Raffica di aumenti da gennaio
''Confermo che dal primo gennaio 2010 non ci sarà alcun taglio della spesa sociale e non scatterà alcuna stangata''. Lo precisa in una lettera al Tempo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, che replica cosi' alle preoccupazioni delle associazioni dei consumatori secondo cui le famiglie dovranno sopportare un aumento medio di 600 euro di spesa il prossimo anno. ''La stima di 600 euro è a dir poco strumentale - sostiene Bonaiuti - e viziata da un pregiudizio politico''. Peccato che i numeri dicano tutt’altro. Da domani scattano gli aumenti dei pedaggi autostradali, i rincari della benzina sono già partiti a Natale (in una settimana il pieno è aumentato di 1,20 euro), con la manovra (quindi sempre da domani) «piovono» nuove tasse su chi vuole intentare una causa (anche di lavoro, finora esclusa dalla tassa) o impugnare una multa. E non solo: nuovi prelievi anche sui biglietti aerei (3 euro). Secondo le stime delle associazioni dei consumatori, peseranno sulle spalle degli italiani rincari complessivi per circa 596 euro. Circa 30 euro per il gas, 130 per l'assicurazione auto (Rca), 18 euro per servizi idrici, 35 euro per la Tarsu (tassa rifiuti solidi urbani), 30 euro di aumenti dei servizi bancari, 80 euro per i mutui a causa degli aumenti dello spread applicato dalle banche, 65 euro per gli aumenti dei biglietti dei treni e 90 euro (su base annua) per i costi dei carburanti. Bonaiuti spiega che la stima è ''strumentale'' perchè ''piu' del 50% dei 600 euro previsti dipende da aumenti del prezzo del petrolio, tassi di interesse, premi assicurativi. Vale a dire da variabili che nessun governo è in grado di gestire''. L'altra metà della ''falsa stangata sicuramente non scatterà perchè il governo con il decreto milleproroghe ha bloccato tutti gli aumenti tariffari di sua competenza''.
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