solo accontentare della rassicurazioni provenienti dal Palazzo. «Continuiamo a ribadire le nostre richieste: tariffe agevolate per i residenti, uso della scogliera per la balneazione con criteri di pubblica utilità, superamento del monopolio gestionale degli approdi e recupero dell’intero borgo», sottolinea il leader del movimento civico Gaetano Maresca. D’altra parte, l’obiettivo più difficile da conseguire sarà proprio quello di conciliare le aspettative di coloro che da tempo sono titolari di concessioni alla marina di Cassano con quelle di chi intende portare un po’ di sana concorrenza nella gestione dei servizi portuali. Nel dettaglio il progetto di riqualificazione, dal costo complessivo di circa cinque milioni di euro, ha comportato l’adeguamento del molo e della banchina di sopraflutto che è stata allungata di circa 90 metri, passando dai precedenti 290 metri ai definitivi 380 metri. Ex novo, invece, è stata realizzata la banchina di sottoflutto che si protende in mare per poco più di cento metri, perpendicolarmente alla linea di costa. Per difendere l’arenile dal fenomeno dell’erosione, inoltre, è stata ampliata anche la scogliera. Infine, il piano di recupero ha previsto la bonifica e lo scavo dei fondali antistanti l’area portuale, la ristrutturazione della banchina di pesca, degli ormeggi e dei locali di ricovero per reti e attrezzature. (Francesco Aiello il Mattino)
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