martedì 2 febbraio 2010
Mazzarella: «Senza Di Pietro ogni sforzo sarà inutile»
Regione Campania - Quello di Vincenzo De Luca è un nome che molti anti-bassoliniani del Pd avrebbero voluto in vista delle Regionali, una candidatura, tuttavia, che adesso fa paura soprattutto in virtù della difficoltà a stringere patti con gli alleati storici. Ed a pensarla così, tra le righe, è anche il deputato-filosofo dei Democratici, Eugenio Mazzarella, che cerca però di spronare il “sindaco sceriffo” verso un dialogo con i partiti che possono aiutare il centrosinistra nella dura battaglia delle urne per la composizione di Palazzo Santa Lucia. Trova quella di De Luca la candidatura adatta per cercare di conservare la leadership in Campania dopo la decennale gestione di Bassolino? «È il nome scelto dal partito. De Luca ha avuto l’indicazione da parte del Pd ed ora è necessario convergere tutti nella stessa direzione». A suo parere ci sono possibilità di farcela visto l’esito delle elezioni politiche ed amministrative del 2008 e 2009? «Purtroppo dobbiamo comprendere che sarà molto difficile riuscirci, soprattutto se non verranno strette le alleanze determinanti. Ed in questo senso è di primaria importanza coinvolgere l’Idv perchè senza Di Pietro non si va da nessuna parte e si rischia di partire già battuti dal confronto con il PdL. Un legame che appare difficile, soprattutto dopo lo scontro avuto ieri tra De Luca e De Magistris… «Nessuno mette in dubbio la moralità di De Magistris, ma probabilmente dovrebbe provare a mettere in campo le sue idee anche nei confronti politici. Il suo nome avrebbe potuto fare parte dei “papabili” per le primarie, ma il suo schieramento ha deciso a priori di non partecipare ad alcun voto di coalizione ed in questo modo si sono perse molte possibilità». Resta la difficoltà nel ricucire gli strappi… «Indubbiamente. Ma De Luca è un politico esperto e conosce bene quali siano i limiti di un partito che corre da solo o senza quelli che sono i maggiori alleati. Di certo scenderà personalmente in campo per chiudere l’accordo con i dipietristi e con “Sinistra e Liberta”, oltre agli altri partiti che hanno già detto sì al sindaco di Salerno. Il mio auspicio è che ci riesca, altrimenti si farà davvero dura ed in sostanza sarebbe come consegnare la Regione tra le mani del centrodestra». C’era nel Pd qualche nome che avrebbe potuto unire gli alleati storici e contemporaneamente essere efficace? «Adesso non abbiamo tempo per i rimpianti, dobbiamo solo pensare al futuro ed alle elezioni». (di Mariano Rotondo da il Roma)
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