venerdì 25 dicembre 2009

Silvio perdona, Tonino no

Distensione. Questa la parola d'ordine di Silvio Berlusconi che perdona il suo aggressore «umanamente» Tartaglia «perché voi sapete che io non so portare rancore», ma il buonismo prenatalizio termina qui, in realtà Berlusconi chiede che la punizione dei giudici sia talmente esemplare da scoraggiare in futuro chi volesse prendere di mira il capo del governo: «Non deve passare il messaggio che si può andare in giro e colpire liberamente il presidente del Consiglio, il quale rappresenta un’istituzione. Altrimenti parte un tiro al bersaglio...». Ma il buon esempio del Cavaliere non sembra essere stato apprezzato fino in fondo dal leader dell'Italia del valori che addirittuta scomoda Gesù Bambino. Al quale scrive una bella letterina di Natale. "La mia letterina di Natale - scrive Antonio Di Pietro sul suo blog - è stata ripresa da tutti i media, nelle più variegate interpretazioni e distorsioni. Gesù Bambino sicuramente la interpreterà nella maniera che volevo. Mentre la mia letterina è in viaggio vorrei augurare un Buon Natale agli italiani. Il mio augurio è che riescano ad esorcizzare ciò che ogni giorno non và nella loro vita quotidiana, protestando ed appellandosi ai diritti di cittadini per riprendere il controllo della loro dignità, perchè è da questa che si ricostruisce il Paese. Auguro ai cittadini onesti di "esorcizzare" chi gli sottrae il diritto al lavoro, chi paga il 5% di tasse mentre loro hanno pagato il 50%, chi legge il Giornale e ascolta il Tg1, chi sfoglia 'Chi' dal parrucchiere e non perde una puntata de il 'Grande Fratello', chi paga la mazzetta in ragion della real-economy, chi esalta il compromesso come strumento della ragion politica, chi stampa menzogne con i contributi pubblici, chi specula sull’acqua che è un bene comune, chi ipoteca la vita con una centrale nucleare, chi si proclama salvatore mentre porta il Paese sempre più in fondo alla crisi. Auguro ai cittadini di ritrovare la capacità di valutare criticamente la notizia e non di subirla, di non pensare alla politica come qualcosa che non li riguarda, di ribellarsi al taxista che sussurra che "niente va bene" e poi vota Pdl o alla vecchietta che piange mentre guarda Emilio Fede, oppure ancora al moderato riformista che, mentre l’Italia cola a picco, aspetta un segnale dall’opposizione titubante che non vuole diventare alternativa di governo. Un augurio di Buon Natale agli italiani perché si liberino da tutte le lobby che tengono in catene il Paese. Un altro augurio - conclude Di Pietro -affinchè si sveglino domani con una gran voglia di cambiare l'Italia, guardando a chi che non li ha mai traditi."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La persona per bene Belusconi ha perdonato umanamente Tartaglia, ma poi ha detto (e questo ovviamente non lo dice nessuno) che spera in una punizione "esemplare" da parte dei giudici.
Italiani, questo vi meritate!

Anonimo ha detto...

Una persona dal cuore d'oro il grabde cavaliere, perdona, ma chiede una punizione esemplare, magari la sedia elettrica per il suo aggressore perdonato. Non si smentisce mai un DITTATORE!